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La Notte di Riconciliazione

La Notte di Riconciliazione

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Un “promemoria” sulle opere di misericordia

“Notte di Riconciliazione” venerdì 4 marzo al santuario di S. Maria di Campagna a Piacenza: alle ore 21 Veglia guidata dal vescovo mons. Gianni Ambrosio, con adorazione del Santissimo Sacramento e confessioni fino all’una di notte.

Sarà presente anche mons. Decio Cipolloni, confessore del Giubileo, che presterà servizio nelle chiese giubilari della diocesi fino al 13 marzo. “I segni che hanno caratterizzato ogni Giubileo – sottolinea don Decio – sono stati la Porta Santa e il pellegrinaggio. Anche questo straordinario Giubileo segnato dall’evento ‘della misericordia’, identifica il suo vero volto, e si colloca come una strada da ripercorrere e una grazia da accogliere in questa lacerata umanità”. Un altro segno sono le opere di misericordia: mons. Cipolloni ci lascia un “promemoria”, con degli slogan che ci aiutano a ricordarle e a viverle.

LE 7 OPERE DI MISERICORDIA CORPORALI

Dar da mangiare agli affamati

Se vuoi che il pane abbia ancora il suo sapore, spezzalo per chi non ce lo ha.

Dar da bere agli assetati

Non puoi spegnere la tua sete, se non hai spento quella degli ultimi.

Vestire gli ignudi

Non godere solo per il tuo vestito, ma godi di più per quello che doni a chi non l’ha mai indossato.

Alloggiare i pellegrini

Non aver paura di loro perché vestono i panni di Gesù.

Visitare gli infermi

Se andrai alla scuola della sofferenza imparerai a vivere.

Visitare i carcerati

Ogni volta che pensi ad uno di loro, mettiti nei suoi panni e comincerai ad amarlo.

Seppellire i morti

Quando compi il pietoso ufficio della sepoltura, affida la loro anima a Dio e la tua vita alle speranze eterne.

 

LE 7 OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALI

 

Consigliare i dubbiosi

Se sei un cattivo consigliere pentiti, se rifiuti il consiglio, umiliati.

Insegnare agli ignoranti

Se conosci la verità, perché non la insegni, se non la conosci, perché non la ricerchi?

Ammonire i peccatori

Riprendi chi sbaglia, ringrazia chi ti corregge.

Consolare gli afflitti

Sii consolazione per gli altri, e non afflizione.

Perdonare le offese

Fai pace e non sarai nel tormento.

Sopportare pazientemente le persone moleste

Renditi amabile e non sarai molesto a nessuno.

Pregare Dio per i vivi e per i morti

Se vuoi essere più vicino ai tuoi defunti, sii più vicino a Dio.

 

 

Leggi la riflessione di mons. Decio Cipolloni alle pagg. 14-15 dell’edizione di venerdì 4 marzo 2016.

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