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La Questura in campo per prevenire le baby gang: 19 giovani denunciati e 38 Daspo

CS questura

Alcuni gruppi di giovani, autori di azioni violente con l’ausilio di armi in centro storico e dediti al consumo e allo spaccio di stupefacenti, sono nel mirino della Questura di Piacenza, che dalle prime ore del mattino di mercoledì 7 febbraio ha avviato una vasta attività volta a contrastarli. Sono in fase di esecuzione provvedimenti di perquisizione e convocazioni per interrogatori emessi dalla Procura della Repubblica di Piacenza e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Bologna e misure di prevenzione emesse dal questore di Piacenza Ivo Morelli. Sono in tutto 45 i giovani interessati dai provvedimenti: fra loro sia minorenni che maggiorenni, sia italiani che stranieri, tutti residenti a Piacenza. Sono 19 i ragazzi denunciati, a vario titolo e per diversi reati. Di questi, 6 sono minorenni. I dettagli dell’operazione sono stati presentati dalla Questura il 7 febbraio in conferenza stampa.

“Scuola e famiglie collaborino con le forze dell’ordine”

Morelli ha insistito sull’importanza di un’azione preventiva per evitare che questi gruppi riescano a imporsi, invadendo il territorio e prendendone possesso. “Per emulazione – dice il questore – il loro obiettivo è diventare come le ‘vere’ baby gang”. L’attività, iniziata dalla Squadra Volanti, è stata poi curata in sinergia con la Squadra Mobile, concentrandosi su numerosi giovani, tutti legati tra loro e colpevoli, nel corso degli ultimi mesi, di svariati episodi allarmanti. In particolare, nel mese di novembre nel centro cittadino si sono registrate diverse risse e aggressioni tra giovani, che sono state approfondite dagli investigatori della questura e ricondotte al tentativo di affermarsi sul centro cittadino da parte di un particolare gruppo di ragazzi; sono per lo più ragazzi legati da un comune modo di essere (condividono e ostentano atteggiamenti da strada, amano particolari gruppi musicali, indossano capi d’abbigliamento appariscenti e usano un linguaggio spesso volgare) con scontri anche violenti con altri soggetti, con cui ingaggiavano liti apparentemente per futili motivi. Il questore Ivo Morelli, nel sottolineare la giovanissima età di tanti dei giovani coinvolti, ha fatto presente come sia importante fare un lavoro di squadra, insieme al mondo della scuola e le famiglie, accanto all’attività di prevenzione affidata alle forze dell’ordine, per contrastare il ripetersi di simili episodi.

“Si sentivano impunibili”

La questura, nel corso delle indagini, ha accertato la presenza di un predominante gruppo giovanile che opera nel centro di Piacenza, in particolare nella zona Pubblico Passeggio, piazzale Genova, Corso Vittorio Emanuele II, via Negri e via IV Novembre. Vari episodi criminali accaduti negli ultimi tempi avrebbero una matrice comune. “Un commerciante del centro è stato aggredito dal gruppo per aver rifiutato il libero accesso nel suo locale ai suoi membri, riportando lesioni. In occasione di un’altra rissa – riferisce la questura – gli arredi esterni di un altro locale, sedie e panche, erano stati utilizzati quali arme improprie e scagliati contro gli «avversari». I giovani si sentivano di fatto impunibili per le loro azioni, visto il clima di terrore creato tra i coetanei; a riprova, uno dei principali indagati, appreso che poteva esserci un’indagine a suo carico a seguito di un’aggressione, si è presentato spavaldo in questura pretendendo di avere informazioni in materia. Per le mani dei giovani – dice ancora la questura – girava sostanza stupefacente, destinata sia al consumo personale che allo spaccio, e armi come coltelli e tirapugni da usare durante gli scontri”.

19 denunciati, fra cui 6 minori

La questura sottolinea la presenza di cocaina, droga “particolarmente diffusa tra ragazzi, anche giovanissimi”, come oggetto di sequestri e contestazioni, insieme all’hashish. Attraverso mirati servizi di controllo del territorio e l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, la questura ha potuto identificare e denunciare a vario titolo per i reati di rapina, rissa, lesioni, porto abusivo di armi, spaccio ed estorsione, complessivamente 19 ragazzi, di cui 6 minorenni. Nella mattinata del 7 febbraio gli agenti hanno svolto diverse perquisizioni a carico delle persone ritenute al centro delle attività criminali, alla ricerca di droga, armi e telefoni cellulari, utili per il prosieguo delle indagini. Approfonditi controlli, anche con l’ausilio di unità cinofile antidroga, sono in corso anche in due centri d’accoglienza per minori stranieri non accompagnati: alcuni di essi, infatti, sono risultati coinvolti negli scontri in questione. L’obiettivo del controllo, svolto d’intesa con i servizi sociali, è quello di verificare l’assenza di armi, droga o beni provento di furto all’interno di tali centri.

“Ammonito” e denunciato anche il leader di un gruppo trap

Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di estendere l’attività di contrasto e di individuare, inclusi gli indagati, complessivamente 45 giovani, tutti tra loro legati e con precedenti per reati analoghi commessi nel corso dell’ultimo anno. Tutti sono destinatari di notifiche di misure di prevenzione emesse dal questore Ivo Morelli su istruttoria della Divisione anticrimine guidata dal vicequestore Angelo Di Legge. È stata data ampia applicazione, riferisce la questura, alla misura del “Daspo Willy” (38 provvedimenti), al fine di proibire alle persone interessate di frequentare il centro storico, teatro dei gravi episodi. Inoltre, sono stati emessi 6 avvisi orali e un divieto di ritorno nel comune di Piacenza. Eventuali violazioni del divieto comporteranno denunce all’autorità giudiziaria e il possibile inasprimento della misura di prevenzione. Un neomaggiorenne sarà anche proposto al Tribunale di Bologna per l’applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Nel corso dei mesi precedenti, un altro soggetto legato al gruppo e attualmente in stato di detenzione per una rapina in concorso commessa lo scorso aprile, era stato già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale su proposta del questore di Piacenza, visto l’esito delle indagini svolte dalla Mobile e dalle Volanti che avevano portato al suo arresto. Inoltre, è stato colpito da misura di prevenzione anche il leader di un emergente gruppo musicale trap piacentino, denunciato a seguito di indagini svolte lo scorso anno dalla Squadra Mobile, assieme ad altri tre ragazzi e indagato per spaccio di droga e contrabbando di sigarette elettroniche.

Le forze dell’ordine sono informate

La polizia di stato e l’autorità giudiziaria, tramite l’accurata attività informativa e investigativa, hanno “stroncato” sul nascere la formazione di “una vera e propria gang minorile organizzata con predominio sul territorio” mettendo i giovanissimi in questione “in condizione di non proseguire in ulteriori intenti criminosi”. A tutte le forze dell’ordine sono state fornite le informazioni necessarie all’individuazione dei quarantacinque giovani sanzionati col “Daspo Willy”, e quindi allontanati dal centro storico di Piacenza. Se fossero trovati nelle zone proibite scatterebbe subito il deferimento alla procura competente. L’attività in questione, sottolinea la questura, è stata possibile “anche grazie alle recenti riforme legislative, che con il cosiddetto Decreto Caivano hanno dato la possibilità al questore di sottoporre anche persone minorenni alle misure di prevenzione”.

Francesco Petronzio

Pubblicato l'8 febbraio 2024

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