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Oltre 300 i premiati alla Giornata del Donatore con l’Avis a Piacenza

Pubblico presente 


Il sangue non è una medicina che si può comprare in una qualunque farmacia, non è neppure un farmaco da banco, ma è il frutto di un gesto d’amore verso il prossimo. Donare il sangue è quindi un atto nobile di puro altruismo nei confronti di quelle persone che per vari motivi necessitano di una trasfusione, talvolta anche determinante per la propria vita. Il 27 settembre, nella sala parrocchiale di San Giuseppe Operaio, l’AVIS Piacenza ha premiato centinaia di donatori fedeli che nel corso della loro vita hanno garantito continuità nel dare il proprio sangue. La Giornata del donatore 2025, appuntamento promosso ogni anno dall’AVIS, ha visto celebrare i propri soci e collaboratori che, con il loro gesto d’amore, hanno contribuito a salvare delle vite umane. Un riconoscimento importante per chi, con costanza e generosità, ha fatto della propria vita un impegno duraturo. La donazione indubbiamente scalda l’anima di chi dona, ma scalda il cuore pure di chi riceve, anzi, in molti casi, il cuore lo salva. È un traboccare continuo di solidarietà e gratuità.

La presenza della sindaca Tarasconi
I premiati sono stati accolti come veri e propri eroi, 309 donatori, non tutti presenti, uomini e donne che, in una cerimonia ufficiale tra distintivi e benemerenze appuntate, hanno ricevuto il giusto calore dell’associazione. L’AVIS è un’eccellenza italiana del sistema “sangue/plasma”, riconosciuta anche a livello internazionale. L’associazione piacentina, peraltro, ha superato da poco il traguardo dei 70 anni di attività nel territorio. Persone che si donano gratuitamente in maniera silenziosa per garantire sussistenza e salute alle persone. La presidente Daniela Magnani ha ringraziato tutti. Nella sala era presente anche la sindaca Katia Tarasconi con l’assessore alle politiche per l’infanzia e la solidarietà Nicoletta Corvi.


La preghiera del donatore
È stata poi recitata la preghiera del donatore composta da San Giovanni XXIII: “O Gesù Salvatore, che hai detto: Tutto ciò che avete fatto a uno dei più piccoli tra i miei fratelli, l’avrete fatto a me. Guarda propizio all’offerta che ti facciamo. Le angosce dei sofferenti, tuoi fratelli e nostri, ci spingono a dare un pò del nostro sangue, perchè ad essi ritorni il vigore della vita; ma vogliamo che tale dono sia diretto a Te, che hai sparso il Tuo sangue prezioso per noi. Rendi, o Signore, la nostra vita feconda di bene per noi, per i nostri cari, per gli ammalati: sostienici nel sacrificio, perchè sia sempre generoso, umile e silenzioso. Fa che con fede sappiamo scoprire il Tuo volto nei miseri per prontamente soccorrerli; ispira e guida le nostre azioni con la pura fiamma della carità, affinché esse, compiute in unione con Te, raggiungano la perfezione, e siano sempre gradite al Padre celeste. Così sia”.

                                                                                              Leonardo Moccia

Pubblicato il 30 settembre 2025

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