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Notizie Varie

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Polizia Locale tra parcheggi, stazione ferroviaria e quartiere Roma



viaroma

La Polizia Locale di Piacenza ha effettuato numerosi servizi di controllo, anche in borghese, nella zona della stazione ferroviaria, dei Giardini Margherita, del Quartiere Roma e nei principali parcheggi cittadini, a tutela del decoro urbano.
Sono state riscontrate undici violazioni all’articolo 18 del Regolamento comunale di Polizia urbana: dieci sanzioni sono state comminate per il consumo di alcolici in aree pubbliche e orari non consentiti, una è stata elevata nei confronti di un esercizio commerciale, per aver venduto bevande alcoliche oltre l’orario autorizzato. Tra i destinatari di questi provvedimenti, una persona di nazionalità ucraina, sprovvista del permesso di soggiorno, è stata accompagnata in Questura per l’identificazione e la procedura di fotosegnalazione.
Altre due violazioni sono state registrate all’articolo 17 del Regolamento di Polizia Urbana, una per l’espletamento di funzioni fisiologiche in luogo pubblico, l’altra per questua molesta. A un cittadino rumeno, destinario di una delle due sanzioni, è stato notificato anche un Ordine di allontamento.
Numerose le contravvenzioni per infrazioni al Codice della strada, riguardanti sia il comportamento alla guida sia la sosta dei veicoli in spazi non consentiti, mentre nel parcheggio dell’Ospedale è stato effettuato il sequestro di abbigliamento e accessori, appartenenenti a un uomo datosi alla fuga non appena notata la presenza della pattuglia.
“Come anticipato e promesso dall’Amministrazione comunale ai cittadini, proseguono in modo costante i pattugliamenti della Polizia Locale nel quartiere Roma e nei pressi della stazione ferroviaria”, sottolinea l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella, che aggiunge come “le numerose sanzioni emesse siano prova della presenza capillare e dell’attenzione a tutela del decoro urbano e del rispetto delle regole. L’impiego, in queste operazioni, di personale in borghese, è funzionale proprio a una maggiore incisività degli accertamenti. Nel ringraziare il Comando e gli agenti per il loro impegno quotidiano, ribadisco la ferma intenzione di proseguire in questa direzione”.

Pubblicato il 5 settembre 2019

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Al Sana di Bologna due aziende agricole piacentine

biofilia

Per la prima volta al Sana di Bologna, il Salone internazionale del biologico e del naturale, arriva il mercato di Campagna Amica degli agricoltori biologici italiani provenienti da tutta la Penisola.
L’iniziativa è della Coldiretti e di Campagna Amica in occasione dell’inaugurazione della manifestazione nel quartiere fieristico di Bologna a partire dall'inaugurazione di venerdì 6 settembre con il Presidente nazionale Ettore Prandini fino al 9 settembre.
Anche Piacenza sarà protagonista. Due le aziende bio presenti nell’area di Campagna Amica: la realtà avicola “Viustino 65” di San Giorgio e “Biofilia” di Sariano di Gropparello, quest’ultima premiata in occasione dell’edizione 2019 degli Oscar Green Emilia Romagna.  
Gli agricoltori lasciano le campagne per far conoscere i prodotti bio dei diversi territori italiani, dalle specialità sopravvissute al sisma a quelle salvate dal rischio di estinzione, ma ci saranno anche le eccellenze del Made in Italy e le innovazioni green.
Nel piu’ grande mercato degli agricoltori mai realizzato al Sana spazio anche alle fattorie sociali, ai laboratori didattici per i bambini e all’orto biologico, sinergico e biodinamico per educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente e alla sana alimentazione.

