Bando Anziani: oltre 830mila euro stanziati per 17 progetti
Strumento innovativo per dare vita a nuove strategie d’azione nell’ambito dei servizi socio-sanitari per la terza età, il Bando è pensato come risposta al crescente bisogno legato a patologie croniche, non autosufficienza e isolamento sociale. Le domande di partecipazione si erano chiuse il 14 giugno: archiviata la fase di analisi dei progetti presentati (venti in tutto), si è arrivati alla delibera dei contributi e alla diffusione dei risultati, illustrati a Palazzo Rota Pisaroni. Erano presenti il presidente della Fondazione Roberto Reggi, con la consigliera d’amministrazione Elena Uber che coordina la Commissione welfare dell’ente, il presidente di Upa-Federimpresa Piacenza Pietro Bragalini e la direttrice regionale Piacenza e Lombardia Sud di Crédit Agricole Italia Federica Sottanella.
«All’apertura del Bando ci attendevamo una partecipazione importante, e possiamo dire che la risposta è andata anche oltre le nostre aspettative - sottolinea il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. In considerazione di questo, abbiamo valutato e accolto l’idea di compiere uno sforzo ancora maggiore, aumentando le risorse a disposizione del bando di oltre 230mila euro rispetto alle previsioni, grazie anche al contributo del gruppo Crédit Agricole e di Upa-Federimpresa Piacenza, cui vanno i miei personali ringraziamenti. Sono convinto che i progetti che abbiamo deciso di sostenere potranno davvero fare la differenza, anche sul medio e lungo periodo. Agli interventi a favore della terza età stiamo dedicando grandi sforzi, come è stato nei giorni scorsi anche con la firma del protocollo Custode Solidale riservato agli anziani delle aree montane: ce lo impongono la nostra attività istituzionale, che ha nel welfare l’area di intervento prioritario e che assegna grande rilievo alle progettualità a favore della terza età, ma soprattutto le richieste dal territorio, con una sempre crescente domanda di assistenza domiciliare, residenzialità e servizi innovativi che rendono necessari interventi mirati e tempestivi».
«Con i progetti sostenuti grazie a questo bando abbiamo l’opportunità di fare la nostra parte contribuendo al bisogno urgente di assistenza e di cura dei nostri anziani - commenta il presidente di Upa-Federimpresa Piacenza Pietro Bragalini -. L’offerta sociosanitaria merita un sostegno importante, poiché la richiesta è sempre maggiore. Alla nostra organizzazione aderiscono tante imprese, ma anche oltre 1100 pensionati: anche per questo siamo da sempre molto attenti alle criticità in ambito welfare; crediamo sia importante sostenere l’azione delle strutture residenziali sul territorio, e la rete di servizi anche innovativi che si possono attivare a domicilio, a favore della terza età».
«Crédit Agricole Italia ha voluto offrire anche il proprio contributo per poter far crescere il numero e il valore dei progetti da sostenere del “Bando Anziani”, a conferma dell’impegno a sostegno del territorio - è il commento di Federica Sottanella, responsabile Direzione Regionale Piacenza e Lombardia Sud di Crédit Agricole Italia -. Inclusione e Innovazione sono le parole chiave che spiegano il perché del nostro intervento. Sul primo fronte, le tutele per la Terza Età stanno diventando un tema sempre più impellente ed è importante attivare iniziative che permettano di coinvolgere e affiancare tutte le fasce della popolazione. Parlando invece di innovazione, siamo lieti che gli esiti di questo bando dimostrino come la tecnologia e le nuove idee possano intervenire a supporto dei momenti più faticosi della vita. Crédit Agricole investe nell’open innovation da tempo ed è attiva in Italia con una rete di 4 Village: acceleratori d’impresa nei quali si progetta il futuro di tanti settori economici italiani».
I PROGETTI AMMESSI
Il Bando era aperto a Enti del Terzo Settore con scopi di utilità sociale, Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere, Aziende Pubbliche e Aziende Speciali di servizi alla persona. Nella valutazione dei progetti sono stati tenuti in considerazione il valore di innovazione, la capacità di coinvolgimento del territorio e la creazione di partnership e reti, così come la disponibilità di altre risorse finanziarie, sia in termini di contributi da altri soggetti che di autofinanziamento.
