Mons. Ambrosio sulle nevi di Courmayeur
Le sue sciate sulle nevi di Courmayeur hanno meritato l’onore delle pagine del Corriere della Sera. Mons. Gianni Ambrosio, vescovo emerito di Piacenza-Bobbio, ha preso parte alla 62esima edizione della Challenge Delavay che ha visto sfidarsi in Val d’Aosta nelle prove di fondo, gigante e combinata una quarantina di religiosi sciatori. Mons. Ambrosio, che a dicembre ha compiuto 80 anni, nel gigante è arrivato al 30esimo posto. “Eravamo in 35 a scendere - racconta -. Innanzitutto non sono caduto e poi sono felice di aver condiviso questa esperienza di amicizia con altri sacerdoti”.
Nel nome del prete sciatore e alpinista
Gli atleti arrivavano da varie zone d’Italia, Francia, Svizzera e Germania. Fra i concorrenti anche l’84enne padre Claude Duverney, già direttore tecnico dell’Institut Agricole Régional, valdostano del Gran San Bernardo, laureato in agraria all’Università Cattolica di Piacenza.
La manifestazione ha preso il via nel 1962 voluta dal sacerdote francese Alfred Delavay, alpinista e sciatore appassionato. Oggi il Challenge porta il suo nome. A organizzare la competizione ora è don Gregorio Mrowczynski, di origini polacche, parroco di San Pantaleone a Courmayeur.
“Ho iniziato a sciare a 30 anni”
Mons. Ambrosio svela i suoi trascorsi da sciatore: “Ho iniziato a sciare a 30 anni, ero vicario parrocchiale a Santhià e i giovani alla domenica d’inverno sparivano dalla messa perché andavano a sciare. Allora ho fatto loro una proposta: «Celebro io per voi la messa alle 7 di mattina, e poi partite». Loro hanno subito aderito alla proposta, ma mi hanno detto: «Per noi va bene a patto che anche tu venga con noi!». E così è stato”.
“Poi - prosegue - per tanti anni non ho messo gli sci a piedi, solo da poco ho ripreso e grazie a un amico che conosce il parroco di Courmayeur ho deciso di prendere parte a questa iniziativa sportiva”.
Il bello dello sci
Mons. Ambrosio sulle piste del gigante era l’unico vescovo. “Il bello dello sci? Poter contemplare - sono le sue parole - la bellezza delle montagne, tuffarsi nella natura e insieme riflettere”.
Il giornalista Andrea Pasqualetto nell’edizione del Corriere di sabato 16 marzo ha intervistato mons. Ambrosio: “Da bambino - racconta il Vescovo emerito sulle colonne del quotidiano di via Solferino - m’incantava il Monte Rosa, quando la giornata era limpida lo vedevo da casa mia a Santhià. Il monte è luogo della tradizione biblica, ci si stacca dalla pianura e si è più vicini al Signore”.
Nella foto, Mons. Ambrosio mentre viene intervistato da Gazzetta Matin – Aosta TV a margine della competizione sciistica Challenge Delavay.
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