Pubblicato il 5 settembre 2019

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«Piacenza é un mare di sapori»

salumi

Da venerdì 6 a sabato 7 settembre  torna la grande kermesse “Piacenza è un Mare di Sapori”, l’evento enogastronomico dedicato ai prodotti tipici del territorio promosso dal Consorzio Salumi DOP Piacentini, in collaborazione con il Comune di Piacenza, l’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia - Romagna e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo.
Le iniziative saranno concentrate nella centralissima piazza Cavalli, dove stand enogastronomici, laboratori, show cooking, l’importante evento di “Tramonto DiVino” e appuntamenti musicali faranno da cornice alle degustazioni dei prodotti agroalimentari DOP e IGP dell’Emilia-Romagna accompagnati dai migliori vini regionali e piacentini.
L’appuntamento che rientra fra le attività che il Consorzio Salumi DOP Piacentini ha messo in atto per la valorizzazione delle eccellenze storiche di Piacenza, unica città a poter vantare tre DOP che ne portano il nome, nasce anche dalla collaborazione degli enti promotori con tutti i Consorzi di Tutela dei prodotti tipici food&wine dell’Emilia-Romagna.
Ad accompagnare i salumi tipici piacentini saranno infatti i grandi prodotti a Indicazione Geogra­fica, grazie alla presenza di numerosi Consorzi di tutela: Grana Padano DOP, Mortadella Bologna IGP, Salame Cacciatore DOP, Piadina Romagnola IGP, Prosciutto di Parma DOP, Pesca Nettarina di Romagna IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP, Prosciutto di Modena DOP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Aceto Balsamico di Modena IGP, Patata di Bologna DOP, Parmigiano Reggiano e Enoteca Regione Emilia Romagna. Ospite d’onore della manifestazione il Consorzio della Focaccia di Recco con il formaggio.

Pubblicato il 4 settembre 2019

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La Giornata Europea della cultura ebraica

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Domenica 15 settembre torna la Giornata Europea della Cultura Ebraica, la manifestazione che invita a conoscere e approfondire storia, cultura e tradizioni dell’ebraismo, quest’anno in ben ottantotto località nella sola Italia, distribuite in quindici regioni da nord a sud alle isole.L’iniziativa è giunta alla ventesima edizione. “L’occasione giusta per fare un bilancio, e per lanciare un messaggio alla società”, commenta Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l’ente che coordina e promuove l’evento in Italia. “Al centro della Giornata, il concetto di conoscere una cultura diversa dalla propria, attraverso la visita dei luoghi che connotano un differente vissuto religioso e culturale, ascoltando e partecipando alla narrazione di storie e tradizioni ‘altre’. E proponendo un’idea di società inclusiva, accogliente, in cui la diversità sia percepita come una ricchezza, in cui si accettano e valorizzano le differenze.”
Alla Giornata Europea della Cultura Ebraica aderiscono quest’anno trentaquattro Paesi europei, per una manifestazione ogni anno più ampia, e con numeri in costante crescita, a partire dall’Italia.
“L’edizione italiana della Giornata Europea della Cultura Ebraica ha raggiunto in questi anni risultati importanti, con picchi di cinquantamila presenze, che ne fanno una delle più riuscite d’Europa”, continua Noemi Di Segni. “Questo successo è dovuto anche al fatto che la minoranza ebraica è presente nel nostro Paese da oltre due millenni, e nei secoli si è stratificato uno straordinario patrimonio storico, artistico, architettonico e archeologico, oltre ovviamente al patrimonio ‘immateriale’, fatto dell’eredità culturale di grandi rabbini, pensatori e intellettuali che hanno tratto linfa dalla tradizione ebraica. Ogni anno decine di migliaia di visitatori possono scoprire il nostro ‘mondo’, anche grazie a questa manifestazione di carattere europeo, completamente gratuita per il pubblico".
“Città capofila”, la località dove domenica 15 settembre si inaugurerà ufficialmente la manifestazione dando il simbolico “via” in tutto il Paese, sarà   Parma, dove risiede una comunità ebraica le cui origini risalgono al XIV secolo.
Il titolo dell’edizione di quest’anno, “I sogni, una scala verso il cielo”, riecheggia un noto episodio della Genesi che ha per protagonista il patriarca Giacobbe. L’argomento si presta a molte letture da un punto di vista ebraico, a partire dagli episodi presenti nella Torah e nel Talmud, passando per la mistica ebraica, per la psicoanalisi di Sigmund Freud e fino al sogno millenario del popolo ebraico, quello di una patria, concretizzatosi nel 1948 con la fondazione dello stato d’Israele.
La Giornata Europea della Cultura Ebraica gode del Patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. E’ inoltre riconosciuta dal Consiglio d’Europa.
Ottantotto le località che partecipano in Italia: in Emilia Romagna sono Bologna, Carpi (Fossoli), Cento, Cesena, Correggio, Cortemaggiore, Ferrara, Finale Emilia, Fiorenzuola d’Arda, Lugo di Romagna, Modena, Parma, Reggio Emilia, Soragna.