All’origine, il plafond a disposizione era di 600mila euro, portati a 831mila euro a copertura dei diciassette interventi approvati.
Dal territorio di Vigevano si segnalano tre interventi.
IRCCS Fondazione Mondino di Pavia - “Demi-care-home”
Il progetto punta a realizzare un intervento domiciliare multidisciplinare con neurologi, psicologi, educatori/terapisti occupazionali per assistere i pazienti con demenza e le loro famiglie. Nello specifico, l'obiettivo primario è quello di gestire disturbi del comportamento (aggressività, agitazione, vagabondaggio), dell'umore (depressione, apatia) e sintomi psicotici (allucinazioni, deliri) tramite un intervento innovativo domiciliare, migliorando la qualità della vita dei pazienti e alleviando il carico psico-emozionale sui caregiver. Ulteriore obiettivo sarà quello di analizzare dettagliatamente l'impatto socio-assistenziale e l’efficacia dell’intervento e di tutte le progettualità presenti sul territorio vigevanese, inclusi i servizi del CDCD di Vigevano, con il supporto dell'Osservatorio Demenze dell'Istituto Superiore di Sanità.
Fondazione Caritas di Vigevano - “Age – friendly comunity”
L’obiettivo è promuovere la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale e l'invecchiamento attivo, nonché il contrasto all’isolamento sociale e la deprivazione relazionale e affettiva della popolazione anziana, da attuare tramite la sperimentazione di modelli di servizi innovativi capaci di costruire una visione di sviluppo delle politiche dell'invecchiamento attivo nel quadro di un patto di scambio tra giovani e anziani (patto transgenerazionale).
Teatro Incontro di Vigevano - “Teatro partecipato al De Rodolfi”
Il progetto si inserisce nelle attività di teatro partecipato che Teatroincontro realizza a beneficio di fasce di popolazione fragili, allo scopo di integrarle nella vita culturale e partecipativa locale. In questo caso, l’intervento si rivolge agli anziani dell'Istituto De Rodolfi, affinché tale struttura divenga un luogo di cultura partecipata, offrendo agli anziani la possibilità di esprimersi e, allo stesso tempo, favorendo a Vigevano la diffusione di una informazione preventiva sulle patologie della terza età.
I restanti progetti sono relativi al territorio della provincia di Piacenza.
SERVIZI RESIDENZIALI
Particolarmente importante l’offerta di servizi residenziali, che va a mitigare una carenza di posti purtroppo elevata.
Cooperativa sociale Santa Franca di Morfasso - “Benessere in comune”
La Cooperativa Santa Franca gestisce a Morfasso la casa di riposo "Soggiorno Santa Franca”, una struttura che ospita 24 anziani parzialmente non autosufficienti di grado lieve. Il progetto ne intende potenziare i servizi, dando anche un supporto al territorio, attraverso una figura infermieristica a disposizione sia degli ospiti che della popolazione fragile del paese, che operi in sinergia con le realtà già presenti. Inoltre, sarà implementata la formazione degli operatori e acquistato un defibrillatore a disposizione della cittadinanza.
Fondazione Pio Cerati di Piacenza - “Mi ritorni in mente”
L’intervento offrirà nuovi posti residenziali per anziani non autosufficienti al territorio piacentino, assicurando uno spazio attrezzato e arredato per rispondere agli specifici bisogni di utenti affetti da demenza. Attraverso il reelooking di due camere singole, trasformate in camere doppie, si propone una specifica attenzione alla personalizzazione degli ambienti riservati agli utenti.
Fondazione Breviglieri di Carpaneto - “Servizio di pronta accoglienza”
Il progetto di rivolge a utenti afferenti al Centro Diurno che necessitano di un ricovero immediato per l’improvvisa assenza del caregiver, per l’insorgere di un peggioramento della situazione assistenziale-sanitaria o per supplire al caregiver, spesso sfinito dall’accudimento. Gli utenti sono segnalati dai servizi territoriali, al fine di reperire una sistemazione urgente in attesa di trovare un’alternativa adeguata. La soluzione proposta prevede di implementare la struttura esistente con ulteriori 8 posti letto di cui 4 nell’area di emergenza sociale.
