Don Basini: amiamo la Chiesa, non contiamoci
“Sant'Anna è la nonna di Gesù, è a lei che va rivolta una preghiera di intercessione per tutti i nonni e le nonne della nostra comunità, preziosi collaboratori dei genitori, nell'educazione dei bambini e dei giovani in questi tempi complessi e difficili”: così ha introdotto, domenica 28 luglio, la Festa Patronale di Sant’Anna, Lucia Rocchi, parrocchiana e teologa. La messa solenne, nella chiesa di via Scalabrini a Piacenza, è stata presieduta da don Giuseppe Basini, vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio e concelebrata dal parroco don Riccardo Lisoni, don Luigi Fornari, don Bruno Perazzoli, Padre Salvatore Mazzitelli degli Scalabriniani, dai diaconi e dai ministranti. L'atmosfera carica di devozione e spiritualità ha permeato la chiesa di Sant'Anna, mentre i suoni degli inni sacri e le voci dei fedeli hanno risuonato con intensità nelle navate.
La tenacia dei Santi
“Affidiamo - ha detto don Basini nell’omelia - la vostra comunità alla protezione di Sant'Anna, a cui si affiancano, da alcuni mesi, anche le parrocchie di San Paolo e San Savino, nel cammino che state facendo insieme come Comunità pastorale.
Chiediamo poi a Sant'Anna e a San Gioacchino di aiutarci a rimanere aperti alle sorprese di Dio come hanno saputo fare loro. Anche se anziani considerati sterili, non hanno smesso di desiderare un figlio. Il figlio è l'immagine della vita, del futuro”.
Sottolineando la tenacia dei santi patroni, che non si sono ripiegati su sé stessi consegnandosi al lamento, alla nostalgia o al rimpianto, don Giuseppe ha evidenziato come Gioacchino ed Anna hanno creduto nella possibilità di dare continuità alla loro vita attraverso il dono di un figlio, espressione della benedizione di Dio.
Amare la chiesa con i suoi limiti e le sue ricchezze
“Grazie - ha aggiunto - alla loro preghiera e fedeltà alla parola del Signore, hanno accolto Maria, chiamata a diventare la madre del figlio di Dio, ricordando loro che tutto è grazia, che i doni di Dio non li possiamo meritare o comprare, ma semplicemente accogliere e condividere”.
Soffermandosi poi sulla pagina evangelica, don Basini ha messo in evidenza come il pane va condiviso e donato. “Se ci soffermiamo troppo a contarci, - ha rimarcato il vicario generale - non ne avremo e non saremo mai abbastanza… Non ci saranno abbastanza preti, diaconi, catechisti, educatori, volontari, giovani, soldi…”.
Don Giuseppe ha quindi ricordato di amare la chiesa con i suoi limiti e le sue ricchezze.
“Una chiesa - ha affermato - in cui l’audacia di fare cose nuove sarà più forte dell'abitudine di fare come prima. Una chiesa in cui la gente non dirà, vedete come sono ben organizzati, ma guardate a come sono, perché il mondo creda e viva nel nome di Gesù. Questo è l'augurio che faccio a me, a ciascuno di voi, alle comunità di Sant'Anna, San Paolo, San Savino, a tutta la vostra comunità”.
Gioia fraterna
Al termine della messa, la festa si è trasformata in un momento di convivialità e amicizia, con un aperitivo offerto a tutti nella sala della parrocchia. I parrocchiani e i fedeli partecipanti hanno potuto condividere momenti di allegria e socializzazione. La festa patronale nella chiesa di Sant'Anna si è dunque rivelata non solo un'occasione per celebrare la santità e la protezione della patrona, ma anche per rinforzare i legami di fraternità e solidarietà tra i membri della comunità ecclesiale. In un clima di gioia e gratitudine, la giornata si è conclusa lasciando nei cuori di tutti un gioioso ricordo.
Riccardo Tonna
Pubblicato il 29 luglio 2024
Nella foto, la messa nella chiesa di Sant'Anna a Piacenza presieduta da don Giuseppe Basini.
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