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Anolf (Cisl): Solidarietà oltre i confini fino in Ucraina

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L’Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere (Anolf), nata presso la Cisl per l’aiuto e il supporto ai cittadini stranieri, ha dato sostanza al suo impegno a sostegno della comunità ucraina. Anolf ha scelto di stanziare un contributo economico all’associazione di volontariato Nadiya (che in ucraino significa “Speranza”), con l’obiettivo di sostenere il popolo ucraino. La donazione ammonta a 1460 euro e intende supportare i progetti umanitari presentato da Nadiya, principalmente rivolti a donne e bambini delle città più devastate dalla guerra. L’associazione Nadiya è nota per i suoi sforzi fin dall’inizio del conflitto, con spedizioni in Ucraina generi di prima necessità. Iniziative di solidarietà precedenti, promosse dalla CISL in collaborazione con Anteas, hanno già contribuito all’acquisto di due ambulanze negli scorsi anni. Anolf ha ribadito il proprio impegno per la pace, sottolineando che “ogni guerra è una sconfitta per l’umanità” e le conseguenze inaccettabili del ricorso al violenza da parte di chi la vede come uno strumento praticabile dei problemi internazionali”.

La relazione del presidente Anolf Ivan Bersani: le criticità del lavoro straniero

L'evento della donazione ha fatto da cornice alla relazione del presidente Anolf, Ivan Bersani, incentrata sulla condizione degli stranieri in Italia, un tema che influenza il futuro del tessuto produttivo ed economico del Paese 
Ivan Bersani ha evidenziato come non si possano ignorare le criticità politiche e burocratiche che colpiscono i diritti dei lavoratori stranieri. Ha affermato che parlare di stranieri significa parlare di persone, ma anche di politica, legalità, produttività e servizi pubblici. Il presidente Anolf ha individuato la principale criticità nella contraddizione politica di fondo: l’Italia ha bisogno di lavoratori stranieri — interi settori come la logistica, l'agricoltura, l'edilizia e l'assistenza alla persona dipendono da essi — ma non possiede un sistema politico in grado di gestire questa realtà con strumenti adeguati,. Questo porta a un sistema che non programma, non accompagna e non integra.Tale incoerenza è manifesta nel sistema dei Decreti flussi, che spesso arrivano in ritardo, presentano quote sottodimensionate e non riflettono i reali fabbisogni produttivi. La conseguente scommessa del click day genera liste d'attesa infinite, creando un terreno fertile per l'irregolarità, lo sfruttamento e il lavoro nero, che in alcune aree sfocia in una vera e propria tratta di esseri umani. Anolf auspica, perciò, il ritorno a una legge che consenta la ricerca di lavoro in loco. Bersani ha avvertito che quando la politica programma male, a pagare sono le persone, e a trarne vantaggio sono gli sfruttatori, non solo quelli economici, ma anche quelli che si annidano nella burocrazia, come finte organizzazioni e consulenti improvvisati.

Burocrazia e Tempi Inammissibili
Se la politica è incoerente, la burocrazia non è da meno. La normativa in continua evoluzione e le politiche migratorie mutevoli ingessano il sistema, causando criticità legate ai tempi, alle competenze istituzionali e alla carenza di personale. Le pratiche per permessi di soggiorno o ricongiungimenti familiari richiedono spesso mesi, superando di molto i termini di legge.
Le conseguenze di questi tempi eccessivi sono drammatiche, generando incertezza lavorativa, rischio di chiusura dei contratti, difficoltà nell’accesso ai servizi bancari e sanitari, e la sospensione di prestazioni INPS come l'Assegno Unico o l'Invalidità. Tutto ciò produce ansia e vulnerabilità psicologica, aumentando l'esposizione a incidenti e infortuni sul lavoro.

La Sfida del Sindacato. Per un Nuovo Patto Sociale
Di fronte a queste sfide, il sindacato ha il dovere di tutelare gli stranieri sia come persone che come lavoratori. La CISL e l'Anolf hanno già messo in atto azioni per rafforzare la tutela individuale, come l'assistenza nelle pratiche, la mediazione culturale e la lotta alle discriminazioni. Bersani ha chiesto di intervenire con azioni unitarie, come già sperimentato a Piacenza con la "Carta di Piacenza", per richiedere procedure più snelle, potenziamento e digitalizzazione degli sportelli.
Il presidente ha concluso sottolineando l'urgenza di un Nuovo Patto Sociale basato su trasparenza e legalità. Questo patto deve mirare a un ingresso ordinato e sicuro nel mercato del lavoro, tenendo conto delle competenze necessarie. Ha evidenziato l'importanza di rafforzare i servizi territoriali e promuovere politiche abitative che evitino la ghettizzazione,
Infine, Bersani ha invitato a una riflessione seria sulla cittadinanza e la partecipazione per le seconde generazioni: "Un ragazzo nato o cresciuto qui, che studia, lavora, paga le tasse, non può essere trattato come un ospite temporaneo". Questo patto è indispensabile e urgente a causa del declino demografico (che mette a rischio il welfare), della transizione ecologica e digitale (che richiede nuove competenze), e del rischio crescente di polarizzazione sociale. La migrazione, se governata e non subita, è un fattore che rafforza la società, non che la divide.

Nella foto, Ivan Bersani (Presidente Anolf) accanto a Lyudmyla Popovych, pres. dell'Ass. Nadiya (Odv referente degli ucraini a Piacenza (al centro della foto).

Pubblicato il 16 dicembre 2025

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