Istituto Biazzi di Castelvetro - “Potenziamento della casa residenza per anziani”
È diretto ad ampliare il servizio di CRA attraverso la riorganizzazione degli ambienti e dei locali, affinché l’Istituto disponga di 87 (anziché 80) posti letto distribuiti su 4 piani, dei quali 17 in camera singola e i rimanenti 70 in camera doppia. L’obiettivo è offrire nuovi posti letto residenziali per anziani non autosufficienti in regime di solvenza, per dare una risposta, anche temporanea e di sollievo alle famiglie che hanno in carico presso il domicilio persone con disabilità gravi per le quali è indispensabile un’assistenza continua, anche infermieristica e sanitaria.
Fondazione Verani Lucca di Fiorenzuola - “Centro diurno Diamante”
Il progetto è rivolto al miglioramento della qualità di vita e del benessere psicologico della persona con demenza e della sua famiglia, attraverso la riduzione dei momenti di inattività e deprivazione sensoriale e sociale. Lo scopo è prevenire, gestire e ridurre i disturbi del comportamento, fornendo una chiave di lettura al familiare. L’intervento riabilitativo non si baserà sull’obiettivo di ripristinare la funzione persa, bensì punterà a compensare tale funzione, rafforzando e stimolando le capacità conservate, permettendo ai pazienti una migliore qualità di vita e una più facile gestione da parte dei caregiver.
Fondazione Madonna della Bomba di Piacenza - “Enea. Accompagnare a casa”
L’intervento consente di mettere a disposizione giornate di degenza per accogliere temporaneamente (fino a 20 giorni) anziani, specie con demenza, che accedono al Pronto soccorso e per i quali il ricovero in un reparto per acuti – oggi inevitabile – è improprio e pazienti degenti in Geriatria che hanno raggiunto la stabilità clinica, ma necessitano di essere inseriti in un setting a minor intensità di cure. Il fine è il loro rientro a domicilio, agendo sul benessere dell’anziano e dei famigliari in un ambiente attento alla sua qualità di vita.
Coop. Proges di Parma - “Senior smart care”
La proposta si configura come una sperimentazione, inedita nei distretti di Piacenza, di tecnologie assistive di ultima generazione, alle persone con demenza ed elevati bisogni di cura. Il progetto si propone di attuare un pilot sperimentale che coinvolga servizi residenziali per anziani a diverso livello assistenziale (appartamenti protetti, casa albergo, comunità alloggio per autosufficienti o lievemente non autosufficienti, casa residenze anziani per non autosufficienti) su tutti i Distretti dell’Ausl di Piacenza. La sperimentazione vuole testare in maniera organica l’adozione di nuove tecnologie, sia per migliorare la qualità assistenziale dei servizi, sia per rendere la CRA un centro servizi aperto al territorio. Tra i principali elementi innovativi del progetto sono anche le proposte di affiancamento del caregiver della persona con demenza al domicilio, con modalità ibride (in presenza e in remoto), flessibili e immediate, e l’attivazione di gruppi di stimolazione cognitiva per utenza al domicilio.
CURA DOMICILIARE
Dedicati in maniera più specifica alla cura domiciliare e ai Centri diurni sono altri due progetti.
Consorzio Sol.co di Piacenza - “Irma”
Il progetto prevede la sensorizzazione di appartamenti di edilizia residenziale pubblica abitati da anziani over 75 fragili: l’idea è quella di utilizzare sistemi evoluti per la sicurezza passiva, che vadano oltre alla tecnologia standard, cosiddetta "attiva", tipica del telesoccorso. L'intervento prevede l'individuazione del target di
anziani da coinvolgere, la progettazione e la configurazione del kit per ogni appartamento, l'installazione dei sensori e la sperimentazione con l’attivazione di una centrale di monitoraggio.
Unicoop di Piacenza - “Restare in rete”
Il progetto intende contrastare le situazioni di solitudine e isolamento e sostenere le famiglie attraverso azioni di monitoraggio e prevenzione in ambito sociale, intercettando precocemente gli eventi acuti e contrastando il decadimento psicofisico. Obiettivi che si potranno realizzare sia con interventi a domicilio che con servizi di prossimità quali i Centri Diurni, dove vengono proposte attività sanitarie e riabilitative, occupazionali, di animazione, ricreative e culturali. È prevista inoltre una formazione per gli operatori tesa a maturare uno stile professionale adeguato al setting dell’assistenza, con l’obiettivo di rapportarsi in modo personalizzato attraverso una relazione d'aiuto corretta con l'utenza, anche per assistere in modo diretto gli utenti non autosufficienti, comprendere in anticipo il disagio riconducibile alle dinamiche famigliari, individuando soluzioni e aiutando i caregiver ad affrontare le difficoltà connesse a un disagio fisico e all’età.
