Il Seminario regionale: una comunità piccola, ma variegata
Il 10 dicembre 2024, nella memoria della Madonna di Loreto, ricorre il 105° anniversario dell’avvio del Pontificio Seminario Regionale Flaminio “Benedetto XV”. Non si tratta di un anniversario di quelli considerati importanti, ma riteniamo rilevante quanto sta accadendo nella nostra comunità e approfittiamo dell’anniversario per condividerlo con le nostre chiese diocesane.
Un nuovo progetto formativo
Dal febbraio 2022 abbiamo avviato il processo per rinnovare il Progetto formativo del Seminario Regionale e rendere la nostra proposta di vita più adeguata oltre che ai recenti documenti ecclesiali, anche alle condizioni e alle esigenze che emergono nel rapporto con i seminaristi e le diocesi. Il nuovo Progetto formativo è stato scritto insieme ai formatori della Comunità propedeutica di Faenza per rendere organico il percorso di discernimento tra la tappa propedeutica e quella discepolare vissuta in Seminario. Il lavoro è stato sospeso per due anni in attesa dell’approvazione della nuova Ratio nazionale dei seminari, che è prossima alla pubblicazione. Le novità che si troveranno nel progetto formativo sono soprattutto relative alla maggiore personalizzazione dei percorsi formativi, alla possibilità di variare maggiormente la proposta all’interno del lungo percorso richiesto e l’assunzione del principio di gradualità nell’inserimento pastorale arrivando a vivere l’ultimo anno di seminario prima del diaconato in una parrocchia a Bologna.
Una nuova casa per il Seminario
Dalla fine di novembre del 2022 una parte dell’edificio del seminario che ci ospitava è stata dichiarata inagibile a causa di lesioni provocate inizialmente dal terremoto del 2012 e aggravate dal fenomeno di subsidenza del terreno causato dalla siccità degli ultimi anni. In previsione dei lavori che dovranno essere affrontati abbiamo pensato opportuno trasferirci e, grazie alla disponibilità dell’Arcivescovo di Bologna e con il consenso degli altri vescovi, abbiamo pensato di utilizzare Villa Revedin, storica residenza estiva del Cardinale di Bologna. Durante l’estate sono stati svolti alcuni lavori di ordinaria manutenzione; all’inizio di settembre abbiamo traslocato e cominciato ad abitare questa nuova sede che ci dà l’opportunità di una dimensione più domestica della vita comune e di un ambiente più a misura della nostra comunità.
Una comunità con respiro universale
In questo anno la nostra comunità è un po’ aumentata di numero ed è diventata ancora più internazionale: dalla Comunità propedeutica di Faenza sono arrivati quattro seminaristi che iniziano il primo anno; dalle diocesi di Iringa e Mafinga in Tanzania, diocesi in cui la Chiesa di Bologna è presente da cinquant’anni, sono arrivati due seminaristi che condivideranno la formazione con noi; da Posillipo (NA) è arrivato Paolo, del Vicariato apostolico di Istanbul, che continuerà a Bologna il suo percorso di discernimento e formazione. La presenza di questi amici ci chiede di tenere lo sguardo aperto alla universalità della Chiesa e di accogliere la testimonianza di fede e di impegno ecclesiale vissuto in territori lontani: davvero una grande ricchezza e una continua provocazione. In questo anno condividono la vita del Seminario con noi formatori: cinque seminaristi di Bologna (di cui due diaconi); tre di Imola; due di Faenza; due di Ferrara; due di Rimini; due di Ravenna e uno di san Marino-Montefeltro. A loro di aggiungono due seminaristi del Vicariato di Istanbul e due seminaristi tanzaniani per un totale di 21 seminaristi presenti al Regionale. Una piccola comunità con cinque nazionalità diverse.
Don Andrea Turchini
Il rettore
Pubblicato il 4 dicembre 2024
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