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In Santa Maria di Campagna il Vescovo prega per la pace in comunione con papa Francesco

rosario 


Nella suggestiva cornice della basilica di Santa Maria in Campagna a Piacenza, il 6 ottobre, si è tenuta la preghiera del Rosario per la Pace, presieduta dal vescovo mons. Adriano Cevolotto. Questo significativo momento si è svolto in comunione con Papa Francesco, il quale nello stesso istante ha guidato le preghiere nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Un grande schermo posto sul presbiterio della basilica di Santa Maria in Campagna, ha permesso ai partecipanti di pregare insieme al Santo Padre. Questa connessione virtuale ha reso tangibile l'unione spirituale tra i presenti nella basilica piacentina e il Papa a Roma, creando un legame profondo attraverso la preghiera.

Un richiamo alla città
“Avremmo potuto pregare anche a casa o nelle nostre comunità - ha detto mons. Cevolotto - ma mi è sembrato importante e bello proporre anche questo richiamo alla città: un invito ad elevare al Signore la nostra supplica insieme a Papa Francesco”.
Ricordando l’anniversario del 7 ottobre, con gli attacchi di Hamas ad Israele, il Vescovo ha evidenziato che è stato l’inizio di una guerra che non sembra avere fine.
“Ma noi vogliamo - ha rimarcato il presule - credere e sperare, con l’intercessione di Maria Regina della Pace, che si possa porre fine a questa e a tutte le altre guerre, e tutte le inimicizie e ostilità che ci sono nel mondo”.

Maria, accogli il nostro grido
“Intercedi per il nostro mondo in pericolo, perché custodisca la vita e rigetti la guerra, si prenda cura di chi soffre, dei poveri, degli indifesi, degli ammalati e degli afflitti, e protegga la nostra Casa Comune”. È la preghiera che il Papa ha rivolto alla Madonna in Santa Maria Maggiore, per supplicare il dono della pace e la cessazione delle ostilità specialmente in Terra Santa, ma anche negli altri territori devastati dalla violenza bellica. L’orazione letta dal Pontefice è stata una supplica davanti alla Salus Populi Romani così cara al suo cuore. “Ora ti supplichiamo - ha invocato poi nella preghiera finale - accogli il nostro grido! Abbiamo bisogno del tuo sguardo amorevole che ci invita ad avere fiducia nel tuo Figlio Gesù. Tu che sei pronta ad accogliere le nostre pene vieni a soccorrerci in questi tempi oppressi dalle ingiustizie e devastati dalle guerre, tergi le lacrime sui volti sofferenti di quanti piangono la morte dei propri cari, ridestaci dal torpore che ha oscurato il nostro cammino e disarma i nostri cuori dalle armi della violenza, perché si avveri subito la profezia di Isaia: "Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci, una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione, non impareranno più l'arte della guerra".

Consolazione e speranza per il mondo intero
Anche in Santa Maria in Campagna a Piacenza la partecipazione attiva dei fedeli, guidati dal vescovo Cevolotto, ha reso la preghiera del Rosario un momento intenso di riflessione e di comunione fraterna. Le Ave Maria e i Misteri meditati hanno accompagnato i presenti in un viaggio interiore alla ricerca di serenità e rinnovamento. È stato un esempio tangibile di come la preghiera possa unire cuori e menti, superando le distanze fisiche e creando legami spirituali che superano ogni confine. Che la pace e la fratellanza invocate durante questa preghiera possano diffondersi nel mondo intero, portando consolazione e speranza a quanti ne hanno bisogno.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 6 ottobre 2024

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