INNOVAZIONE E TELEMEDICINA
Nell’ambito di innovazione e telemedicina, il Bando sosterrà un progetto dell’Azienda sanitaria locale di Piacenza.
Ausl di Piacenza - “Radiologia domiciliare”
L’intervento è diretto ad assicurare un sistema di welfare inclusivo, integrato e accessibile, che metta al centro le persone, le famiglie e i loro diritti, riaffermando i principi fondamentali di universalismo ed equità. L’obiettivo specifico è garantire che tutti i pazienti fragili della città di Piacenza e della sua provincia possano eseguire radiografie a casa propria, quando il medico di medicina generale non ritiene indispensabile il trasferimento in ospedale. Questo modello innovativo di assistenza domiciliare ha il potenziale di migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, promuovendo al contempo un utilizzo più sostenibile delle risorse sanitarie.
ALTRI SERVIZI
Infine, altri quattro interventi propongono nuovi servizi a favore della terza età.
Croce rossa italiana sede di Piacenza - “Piacenza si muove”
Il progetto mira a creare un sistema di trasporto semplice e versatile, che non utilizza esclusivamente ambulanze, permettendo agli anziani di prenotare un servizio a bordo di veicoli specificatamente attrezzati per le loro necessità. Questo consentirà loro di recarsi non solo presso strutture sanitarie, ma anche in uffici pubblici, poste, supermercati e banche, recuperando così l'autonomia spesso limitata dalla difficoltà di accesso ai trasporti per l’eccessivo costo o per la mancanza di allestimenti specifici a bordo. Il servizio sarà offerto agli anziani autosufficienti o con ridotta capacità motoria, over 70, residenti nei comuni della Provincia di Piacenza, con condizioni economiche svantaggiate. Le tariffe saranno differenziate in base all'ISEE.
Associazione Muse Lunghe di Piacenza - “Connessi senza confini, introduzione agli strumento on line per la terza età”
Questo intervento propone agli anziani corsi per la gestione autonoma delle pratiche burocratiche online, come i servizi comunali o il fascicolo elettronico sanitario, acquisti e spesa a domicilio, uso delle applicazioni (WhatsApp e social media) per rimanere in contatto con familiari e amici, arricchendo la loro vita sociale e l’autonomia. Inoltre, attraverso questa proposta si vuole educare gli anziani sui rischi delle truffe online fornendo loro le conoscenze per navigare su Internet in modo sicuro.
Associazione La forma del cuore di Castelsangiovanni - “Longevity club”
È diretto a promuovere l'uso delle tecnologie digitali tra gli anziani, a creare consapevolezza e competenze per migliorarne la qualità della vita, a stimolare il benessere cognitivo e fisico, a migliorare le capacità con attività ludiche e formative, riducendo la diffidenza verso la tecnologia. Inoltre, si intende creare una rete territoriale sviluppando una comunità di anziani curiosi, animatori dei Longevity Club, per supporto e condivisione.
Epikurea di Piacenza - “Anziani al centro”
Il progetto prevede la creazione di centri di socialità dedicati alla terza età, incentrati sulla figura dell'anziano attivo, una vasta gamma di servizi e attività finalizzate a promuovere il benessere fisico, mentale e sociale. Questo luogo ospiterà corsi di teatro, spettacoli dal vivo, arte, audiovisivo, meditazione, allenamento mentale e formazione sull'uso di tecnologie di base, al fine di favorire l'autonomia gestionale. Saranno strutturati corsi specifici per l'utilizzo del fascicolo sanitario elettronico e dello SPID, al fine di favorire l'accesso a servizi digitali essenziali. L'Ostello del Teatro e il Teatro Trieste 34 diventeranno centri di aggregazione, per lo sviluppo dei talenti teatrali.
Sul sito della Fondazione www.fondazionepiacenzavigevano.it è possibile consultare l’elenco completo dei progetti ammessi e dei contributi deliberati.
Nella foto di Del Papa la presentazione a Palazzo Pisaroni.
Pubblicato il 1° agosto 2024