Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Giornata Mondiale dei Bambini. Il Papa: «in voi tutto parla di vita e di futuro»

papabambibi

“Ci siamo radunati qui allo Stadio Olimpico, per dare il calcio d’inizio a un movimento di bambini e bambine che vogliono costruire un mondo di pace, dove siamo tutti fratelli, un mondo che ha un futuro, perché vogliamo prenderci cura dell’ambiente che ci circonda”.
È il saluto del Papa ai 70mila bambini di ogni parte del mondo che si sono dati appuntamento per il primo atto della prima Giornata mondiale dei bambini, voluta dal Santo Padre che ha deciso di renderla biennale. “In voi, bambini, tutto parla di vita e di futuro”, ha detto Francesco: “E la Chiesa, che è madre, vi accoglie e vi accompagna con tenerezza e con speranza”. “Il 7 novembre scorso ho avuto la gioia di accogliere in Vaticano alcune migliaia di bambini di tante parti del mondo”, ha ricordato il Papa: “Quel giorno avete portato un’ondata di gioia; e mi avete manifestato le vostre domande sul futuro. Quell’incontro ha lasciato un’impronta nel mio cuore, ho pregato, e ho capito che quella conversazione con voi doveva continuare, allargarsi a tanti altri bambini e ragazzi. Ed è per questo che oggi siamo qui: per continuare a dialogare, a porci domande e cercare insieme le risposte”.

Il grido di PACE

Dialogando con i bambini allo Stadio Olimpico, per il primo atto della Giornata mondiale dei bambini, il Papa ha fatto plasticamente vedere cosa significa fare pace, dando lui stesso la pace ad uno dei piccoli.
“Farò vedere un gesto di pace”, ha detto: “Questo è un gesto di pace. Io vorrei che tutti voi facciate questo gesto, con i bambini e le bambine che avete accanto, un gesto di pace”. “La pace è sempre possibile”, ha detto Francesco, “ma come si fa la pace? Come devo fare quando io ho un problema con un altro bambino?”. “Chiedere scusa e perdonare”, la risposta. “E nel nostro quartiere, nella scuola, c’è qualche lotta?”. “Sì”. “E’ importante andare avanti con la lotta?”. “No”. “Cosa dobbiamo fare?”. “Fare la pace”. “E come si fa la pace?”. “Perdonando e chiedendo scusa”. “Cosa posso fare perché il mondo sia migliore? Litigare? Parlarci amabilmente? Giocare insieme? Aiutare gli altri?”, le altre domande del Papa, salutate da un coro di “sì”.
Secondo il Santo Padre, “facendo queste cose il mondo sarà migliore. Avanti e coraggio!”. “Come si fa per amare tutti?”, una delle domande dei bambini. “Dobbiamo incominciare ad amare dal poco, dai più vicini”, la risposta del Papa. “E’ vero che siamo tutti fratelli e sorelle?”, hanno chiesto ancora i bimbi. “È una domanda molto profonda”, ha commentato il Santo Padre: “è vero! Se siamo fratelli e sorelle, siamo amici?”. “Sì”. “Siamo nemici?”. “Sì”.

Sono felice perché siete gioiosi

“Quando la mia squadra vince mi sento felice, ma una volta ha vinto con una mano, e questo non è buono”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, rispondendo, durante la prima parte della Giornata mondiale dei bambini, alle domande dei piccoli che affollano lo Stadio Olimpico. “Io sono felice perché voi siete gioiosi, avete la speranza del futuro”, ha rivelato Francesco: “Continuate ad essere gioiosi”. “Come si fa ad aprire la porta del cuore dei grandi?”, ha chiesto la piccola protagonista del cortometraggio dei Manetti Bros. “È una domanda intelligente”, ha commentato il Papa: “C’è tanta gente col cuore chiuso, col cuore duro, che sembra un muro. Non è facile, ma voi bambini dovete bussare alla porta dei grandi: ‘mamma, papà, perché ci sono bambini che non hanno da mangiare? Perché c’è gente che dorme sulla strada, che non ha lavoro?’ Dovete fare queste domande, dovete farle a Dio. Voi bambini potete fare una vera rivoluzione con queste domande e con questa inquietudine. Avanti e coraggio!”.

Nella foto, l'incontro di papa Francesco allo stadio olimpico di Roma con in bambini provenienti da tutto il mondo. (Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Pubblicato il 25 maggio 2024

Ascolta l'audio

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente