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La Sala dei Teatini si illumina di storie di vita


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Una serata evento quella del 3 luglio, nella Sala dei Teatini a Piacenza, dedicata al libro "Che storia, la vita!" della giornalista Barbara Sartori: un'abile penna che, con maestria, ha tratteggiato le vite di alcune persone, regalando al pubblico una carica di emozioni.

La grandezza della vita nei volti familiari
“Stasera ci è offerta la straordinarietà nella vita così come ci passa accanto”: così ha introdotto l’incontro il Vescovo, mons. Adriano Cevolotto che, mettendosi in ascolto delle testimonianze, ha voluto sottolineare come la grandezza e anche la santità dell’esistenza, passano attraverso dei volti familiari.
Alla serata, in un coinvolgente dialogo con la Sartori, si sono alternati tre protagonisti che incarnano l'incredibile coraggio dell'animo umano: Alberto Carenzi, Blerta Dobroshi e Mira Simi. Le loro storie, lontane nella provenienza e nella cultura, si sono intrecciate per dimostrare che la forza interiore può superare ogni ostacolo.

Alberto, Blerta e Mira
Alberto Carenzi, nonostante i tripodi e la carrozzina, ha dimostrato che la gioia di vivere non può essere fermata. Il suo sorriso contagioso e la sua determinazione hanno affascinato il pubblico presente, ricordando che il vero coraggio risiede nella capacità di affrontare la vita rendendosi conto che, nonostante la disabilità, si può essere d’aiuto agli altri.
Blerta Dobroshi, originaria dell'Albania e cresciuta in una famiglia atea durante il regime comunista, è arrivata in Italia incinta della sua primogenita. Qui, inaspettatamente, grazie proprio alla figlia Anna, ha trovato la fede e si è trasformata in una catechista appassionata. La sua storia di rinascita spirituale è stata una ispirazione per molti, dimostrando che credere in Dio può essere una guida luminosa anche nei momenti più oscuri.
Mira Simi, pedagogista e attrice, ha affrontato la sfida di aprire le porte del suo cuore insieme al marito Matteo, accogliendo due bambini in affido. Il loro amore incondizionato ha reso possibile una nuova vita per quei piccoli, dimostrando che la famiglia può essere un baluardo di speranza e un trampolino per un futuro migliore.

Il Vangelo potenzia la vita
La serata è stata impreziosita dalla presenza delle “Dal Corso Sister”, accompagnate agli strumenti da Julyo Fortunato e Giacomo Volpe, che hanno regalato melodie intense e leggiadre. Le note delicate si sono fuse con le storie di vita narrate, creando un'atmosfera unica e coinvolgente che ha avvolto i presenti in un abbraccio di emozioni.
Al termine don Giuseppe Basini, parroco di Sant’Antonino, ha ringraziato tutti ed ha evidenziato come la serata che precede la festa del Santo Patrono, è diventata ormai una tradizione per far comprendere che il Vangelo è una risorsa incredibile che potenzia la vita.
In attesa della Festa di Sant'Antonino, la Sala dei Teatini, con il suo suggestivo contesto, ha dimostrato ancora una volta di essere un luogo dove le storie prendono vita e si intrecciano, offrendo un messaggio di speranza e di resilienza.

Riccardo Tonna

Nella foto, il vescovo Cevolotto, don Basini con i protagonisti della serata ai Teatini alla vigilia della festa patronale di Sant'Antonino.

Pubblicato il 4 luglio 2023

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