Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Concerto in Sant'Antonino, una sinfonia di fratellanza

concertopatrono basilica santonino

Un'incredibile sinfonia di note ed emozioni ha risuonato, il 28 giugno, nella Basilica di Sant'Antonino a Piacenza durante un concerto , promosso dall'Associazione "Piacenza nel mondo" in collaborazione con il Conservatorio Nicolini, l'orchestra Archi Amici e la biblioteca Passerini - Landi. Un evento che ha saputo catturare l'attenzione di un pubblico affascinato e curioso, offrendo un'esperienza musicale unica nel suo genere.

Il tema dei migranti

Patrizia Bernelich, docente, direttrice d'orchestra e pianista, ha coordinato con maestria e passione l’evento, riuscendo a creare una perfetta armonia tra le diverse anime degli artisti coinvolti. Ma non è stato solo il talento dei musicisti a renderlo un concerto indimenticabile, Patrizia ha voluto donare alla serata un significato profondo, innestandosi nel titolo dell’iniziativa: “Gemme preziose, il talento della generosità”, dedicandola a Sant'Antonino, e cogliendo l'opportunità di celebrare non solo il suo amore di donazione evangelica, ma anche il suo spirito migrante, infatti il Santo non è nato a Piacenza, ma è di origini lontane. La scelta di Bernelich, da poco anche presidente dell’Associazione “Piacenza nel Mondo”, di sottolineare il tema dei migranti, è stata un modo per ricordare come la città di Piacenza, nel secolo scorso, ha vissuto il fenomeno della emigrazione di molte famiglie verso l’Europa e le Americhe.

orchestra


Un programma musicale accattivante

Il concerto è sato infatti introdotto dalla voce narrante dell’attore Luca Isidori che ha letto un brano dalle memorie di Paolo Guglieri, in cui si è ascoltata la peripezia di un viaggio in Argentina di migranti locali.
L'orchestra Archi Amici Ensemble, diretta da Paola Busconi composta da giovanissimi musicisti dai 12 ai 18 anni, ha saputo trasmettere forti emozioni ai presenti con brani famosi di autori classici.
È seguito l’intermezzo di Chantal Morbelli, Bianca Botti, Viola Perotti, Margherita Poisetti e Lorenzo Santaniello, ragazze e ragazzi della Scuola Media del Conservatorio Nicolini, che hanno stupito per la loro maestria al pianoforte.
Nell’ultima parte del concerto le voci, accompagnate al pianoforte da Patrizia Bernelich, delle soprane Woori Boe e Park Soyoung, del baritono Lee Duhyuk, di nazionalità cinese e coreana, alunni del Conservatorio cittadino, hanno incantato il pubblico con arie di Schubert e Donizetti.

Promuovere la diversità e la solidarietà attraverso la musica

Al termine dell’evento il parroco di Sant’Antonino, don Giuseppe Basini, ha ringraziato tutti ed ha salutato anche i piacentini nel mondo, collegati via streaming al concerto da diverse parti del pianeta.
“Per me è stato commovente - ha sottolineato don Giuseppe - ascoltare questa musica. Ho ripensato ai miei nonni che, nel primo dopoguerra, sono emigrati in Galles insieme a mia mamma e agli zii. Ho rivissuto dei ricordi molto intensi perché la mamma spesso mi raccontava dei tempi dell’emigrazione, quando lei si trovava all’estero, facendo il suo percorso di crescita e di studio per poi rientrare in Italia e formare una famiglia qui nel nostro territorio”.
Patrizia Bernelich ha dimostrato la sua visione illuminata e la sua dedizione a promuovere la diversità e la solidarietà attraverso la musica. Infatti le offerte raccolte sono state devolute all’Associazione “Piacenza In blu” che si dedica al sostegno di persone autistiche.
Il concerto nella Basilica di Sant'Antonino è stato un'occasione per ricordare che siamo tutti migranti in un modo o nell'altro, che portiamo con noi la nostra cultura e che siamo arricchiti dagli incontri con le culture degli altri. È stato un momento in cui la musica e l'arte hanno trasceso le divisioni e le differenze, in una sinfonia di fratellanza e armonia.

Riccardo Tonna

Nelle foto, il concerto nella basilica di Sant'Antonino per la festa patronale.

Pubblicato il 30 giugno 2023

Ascolta l'audio

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente