Luca, Mirko e gli altri
Luca, Mirko e gli altri
Gli incontri di don Adamo Affri al carcere delle Novate
C’è Luca, ergastolano pieno di paure che pensava di non meritare più nulla dalla vita. O l’uxoricida con un serio problema psichiatrico: nessuno aveva mai ascoltato il suo grido disperato. E Mirko, che da quando ha trovato Dio ha iniziato a lavorare con passione nella chiesa del carcere.
Sono solo alcuni degli incontri che ogni giorno don Adamo Affri fa alla casa circondariale delle Novate, dove è cappellano da sei anni. “La prima cosa da capire – riflette – è che l’uomo non è il suo errore. Io conosco spesso il reato commesso dal detenuto prima di vederlo, ma poi incontro l’uomo o la donna, ne intravedo il grande mistero e ogni pregiudizio crolla. Ci sono le responsabilità personali, certo, ma c’è anche la loro sensibilità, frutto di un vissuto doloroso. Molti detenuti sono persone piene di risorse che hanno smarrito il senso della vita e buttato i loro talenti nel male, ma che meritano comunque un’occasione di riscatto”.
Abbiamo intervistato don Adamo in occasione della fiaccolata dalla chiesa di Santa Franca alla casa circondariale delle Novate in programma alle ore 20.45 del 1° aprile, guidata dal Vescovo.
Leggi l’intervista alle pagine 14 e 15 dell’edizione di venerdì 1° aprile 2016.