Il prof. Francesco D'Agostino, presidente dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani
La famiglia,
un bene insostituibile
''La famiglia è un enigma affascinante, misterioso, come lo è la verità: resiste a tutte le intemperie del tempo, della storia, delle ideologie. Non è il frutto di convenzioni, di accordi economico-sociali e politici, ma il luogo naturale della fraternità, dove si sperimenta l'amore per l'altro e dove si costruisce la pace, non in modo artificiale, ma spontaneo". Parola di Francesco D'Agostino, il presidente dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani, che aprirà la "Grande Festa della Famiglia" sabato 12 settembre intervenendo alle ore 17 all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in via Sant'Eufemia.
Francesco D'Agostino consegue la laurea in giurisprudenza nel1968 e nel1980 diviene professore ordinario di Filosofia del diritto. Ha insegnato nelle università di Lecce, Urbino ·e Catania. Dal 1990 insegna nell'Università degli studi di Roma Tor Vergata, in cui attualmente dirige il Dipartimento di "Storia e Teoria del Diritto". È presidente onorario del Comitato nazionale per la bioetica, di cui è membro fondatore e di cui è stato presidente negli anni 1995-'98 e 2001-2006. Ricopre inoltre la carica di presidente dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani (UGCI). È membro della Pontificia Accademia per la Vita ed editorialista del quotidiano Avvenire.
Il tema della riflessione che il prof. D'Agostino porterà a Piacenza - "Famiglia, un bene insostituibile" - riprende il titolo di un volume che ha pubblicato lo scorso anno per l'editore Cantagalli.
Il testo rappresenta un prezioso strumento per capire, anche dal punto di vista tecnico- giuridico, quali sono gli elementi che contraddistinguono la famiglia "naturale" e la differenziano dalle varie forme sociali alternative che tanto hanno fatto discutere.
"La difesa della famiglia, a norma dell'art. 29 della Costituzione va considerata il presupposto di ogni politica familiare - osserva il prof. D'Agostino -. Sul solido presupposto dell'art. 29, sul riconoscimento dei diritti della famiglia 'come società naturale fondata sul matrimonio', si potrà finalmente cominciare a prendere sul serio il disposto di un successivo articolo della Costituzione, l' art. 31, molto meno, ma a torto, citato del precedente".
"Nell'art. 31 -precisa- si riconosce come compito della Repubblica 'agevolare con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia'. Ora, se la Repubblica ha il dovere costituzionale di agevolare la formazione della famiglia (come definita dall'art. 29), è evidentemente perché ne riconosce, direi esplicitamente, la natura di autentico e insostituibile bene sociale".
Pubblicato sull’edizione speciale de “il Nuovo Giornale” del 9/11/2009