Eventi a Parma
L’apertura ufficiale della Giornata avrà luogo domenica 15 settembre alle ore 10 nella cornice della Biblioteca Palatina in Piazza della Pilotta a Parma alla presenza delle Autorità.
Nella Biblioteca Palatina è conservata una delle più importanti collezioni a livello mondiale di antichi manoscritti e libri a stampa ebraici, il fondo De Rossi, tra Bibbie miniate, testi e commentari rabbinici, trattati di filosofia e di medicina. I pezzi più importanti saranno esposti al pubblico in occasione della Giornata.
Alle 11.30 ci si sposta nella Sinagoga di Parma (Vicolo Cervi, 4), dove si terrà una cerimonia per il rientro di un “Sefer Torah”, un prezioso Rotolo della Legge settecentesco, restaurato da Rav Amedeo Spagnoletto.
La Giornata prosegue alle 16  nella vicina Soragna,
dove è presente il Museo ebraico “Fausto Levi” (Via Camillo Benso Conte di Cavour, 43), un piccolo, suggestivo gioiello tra gli itinerari ebraici di questa parte d’Italia.
Qui avrà luogo l’apertura al pubblico e la visita guidata a cura di Roberta Tonnarelli, Conservatrice del museo.
A seguire, intrattenimento musicale con il cantautore Alex Ezra Fornari, il polistrumentista Rocco Rosignoli, la pianista Miriam Di Pasquale.
Informazioni complete sul sito del museo:
http://www.museoebraicosoragna.net
La Giornata si chiude a Parma, al Teatro Farnese (Piazza della Pilotta), alle ore 21 con il recital
“L’albero dei sogni”, con musiche originali composte dal M° Riccardo Joshua Moretti, compositore nonché presidente della Comunità Ebraica di Parma; le coreografie dello spettacolo sono di Valerio Longo per i ballerini del Balletto di Roma Paolo Barbonaglia e Giulia Strambini.

Pubblicato il 4 settembre 2019



 

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L'insorgenza napoleonica e controrivoluzionaria nel Piacentino

