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Notizie Varie

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Il dualismo artistico tra Pordenone e Tiziano

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Pordenone -Tiziano: un duello a colpi di pennello è il titolo dellinteressante conferenza tenuta nei giorni scorsi allAssociazione Amici dellArte davanti ad un numeroso pubblico dal prof. Alessandro Malinverni, storico dellarte, Conservatore del Museo Gazzola e della Pinacoteca Stuard di Parma.
Programmata nell
ambito degli eventi collaterali alla Salita al Pordenone - il grande evento culturale donato al territorio dalla Banca di Piacenza attraverso la riapertura ed il restauro del Camminamento degli artisti nella basilica di S. Maria di Campagna - la conferenza è stata introdotta dal Presidente degli Amici dellArte, avv. Franca Franchi, e dal Condirettore generale del popolare Istituto di credito piacentino, dott. Pietro Coppelli.
Partendo dalla monumentale opera scritta nel XVI secolo da Giorgio Vasari, intitolata
Le vite de più eccellenti pittori, scultori, e architetti, in cui sono contenute anche le biografie del Pordenone e di Tiziano, il prof. Malinverni ha analizzato la rivalità tra questi due grandi artisti rinascimentali, che ebbe formalmente inizio nel 1528 quando entrambi vennero chiamati per ideare una pala daltare per la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia. La realizzazione di quellopera fu affidata a Tiziano e il Pordenone, che sentiva forse più del suo rivale quel forte dualismo artistico, verso il 1530 decise di lasciare la laguna per trasferirsi proprio nel piacentino. Nel nostro territorio, come noto e come recentemente riportato sotto i riflettori dalla Banca di Piacenza grazie alle 54 iniziative collaterali legate alla Salita al Pordenone, il grande artista friulano operò nel piacentino, prima a Cortemaggiore e successivamente a Piacenza, nella basilica di S. Maria di Campagna dove realizzò gli straordinari affreschi della cupola, in seguito completati dal Sojaro. La rivalità tra il Pordenone e Tiziano è continuata anche negli anni successivi, nonostante i due artisti abbiano intrapreso percorsi culturali decisamente diversi. Giovanni Antonio de Sacchis, che in gioventù aveva tratto ispirazione dalle opere di Raffaello e Michelangelo ammirate (forse) a Roma, si dedicò principalmente allarte sacra nella scia del manierismo, mentre Tiziano, che si distinse anche nella ritrattistica, si segnalò per una pittura più sfarzosa e magniloquente ottenendo, non a caso, anche commissioni papali.
Il prof. Malinverni ha concluso la sua apprezzata e interessante conferenza ricordando come il vero oggetto del contendere tra il Pordenone e Tiziano,
cioè la grande pala daltare per la chiesa veneziana dei Santi Giovanni e Paolo, sia purtroppo andata distrutta in un incendio. Di questopera, oggi, rimane soltanto una copia realizzata nel Seicento.

