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L'atmosfera della Veglia. Siamo gioia che deve creare radici

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Sabato 5 agosto siamo partiti con zaino in spalla per passare la notte insieme a un milione e mezzo di giovani nel Parco Tejo-Trancão, ribattezzato per questa GMG 2023 “Campo da Graça”. Arrivare al nostro settore è stata un’impresa: 7km sotto il sole portoghese, camminando sull’asfalto delle 12.
Una volta arrivati ci siamo posizionati e abbiamo improvvisato capanne, con ciò che avevamo a disposizione, per ripararci dal sole battente.
Penso che la fatica di questo giorno rimarrà nei ricordi di tutti noi, ma tutti eravamo lì per attendere il Papa e i suoi messaggi per noi.

L'assordante silenzio

“Esa es la Joventud del Papa” questo abbiamo cantato tutti i giorni al suo arrivo. L’atmosfera della Veglia è stata inaspettata. Vorrei riportare in particolare un momento che ha emozionato tanti di noi: il silenzio della preghiera. Un milione e mezzo di giovani nel più rispettoso assordante silenzio. Le preghiere di milioni di giovani che si alzavano in cielo, benedette dal silenzio spontaneo e sincero di ciascuno. Un silenzio provocato dalle forti parole di Papa Francesco: “La gioia è missionaria”. Come ha fatto Maria anche noi dobbiamo portare agli altri, gratuitamente, la nostra gioia.
Gioia che abbiamo ricevuto dalle persone che per noi sono state Luce, loro sono le radici della nostra gioia. Papa Francesco ci ha invitati a dare il volto a chi per noi è stato Luce. “Questa gioia che proviene dalle radici dobbiamo donarla” dice. “E noi siamo gioia che deve creare radici” continua.
Ma come facciamo a trasformarci in radici di gioia?
Papa Francesco ha risposto a questa domanda così: “La gioia non è chiusa in una biblioteca ma si deve cercare, va scoperta nel dialogo con gli altri”. Ci ricorda che però cercare stanca e allora ci provoca così: “Vi siete mai stancati?”. Inutile dire che la risposta è stata univoca.
Una persona quando è stanca si abbandona, smette di camminare e cade. “Ma una persona che cade nella vita è finita?” ci chiede. Certo che no! Papa Francesco ci esorta ad alzarci dopo una caduta e ci recita una frase degli alpini: “Nell’arte dell’ascesa non importa cadere ma non rimanere caduti”. Nella vita per raggiungere le cose occorre allenarsi. Dietro un successo c’è molto allenamento.

“Ma se vediamo qualcuno che è caduto cosa dobbiamo fare? Alzarlo! Bisogna aiutare ad alzarlo” conclude Papa Francesco. “Ed è questo l’unico momento lecito in cui si può guardare una persona dall’alto in basso” ci tiene a sottolineare il Papa che in conclusione, ci affida una sua preghiera: “Ricordatevi di camminare con una meta, allenatevi a camminare tutti i giorni perché nella vita niente è gratis, tranne una cosa: l’amore di Gesù. Con l’amore di Gesù e con la voglia di camminare andiamo avanti.”
Todos Juntos, Tutti Insieme, come il Papa ci ha ricordato tutte le volte. Solamente una Chiesa aperta a tutti e per tutti va avanti nella Fede.

Gaia Parmigiani

 
Nella foto, la Veglia dei giovani nel Parco Tejo-Trancão di Lisbona.

Pubblicato il 9 agosto 2023

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