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Il Vescovo agli operatori sanitari: la cura del vostro servizio ci riguarda

 

lucamedico

“San Luca Evangelista, patrono dei medici e degli operatori sanitari, è anche protettore degli artisti, quindi ci ricorda che la cura è un’arte”: così mons. Adriano Cevolotto, ha introdotto, il 18 ottobre, la Messa in cattedrale di Piacenza con il personale della sanità.

La vocazione del medico

“Vogliamo raccogliere nell’Eucaristia - ha aggiunto il Vescovo - coloro che esercitano questa professione, i presenti e anche quelli che non hanno potuto essere qui. Preghiamo per medici e infermieri defunti, in modo particolare per coloro che ci hanno lascito nella stagione del Covid.

Ci rivolgiamo al Signore anche per i nuovi medici, perché doni loro un cuore, una passione oltre che una professionalità. Perché siano capaci di vivere il loro lavoro in quella dimensione vocazionale che popolarmente è sempre riconosciuta e che corrisponde alla realtà delle cose”.

Un'emergenza di cura verso gli operatori sanitari

Nell’omelia, il Vescovo ricordando le prove che ha sopportato san Paolo come la solitudine, la mancanza di riconoscenza, le delusioni, si è rivolto ai medici e operatori della sanità, incoraggiandoli a trovare altre motivazioni più profonde per il loro agire, sottolineando l’importanza di una politica sanitaria che abbia a cuore la loro persona.

“La cura del vostro servizio ci riguarda, - ha detto mons. Cevolotto - e mi sto attivando, perché nel quinto anniversario dell'inizio della pandemia del Covid, si possa porre un gesto comunitario, forte, di attenzione, verso coloro che hanno la responsabilità di curare. Possiamo veramente dire che c’è una emergenza di cura verso gli operatori della sanità”.

La riflessione del Vescovo si è poi spostata a livello globale: “Vogliamo anche allargare il nostro sguardo sul mondo, non solo su quei scenari di guerra dove ci è stato detto che manca anche il diritto per i bambini alla vaccinazione e a tante altre cure essenziali, ma anche in tante altre parti del pianeta. Affidiamo al Signore, per intercessione di San Luca, - ha concluso mons. Cevolotto - tutto quel personale medico, infermieristico, e i volontari che operano in un grave rischio per la loro vita”.

La protezione di San Luca

Durante la celebrazione, accompagnata da canti del coro della cattedrale, sono state rivolte preghiere speciali per tutti coloro che operano nel campo della sanità, affinché possano trovare conforto e sostegno nelle loro fatiche quotidiane. La figura di San Luca Evangelista, medico evangelista e patrono dei medici, è stata invocata come guida e protettrice per chi si dedica alla cura dei malati, affinché possa essere ispirato dalla sua compassione e dalla sua saggezza. La messa celebrata dal vescovo Adriano Cevolotto ha rappresentato quindi un tributo sentito e doveroso al personale sanitario, ai medici e agli operatori che, ispirati dall'esempio di San Luca, continuano a donare la propria vita per la salute e il benessere di tutti.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 19 ottobre 2024

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