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El Señor de Los Milagros: segno di rinascita e ripartenza

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“Fare patria dell'uomo il mondo”: era il sogno di San Giovanni Battista Scalabrini, citato da don Giuseppe Basini, vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio, nella Festa del Señor de Los Milagros, celebrata, il 27 ottobre, nella Cattedrale di Piacenza. La vibrante celebrazione, sostenta dal coro della chiesa di San Carlo, è stato un evento carico di spiritualità e tradizione che ha coinvolto la comunità peruviana del territorio e altri latinoamericani. Ad aprire la celebrazione è stato padre Salvatore Mazzitelli degli Scalabriniani, cappellano della comunità latino-americana di Piacenza, che ha sottolineato il significato della liturgia dedicata al Señor de Los Milagros.

L’unica famiglia del mondo

“Credo che sia molto importante per tutti noi - ha detto don Basini nell’omelia - portare nel cuore questa immagine che risale al 13 novembre del 1655, quando la città di Lima fu colpita da un terribile terremoto. Tanta distruzione, tanta morte, però questa immagine di Cristo, crocifisso, è rimasta integra, a richiamarci che non c'è dolore, né morte che non dia la possibilità di una ripartenza, di una risurrezione… Anche quando - ha aggiunto don Giuseppe - Dio permette situazioni di sofferenza, nella vita dei nostri popoli, dei nostri paesi, se noi teniamo al centro Gesù c'è la possibilità di una rinascita”. Ricordando poi il santo vescovo Scalabrini, don Basini ha invitato i cristiani a sentirsi parte dell’unica famiglia di Dio, abbattendo ogni forma di divisione, di discriminazione e fare davvero il mondo patria di ogni uomo.
Citando il libro dell'Apocalisse, che parla di una moltitudine immensa fatta di tanti popoli, di tante lingue, di tante nazioni, don Giuseppe ha evidenziato come la nostra chiesa ha bisogno di rigenerarsi.
“Il nostro mondo occidentale è vecchio - ha rimarcato don Basini -, abbiamo necessità di uomini e donne, di giovani, che in un mondo pieno di macerie, nel nome di Gesù, possano ricostruire e ripartire. Invochiamo tutti insieme Gesù, - ha concluso don Giuseppe - Lui che è la via, la verità, la vita, la luce vera che illumina il mondo”.

dipinto

Venerazione e gratitudine

Al termine della messa, uno dei momenti più suggestivi della festa si è svolto nel sagrato del duomo, dove il dipinto sacro è stato portato in processione e ha ricevuto l'omaggio di un colorato e festoso ballo folcloristico peruviano. Questo gesto di venerazione e gratitudine ha reso omaggio alla figura del Señor de Los Milagros e ha reso tangibile la profonda devozione della comunità verso questa sacra rappresentazione. Il dipinto, splendidamente addobbato di fiori freschi, è stato poi portato in processione per le vie della città, sorretto con devozione da uomini in cappa viola, fino alla chiesa di San Carlo dei padri Scalabriniani. Lungo il percorso, le strade hanno risuonato, con l’accompagnamento musicale della banda, di canti sacri e preghiere, creando un'atmosfera di raccoglimento e festa che ha coinvolto tutti i presenti.

Riccardo Tonna

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Nelle foto, la  Festa del Señor de Los Milagros.

Pubblicato il 29 ottobre 2024

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