Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

A Roncade il funerale della mamma di mons. Cevolotto

funerale1


C’era anche una delegazione piacentina a Roncade nel trevigiano per il funerale di Carla Brugnaro, 92 anni, mamma del vescovo mons. Adriano Cevolotto. Con il parroco don Marcello Miele e numerosi sacerdoti e diaconi, hanno concelebrato con mons. Cevolotto i vescovi mons. Gianni Ambrosio, emerito di Piacenza-Bobbio, mons. Michele Tomasi, alla guida della diocesi di Treviso, e mons. Andrea Bruno Mazzoccato, emerito di Udine. A guidare il gruppo dei piacentini, con il pullman predisposto dall’Ufficio pellegrinaggi, mons. Ambrosio e il vicario generale don Giuseppe Basini.


La gratitudine
È un’omelia difficile, non lo nascondo - ha detto mons. Cevolotto -, il sentimento che prevale in me e in tutti i familiari è la gratitudine. Nella fede so che Dio custodisce le nostre vite e quelle dei nostri cari, in particolare di coloro che ci hanno generato. Tutti siamo nati a immagine e somiglianza di Dio. Nella prima lettura della messa - sintetizziamo le sue parole - Anna, madre del profeta Samuele, è riconoscente a Dio per il dono ricevuto e affida il proprio figlio al Signore e al suo sacerdote Eli nel tempio. Questo suo aprirsi a Dio testimonia a noi, in questo nostro tempo, che Dio è fedele e ci segue sempre con il suo grande amore. Non posso dimenticare - ha aggiunto - quelle parole con cui mia mamma accompagnava spesso le cose che faceva, “Ringraziando il Signore”, segno di una gratitudine profonda verso di Lui e chi ha condiviso il suo cammino di vita.

Dio nel nostro lavoro
In questi ultimi anni - ha proseguito - mia mamma aveva perso molte delle sue abilità e passioni, ma amava ancora ricamare. La Sacra Scrittura è ricca di esempi di persone che hanno sperimentato la presenza di Dio attraverso il loro lavoro: i pastori, i contadini che seminavano nei loro campi, il vasaio citato dal profeta Geremia, ed altri ancora. In ciò che noi facciamo - ha aggiunto mons. Cevolotto - possiamo parlare di Dio. Ogni lavoro di ricamo di mia mamma era, di fatto, un pezzo unico, un po’ come accade per Dio che di ogni persona ha realizzato pezzi unici: il materiale che Lui usato è sempre lo stesso - la nostra umanità -, ma il risultato è sempre originale, nuovo.  Per mia mamma con l’esperienza del ricamo era nata una stretta amicizia con diverse signore che si ritrovavano per lavorare insieme, attratte da quell’arte, che è anche divina, di incrociare i fili: loro per ricamare, Lui per incrociare i passaggi e i momenti della nostra esistenza. Mia mamma, verso noi figli, ha saputo intrecciare le nostre esistenze senza mai legarci a sé.

Il grazie dei familiari
Al termine della messa, Francesca Cevolotto, sorella di mons. Adriano, ha espresso il grazie della famiglia ai presenti, alla Casa del clero, in cui ultimamente viveva la mamma Carla, alla parrocchia di Castelfranco - dove mons. Cevolotto è stato parroco - in cui la madre ha potuto creare legami duraturi di amicizia, ai nipoti che hanno saputo accogliere il suo affetto e i suoi consigli, ed infine al papà Gino, il portalettere di Roncade, morto nel 2004, e a tutti coloro che in modi diversi hanno accompagnato la sua vita.

Nella foto, mons. Cevolotto durante il funerale della propria mamma (accanto a lui, il diacono Lorenzo Palumbo e il cerimoniere vescovile Dario Carini; alle loro spalle, mons. Ambrosio, mons. Tomasi e don Basini).

Pubblicato il 31 dicembre 2024

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente