Il Vescovo: custodire e valorizzare il patrimonio delle relazioni
“Un pericolo che oggi viviamo è che la vita possa sempre ricominciare, resettare come fosse un videogioco, come se ci fossero mille possibilità di ricominciare da capo...”: sono le parole di mons. Adriano Cevolotto, pronunciate, il 1 dicembre, durante la messa di conclusione della Visita pastorale alla Cpa 4 del Vicariato 1 della città di Piacenza, che è stato un momento di fede e grande partecipazione per i numerosi fedeli presenti nella chiesa di San Vittore, nel quartiere della Besurica.
Saper attendere
La liturgia è stata introdotta da Luigi Gazzola, membro della Koinonia della Comunità Pastorale 4, dedicata a San Paolo VI, che ha ringraziato mons. Cevolotto della sua presenza significativa nelle comunità parrocchiali. Nell'omelia, il Vescovo ha sottolineato che il Signore è presente nel nostro tempo e nella nostra situazione, e ci invita a riconoscere la sua presenza. L'attesa del Signore quindi - per mons. Cevolotto - non deve essere passiva, ma attiva, fatta con preghiera e certezza che Egli verrà. Il Presule ha poi messo in guardia contro l'impazienza e l'abitudine alla velocità e all'immediatezza che caratterizzano la cultura odierna, suggerendo di imparare ad attendere e a fare una verifica costante della qualità della nostra vita e fede, ed evidenziando l'importanza di essere attenti a noi stessi per non compromettere il nostro incontro con Dio e con gli altri.
Lasciare spazio all’essenziale
“È necessario - ha detto inoltre il Vescovo - fare un esame di coscienza per evitare di sprecare ciò che siamo e ciò che abbiamo, dissipando le nostre risorse”. Evidenziando il pericolo della mentalità odierna che ci fa credere che la vita possa essere sempre ricominciata da capo come in un videogioco, senza considerare il valore delle cose che abbiamo di fronte, mons. Cevolotto ha invitato a custodire e valorizzare il patrimonio delle relazioni come quelle nella comunità parrocchiale e pastorale. “Gli affanni della vita - sintetizziamo le parole del Vescovo - nascono quando perdiamo la misura delle cose, quando ci agitiamo per ciò che facciamo, al punto da creare ansia e angoscia, senza lasciare spazio per l'essenziale nella nostra vita”. Infine, mons. Cevolotto ha suggerito di rivolgere una preghiera al Signore, affinché ci aiuti ad essere disponibili ad accoglierlo, facendo una verifica seria delle nostre priorità e impegni per essere pronti ad incontrarlo e riconoscerlo quando verrà.
La vicinanza del Vescovo
Al termine della celebrazione, don Franco Capelli, parroco di San Vittore alla Besurica, ha espresso saluti e ringraziamenti al Vescovo e tutti i partecipanti, evidenziando l'importanza della comunione e della collaborazione nella vita della Comunità pastorale. Il Vescovo ha poi consegnato delle formelle con immagini evangeliche ai rappresentanti delle parrocchie della Comunità Pastorale, simbolo di comunione e condivisione della fede. Inoltre, ha consegnato l'Evangeliario ai rappresentanti della Comunità Pastorale 6, che si appresta a iniziare la Visita Pastorale nella settimana seguente, testimoniando così la continuità e l'unità tra le diverse comunità pastorali. Infine, mons. Cevolotto ha voluto salutare, in fondo alla chiesa, personalmente tutti i presenti, manifestando in modo tangibile la sua vicinanza e il suo affetto per ogni membro della comunità.
Riccardo Tonna
Pubblicato il 3 dicembre 2024
Nelle foto, la messa nella chiesa della Besurica a conclusione della Visita pastorale.
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