mezzano

A Mezzano Scotti di Bobbio ha avuto luogo un’ulteriore presentazione – dopo quelle di Piacenza – del volume “Napoleone Wargame–Il prezzo del trionfo”, Atti del ciclo di studi sul periodo napoleonico a Piacenza (febbraio-giugno 2018).
Si è trattato di uno studio di storia locale e generale, portato avanti da un gruppo di ricerca locale sotto il patrocinio del Comune di Piacenza, Assessorato alla Cultura, con altri importanti patrocinii di altri Enti variamente interessati al tema.
Il passaggio a Mezzano Scotti era doveroso, in quanto è stata una delle località maggiormente interessata – anche nel drammatico epilogo finale – all’insorgenza antinapoleonica nel Piacentino, in due diversi momenti. E così, a cura della Sezione Eventi Storico-Culturali dell’Associazione Teatrale “La Maschera di Cristallo”, è stata organizzata una presentazione del volume di Atti – che racchiude i riferimenti ai diversi eventi del ciclo Napoleone Wargame – presso la storica azienda agricola Follini, che porta ancora i segni dell’incendio della durissima repressione che il Generale napoleonico Junot vi appiccò per attuare i durissimi ordini del tiranno: “Incendiate cinque o sei villaggi, fate fucilare una sessantina di persone, date esempi estremamente severi!”
Il Prof.Maurizio Dossena, coordinatore del gruppo di progetto e componente il comitato scientifico di NWG (Napoleone warm game), ha portato all’incontro di Mezzano il saluto  Massimo Polledri, all’epoca assessore alla Cultura e alla Scuola del Comune di Piacenza e principale animatore del lavoro sul periodo napoleonico, e inoltre anche il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione di Bobbio. Egli ha poi sottolineato il significato profondamente rivoluzionario, nei suoi diversi aspetti, del regime napoleonico, figlio diretto della Rivoluzione Francese, e ha evidenziato gli obiettivi di fondo che hanno portato allo sviluppo del ciclo di studi NWG, a cominciare dal convegno piacentino sull’Insorgenza antinapoleonica, del febbraio 2018, a cui parteciparono i principali studiosi, locali e nazionali, di questo evento storico così dimenticato e mistificato dai libri, purtroppo anche scolastici: ciò, in quanto “la verità è l’unica carità concessa alla storia”, “chi controlla il passato controlla il presente”, “la storia è politica sperimentale” e “chi sbaglia storia sbaglia politica”, i quattro aforismi d’autore apodittici appunto dei lavori di NWG, di cui Dossena ha ricordato le diverse fasi (convegni sull’Insorgenza e sul Codice napoleonico, Biblioteca Passerini-Landi, Collegio Alberoni, Conservatorio Nicolini, Musei di Palazzo Farnese, e altri).
Il Dott. Paolo Corvi Mora ha evidenziato, nel suo intervento, la continuità ideale tra la sistematica spoliazione di opere d’arte compiuta da Napoleone in Italia, talmente organizzata al dettaglio da potersi facilmente concludere esser stata pianificata sistematicamente, con il Progetto dell’Encyclopedie di Diderot e D’Alembert o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, che venne pubblicata a Parigi tra il 1751 e il 1772, su cui costruire un nuovo modello di società: e proprio un nuovo modello di società sembra essere l’obiettivo strategico. A indicare, in particolare, il contenuto direttamente minaccioso di ciò per la religione e per la Chiesa, ma anche per una visione corretta dell’uomo come persona, Corvi Mora ha ricordato un pensiero di Giovanni Paolo II, secondo il quale “le ideologie del male sono profondamente radicate nella storia del pensiero filosofico europeo, in particolare alla rivoluzione operata nel pensiero filosofico da Cartesio, [secondo il quale] la filosofia diventa una scienza del puro pensiero”, il quale assorbe anche l’essere: pensiero sviluppato pure da Solzenicyn.
“Il generale Bonaparte – ha sottolineato il relatore - mette scrupolosamente in pratica le istruzioni del Direttorio, del tutto ignorando la contrarietà di numerosi artisti e intellettuali, che teorizzavano l’esistenza di un legame inscindibile fra le opere d’arte e il contesto che le aveva prodotte e il ruolo di Roma come contesto per eccellenza dell’arte antica, riferimento universale per la cultura europea.”
Corvi Mora ha prospettato anche un interessante raffronto fra l’”utile idiota” come pare sia stato enucleato da Lenin, e i tanti “utili idioti” che già avevano contribuito a una più facile diffusione di tali dettami dell’ideologia roussoviana, di cui Napoleone fu convinto veicolo in Europa.
Al Dott.Walter Tagliaferri, noto cultore e collezionista di cose napoleoniche, è toccato il compito di tracciare un pittoresco ritratto a tutto tondo della figura di Napoleone Bonaparte, che egli ha dimensionato soprattutto nel forte aggetto della componente militare e delle sue prodigiose imprese di guerra, nonché nel notevole ascendente che il giovane e brillante generale, inviato in Italia dal Direttorio francese, aveva sui suoi soldati: di qui, il contrasto fra questa brillante performance giovanile e il mutamento avvenuto quando egli si autoincoronò imperatore; sullo sfondo di queste rimembranze, la figura di uno degli insorgenti, il De Torri, della zona di Castel S.Giovanni, il luogo da cui l’insorgenza piacentina prese le mosse, mentre fu il celebre Covatti (o Covati) a guidare gli insorgenti bobbiesi.
Un buon pubblico da diversi luoghi del Piacentino ha fatto da cornice all’evento nella storica azienda agricola Follini di Mezzano Scotti.

Pubblicato il 4 settembre 2019

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