«Sheltering», una scultura sui senza dimora in piazza San Pietro
Il 9 novembre, poco prima della consueta catechesi dell’udienza generale del mercoledì, papa Francesco ha benedetto una nuova scultura in Piazza San Pietro che mette in evidenza la condizione dei senza fissa dimora.
Si intitola “Sheltering” ed è una scultura in bronzo a grandezza naturale che mostra la figura di un senzatetto riparato da una coperta tirata da una colomba in volo. L’immagine sarà svelata pochi giorni prima della 6ª Giornata Mondiale dei Poveri, che si celebrerà domenica prossima, 13 novembre.
La campagna "13 case" della Famiglia vincenziana mondiale
La scultura è opera dell’artista canadese Timothy Schmalz, che ha già una consolidata esperienza nel campo delle statue religiose in tutto il mondo. La sua opera “Angeli senza saperlo” (Angels Unawares), dedicata ai migranti e ai rifugiati, è stata installata in Piazza San Pietro nel 2019, anch’essa benedetta dal Santo Padre.
“Sheltering” è stata concepita per accendere i riflettori sul problema dei senzatetto nel mondo e incoraggiare soluzioni pratiche, in linea con la missione della “Campagna 13 Case”, un’iniziativa della Famiglia Vincenziana mondiale.
La Famiglia Vincenziana è un movimento di diverse congregazioni religiose, associazioni laiche e organizzazioni caritative che si ispirano alla vita e all’opera di San Vincenzo de’ Paoli, il quale “convocò tutti quelli che poteva, ricchi e poveri, umili e potenti, si servì di tutti i mezzi per inspirare in loro il senso del povero – immagine privilegiata di Cristo – e l’impulso ad aiutare tutti i poveri, direttamente ed indirettamente” (Costituzioni CM. Roma, 29 giugno 1984).
La Famiglia Vincenziana ha dato vita alla FamVin Homeless Alliance (FHA), che ha l’obiettivo di porre fine al fenomeno dei senzatetto e di cambiare la vita di 1,2 miliardi di persone che in tutto il mondo vivono senza un posto che possa essere definito casa. Commentando l’inaugurazione di "Sheltering", Mark McGreevy, coordinatore della FHA e presidente del DepaulInternationalGroup, ha dichiarato: “Questa statua fa una dichiarazione cruciale sul tema dei senzatetto: ci costringe a essere consapevoli delle persone senza dimora che ci circondano. Prima di risolvere il problema dei senzatetto, dobbiamo comprenderlo. Dobbiamo fermarci ad ascoltare le storie dei senzatetto e coinvolgerli nelle soluzioni che producono cambiamenti a lungo termine. Nessuno dovrebbe essere senza casa”.
L'obiettivo: ospitare diecimila senzatetto in tutto il mondo entro la fine del 2023
McGreevy è a capo della FHA la quale, attraverso la Campagna 13 Case, cerca di ospitare 10.000 persone in tutto il mondo, entro la fine del 2023, in più di 160 Paesi in cui la Famiglia Vincenziana già opera. "Questo è solo il primo passo di un piano ambizioso per cambiare la vita di molti degli 1,2 miliardi di persone che attualmente sono senza casa nel mondo", ha aggiunto.
“L’ispirazione di Gesù e di San Vincenzo de' Paoli ci porta a sognare in grande, ma con profonda umiltà. Il sogno è che a un certo punto della storia tutta l’umanità possa avere un alloggio decente, un posto decente da chiamare casa”, è invece il commento di padre Tomaž Mavrič, Superiore Generale della Congregazione della Missione di San Vincenzo de' Paoli e delle Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli, ha spiegato:
La Giornata dei Poveri
La scultura di Schmalz viene presentata per la prima volta nel corso di una settimana importante dedicata al problema dei senzatetto a livello mondiale. Il 13 novembre, infatti, si celebrerà la 6ª Giornata Mondiale dei Poveri, la quale riflette l’impegno incrollabile di Papa Francesco su questo tema: “Se vogliamo che la vita vinca sulla morte e che la dignità sia salvata dall’ingiustizia, la strada è la vostra: è seguire la povertà di Gesù Cristo, condividendo la vita per amore, spezzando il pane della propria esistenza con i fratelli e le sorelle, cominciando dagli ultimi, da coloro che mancano del necessario, affinché si crei l’uguaglianza, si liberino i poveri dalla miseria e i ricchi dalla vanità, entrambi senza speranza”.
Pubblicato il 9 novembre 2022
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