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A Borgonovo è stato ricordato San Luigi Orione

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Borgonovo ha celebrato, a pochi giorni dalla sua memoria liturgica, San Luigi Orione, patrono della media Valtidone, e a cui sono intitolati l’Istituto scolastico professionale, la Banda e le altre opere da lui rilevate oltre novant’anni fa.
Il primo momento, organizzato dal Movimento Laicale Orionino, è stata una serata di formazione dal titolo “Don Orione e Maria” che ha avuto come relatore don Renzo Vanoi, Rettore del Santuario Madonna della Guardia di Tortona. In un tema vastissimo, si è soffermato sulla devozione che il Santo di Pontecurone aveva per la Santa Vergine: “Maria è il grande amore di don Orione – ha spiegato -: prima di diventare sacerdote sceglie di abbandonare il mondo e il passato e di cominciare una vita nuova, proprio come fece Maria con il suo “Sì” all’Annunciazione. Lui aveva una profonda devozione a Maria che trasmise alla sua Congregazione e un po’ ovunque nel mondo, affidandosi in ogni cosa a lei, riscoprendo antiche tradizioni o creandone di nuove. Quando comincia la sua opera il Vescovo di Tortona, Mons. Bandi, cerca di bloccarlo: nel ’900 aveva già cinque centri in Italia, Mons. Bandi, invece, voleva che don Orione si dedicasse esclusivamente al territorio e pretendeva anche di imporre stretti controlli sulla fomrazione dei suoi seminaristi. Nell’ottobre del ‘900 don Orione va a Bettole di Pozzolo in occasione della Madonna di Pompei e le chiede la grazia di risolvere positivamente la vertenza col Vescovo. L’8 maggio successivo, festa della Madonna di Pompei, il Vescovo cambia inspiegabilmente idea e permette a don Orione di proseguire senza ostacoli le sue attività. In onore di Maria fondò il Santuario di Tortona che voleva fosse un luogo ricco e bello, in cui i fedeli, non solo chiedessero le grazie, ma avessero modo di toccare il piede della statua della Madonna della Guardia, avendo un contatto fisico con lei. Inoltre riaprì il Santuario di Casei Gerola, che era ridotto ad un fienile. Nel 1924 volle che l’immagine della “Mater Dei” fosse inviata in tutte le case della Congregazione, per questo il 2024 è l’Anno mariano orionino. Il motto che sempre usava nelle difficoltà era “Ave Maria e avanti!”, che aveva preso dal Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei.
Anche l’autenticità nei rapporti umani, fossero con persone lontane dalla fede, come Ignazio Silone, gente del popolo o grandi della Chiesa, come il Patriarca di Venezia Card. Pietro La Fontaine o il Papa S. Pio X, erano tutti ispirati all’atteggiamento accogliente di Maria”.
“Tutti i valori orionini, carità, povertà, pace, armonia, - ha concluso - trovano sempre in Maria il fulcro e nella sua devozione il fondamento, una devozione che, però, non è bigotteria o abitudine ma è un modo per far fare l’esperienza della fede”.

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Don Orione, un modello per tutta la Chiesa

I festeggiamenti hanno avuto il loro culmine con la messa solenne celebrata nella Collegiata dal sacerdote orionino don Alessio Capelli che, nell’omelia, ha ricordato i vent’anni della Canonizzazione di don Orione, avvenuta il 16 maggio 2004. “In quell’occasione – ha detto – fu additato come modello per tutta la Chiesa, perché fondò la sua fede su due saldi pilastri, la Parola e l’Eucaristia: la sua grandezza, infatti, non sono state le opere che ha fatto, ma l’aver posto al centro della sua vita il Signore.
Ricordare don Orione è ribadire l’importanza di questi due pilastri, ma anche attingere ai suoi insegnamenti, in particolare la fiducia nella Divina Provvidenza, che è amore verso Dio, ma anche verso chi ci sta attorno attraverso la carità”.
“Per festeggiare in modo concreto – ha chiosato - è necessario farsi avanti e mettersi in gioco in prima persona per vivere Gesù, senza porre limiti e con piena fiducia nell’amore di Maria e della Divina Provvidenza... Dio ha bisogno di noi!”

La funzione è stata  concelebrata dal parroco don Gianni Bergomi e animata dal coro della parrocchia assieme ad alcuni elementi del Gruppo Musicale Don Orione. Al termine, prima del pranzo all’Oratorio, i rappresentati degli Ex Allievi hanno letto la preghiera a Maria Mater Dei composta proprio da don Orione, e distribuita a tutti i fedeli per ricordare il gesto che fu fatto cent’anni dal Santo.

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Nelle foto, l'incontro a Borgonovo del Movimento Laicale Orionino.

Pubblicato il 14 maggio 2024

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