E' iniziata la Quaresima
“Accogliamo l’invito del Signore a ritornare Lui, mettendoci, nel silenzio, in cammino”: sono le parole di mons, Adriano Cevolotto all’inizio della Statio nella basilica di San Francesco in piazza Cavalli a Piacenza. “Il silenzio parli in noi per sentire il grido soffocato in gola di tante sorelle e fratelli che sono sotto un cielo da cui cadono bombe, segnati dalla devastazione della violenza”. È seguita la processione silenziosa che ha condotto i fedeli fino alla Cattedrale.
Cinque catecumeni
La celebrazione ha assunto un significato particolare con l'ammissione ai sacramenti dell'iniziazione cristiana di cinque catecumeni (un italiano, un albanese, una nigeriana, un congolese e una bielorussa) e il rito di iscrizione, svoltosi dopo la liturgia della parola. Un momento di grande emozione, che ha sottolineato il cammino di fede intrapreso dai nuovi cristiani. Questi, nella notte di Pasqua, riceveranno i sacramenti del battesimo, della cresima e dell’eucaristia, segnando così il loro pieno ingresso nella comunità cristiana. Parlando dei nuovi cinque catecumeni, il Vescovo ha sottolineato che si uniscono alla comunità cristiana non come a un qualunque sodalizio in seguito alla quota di iscrizione. “Sono fratelli e sorelle nella fede, - ha affermato - amati dallo stesso Padre. Leggiamo nei loro occhi la gioia: il Signore li ha prediletti come ciascuno di noi”.
Alimentare le passioni
Citando poi il messaggio di papa Francesco per la Quaresima, mons. Cevolotto ha evidenziato che è il Signore a commuoversi e liberare il suo popolo dalla schiavitù dell’Egitto. “Il faraone - sintetizziamo le parole del il Vescovo - aveva spento il sogno di Israele, immerso in un deficit di speranza che lo paralizzava. Anche noi siamo spesso in questo deficit, vittime di un fatalismo rinunciatario. Il tempo di Quaresima è un momento per recuperare motivi di speranza, con la volontà di cambiare per non cadere nell’espressione proverbiale da cui guardarsi: “Si stava meglio quando si stava peggio”. Cioè tendere a rimpiangere tempi peggiori che spengono il desiderio di una liberazione, di una terra promessa”. Riprendendo le parole di papa Francesco, mons Cevolotto ha invitato i presenti a scegliere da che parte stare e a decidersi, perché l’apatia, la mancanza di passione, alimenta una triste rassegnazione . “In questa Quaresima - ha detto il Vescovo - proviamo allora a dedicarci alle passioni per attaccare il cuore a qualcuno e qualcosa che ci permetta di uscire dalle nostre pigrizie. Appassioniamoci alla lettura della sacra Scrittura e alla preghiera, dedichiamoci alla cura di qualcuno e alla realtà comunitaria per uscire da quel piccolo mondo che è il nostro io, dalle nostre piccole cerchie”. Mons. Cevolotto, con queste parole, ha sollecitato tutti ad alimentare le passioni per convertire la propria vita.
La chiamata alla conversione
Il culmine della liturgia è stato il rito di benedizione e imposizione delle ceneri, durante il quale i fedeli hanno ricevuto sul capo le ceneri, simbolo di umiltà e ricordo della propria mortalità. Questo gesto, carico di significati, ha ricordato a tutti la chiamata alla conversione e alla speranza nel messaggio salvifico del Vangelo. La celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, con la sua ricca simbologia e i momenti di intensa spiritualità, ha segnato l'inizio di un cammino quaresimale per la diocesi di Piacenza-Bobbio volto alla riflessione e al rinnovamento interiore.
Riccardo Tonna
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