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Mercoledì delle Ceneri: un inizio di Quaresima tra fede e conversione

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“La libertà, quella vera, quella profonda, è una responsabilità il cui peso non è facile da portare, e per questa ragione si può giungere a desiderare la schiavitù piuttosto che la libertà”: sono le parole di mons. Adriano Cevolotto che ha presieduto i riti del Mercoledì delle Ceneri, iniziati nella basilica di San Francesco, affacciata su piazza Cavalli, che ha accolto numerosi fedeli per la liturgia d'inizio della Quaresima, un tempo di penitenza e riflessione spirituale.

Il rito di ammissione

Dopo l’introduzione, i partecipanti, seguendo un’atmosfera di silenzio e meditazione, hanno preso parte alla processione, preceduta dalla croce, che li ha portati alla cattedrale per la celebrazione della messa.
Una volta giunti in cattedrale, è iniziata la liturgia della parola a cui è seguito un momento particolarmente significativo: il rito di ammissione dei candidati ai sacramenti dell'iniziazione cristiana. Questi giovani, originari di diversi paesi, visibilmente emozionati, hanno posto la loro firma sul libro degli eletti, un gesto che simboleggia la loro disponibilità a intraprendere un cammino di fede profonda.

Desiderio di novità

Nell’omelia, il vescovo ha messo in evidenza il percorso della vita che è un’alternativa tra l'essere in un cammino di esodo, oppure in una staticità paralizzante.
“L'Egitto - ha detto mons. Cevolotto - , quale emblema della condizione di partenza, è la zona di schiavitù che non tutti avvertono e che molti rimpiangono… La Quaresima, un ascolto attento e disponibile che fa entrare nel segreto con Dio, sia capace - ha sottolineato il presule - di portare luce alle forme di schiavitù più resistenti, perché più radicate e quindi difficili da riconoscere.
Gesù nel Vangelo - ha aggiunto il vescovo - ci fa proprio questa raccomandazione, di entrare nel segreto, cioè di lasciarci guidare in quello spazio della nostra coscienza nel quale si fa verità su noi stessi… La conversione - ha affermato mons. Cevolotto - è la fiducia nella forza della grazia che possiamo accogliere. La speranza è il giorno favorevole, il giorno della salvezza, che è proprio questo nostro oggi, carico di grazia.
Se in questo tempo della Quaresima - ha concluso il vescovo -, non si fa strada in noi il desiderio di prendere le distanze da quello che siamo abituati a fare… Se non cresce il desiderio di una novità che il Signore è capace di aprirci, allora dobbiamo confessare che avremmo perso un tempo favorevole, un'occasione propizia”.

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La fragilità dell’esistenza

Il momento culminante della celebrazione è stato il rito di benedizione e imposizione delle ceneri. Mons. Cevolotto, dopo averle ricevute sul suo capo da parte del vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio, ha imposto le ceneri sulla testa dei sacerdoti e dei fedeli, un gesto che ricorda la fragilità dell'esistenza umana e invita alla conversione. Ogni partecipante ha ricevuto un segno tangibile di penitenza e rinascita, un invito a incamminarsi verso la Pasqua con un cuore rinnovato.
La messa è proseguita con la liturgia eucaristica, durante la quale i presenti hanno potuto nutrirsi del corpo di Cristo, per concludersi con i riti finali che hanno suggellato una serata di profonda spiritualità e comunione.

Riccardo Tonna

Nelle foto, il Mercoledì delle Ceneri in Cattedrale a Piacenza.

Pubblicato il 6 marzo 2025

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