Pubblicato il 12 aprile 2018

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I 30 anni di BancaFlash

banca

Più di 11.000 nomi di persone, 2.862 luoghi e 273 autori. Sono i numeri che sintetizzano Trentanni di BANCAflash (1987-2016), prezioso volume che - grazie al meticoloso e attento lavoro svolto dalla prof. Luisella Peirano - si configura come una vera e propria summa dei primi 167 numeri del periodico dinformazione della Banca di Piacenza. Il volume - che oltre allindice degli autori, dei nomi di persone e dei luoghi di trentanni di BANCAflash, contiene anche lindice dei nomi di persone di Ventanni di bilanci della Banca di Piacenza (1988-2007) - è stato presentato ieri sera a Palazzo Galli dallavv. Corrado Sforza Fogliani, Presidente del Comitato esecutivo del popolare Istituto di credito piacentino nonché Direttore responsabile di BANCAflash, dalla prof. Luisella Peirano, curatrice dellopera sotto la supervisione di Danilo Pautasso, e dal giornalista Robert Gionelli.
BANCAflash - ha detto lavv. Sforza Fogliani durante il suo intervento - è nato più di trentanni fa come foglio informativo a quattro pagine destinato ai soci della nostra Banca, ed è costantemente cresciuto nel tempo, nei contenuti e negli argomenti trattati, fino a diventare un periodico a 36 pagine diffuso ad ogni numero in oltre 25.000 copie, tanto da risultare il periodico a più alta tiratura della nostra provincia. E cresciuto non solo perché dal 1987 sono continuamente aumentati i nostri soci, ma anche perché ha saputo dare spazio alle ricerche e ai contributi di apprezzati studiosi e giornalisti piacentini su argomenti che riguardano la storia, larte, la cultura il dialetto e le tradizioni popolari del nostro territorio. Grazie al lungo e meticoloso lavoro svolto dalla prof. Luisella Peirano con la collaborazione di Danilo Pautasso, tutti questi originali contributi e tutte le notizie offerte ai lettori in sei lustri di BANCAflash sono ora a disposizione di studiosi e ricercatori.
La prof. Peirano, nel corso del suo intervento, ha voluto sottolineare
limportante funzione storico-culturale svolta da BANCAflash, un periodico che, oltre ad informare i lettori in modo preciso e puntuale sui prodotti e sui servizi offerti dallIstituto di credito di via Mazzini, ha sempre dato conto anche di tutti i restauri, di tutti gli interventi di sostegno e delle tante iniziative artistiche e culturali promosse a favore del territorio. Credo che nessun altra realtà abbia sostenuto la crescita culturale del nostro territorio come la Banca di Piacenza che, nel corso degli anni, ha dato vita ad un autentico rinascimento culturale a cui contribuisce anche BANCAflash.
Gionelli ha spostato laccento sulla funzione giornalistica del periodico diretto da Sforza, che in più occasioni ha pubblicato importanti notizie che non hanno trovato spazio sugli altri organi dinformazione locale. Gionelli ha voluto ricordare anche alcune rubriche di BANCAflash, come Tal digh in piasintein, curata per tanti anni da Giulio Cattivelli, lOsservatorio del dialetto piacentino, a cui collabora da tempo Cesare Zilocchi, il Glossario dei termini finanziari e Ricci Oddi. Opere in cantina.
Dopo l
intervento di un ospite tra il pubblico - che ha elogiato BANCAflash per la sua capacità di configurarsi come un valido strumento di cultura del risparmio - lavv. Sforza Fogliani ha ricordato quando, nel 1986, insieme al Consigliere Pantaleoni, andò a proporre allallora Presidente della Banca, avv. Francesco Battaglia, lidea di pubblicare BANCAflash. Battaglia non era troppo convinto - ha detto Sforza Fogliani - ma cambiò idea quando gli dissi che il periodico ci avrebbe fatto risparmiare le spese per spedire a tutti i soci i risultati del bilancio che avremmo potuto pubblicare sul notiziario. Così la nostra Banca fu tra le prime in Italia a dotarsi di un proprio strumento informativo.

Pubblicato il 12 aprile 2018

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Costa e Curletti: bisogna tornare a vivere in montagna

 Curletti destate

È uscito il nuovo numero de “La nuova montagna”, il periodico a cura del circolo Anspi “Santa Giustina di Costa-Curletti” redatto da Pier Luigi Carini, Beatrice Rebecchi, Erica Bernardi e per la grafica Giulia Bertotti. Il periodico tiene in contatto i tesserati del circolo dei due paesi del comune di Ferriere. In prima pagina, nell’ultimo numero, le riflessioni di Massimo Angelini, saggista ligure, contenute in un articolo pubblicato nel 2005 che, come scrive la redazione, “ha il pregio di riassumere in poche parole il nocciolo di molte questioni riguardanti lo spopolamento della montagna”. Il circolo sta lottando con tutte le sue forze proprio per rimanere a vivere la montagna. Costa e Curletti hanno vissuto l’emigrazione e lo spopolamento, ma negli ultimi anni – e il circolo ne è una testimonianza – la gente è tornata a vivere quantomeno durante il weekend o una volta raggiunta l’età della pensione, questi territori belli ma lontani dai servizi e dai centri urbani. “Un paese – riflette Angelini nel giornale del circolo - vive se c’è chi ci vive. La montagna che si popola d’estate e che nell’inverno diventa ospizio è un luogo triste. I paesi che sopravvivono per il riposo e il divertimento dei cittadini o come nicchia delle loro nostalgie sono luoghi tristi. Se non c’è chi ci vive e ci produce, va bene che si spengano: lo ha deciso chi se n’è andato e chi ne amministra l’agonia, ma lo decide anche chi si rifugia nei ricordi e tra i ricordi smarrisce il proprio tempo”.
“Cosa ci vuole – prosegue lo studioso - perché i paesi vivano? Serve che ci si viva. Che ci siano meno villeggianti e più abitanti; il lavoro a volte non è vicino, ma oggi è un prezzo così alto fare i pendolari? Forse per mantenere in vita la propria terra, si può fare. Allora se nei paesi la gente ricomincerà a viverci, ci sarà più forza per chiedere che la strada d’inverno sia mantenuta pulita, e che dove ci sono bambini si riaprano le scuole, e avrà senso chiedere di restituire gli uffici postali e i servizi sanitari e le linee delle corriere, e forse ci potrà essere interesse ad aprire qualche bottega, oppure a non chiuderla. E bisogna che le botteghe nei paesi possano restare aperte senza essere schiacciate dal peso delle norme fiscali e da norme igieniche astratte. Poi servono persone che facciano gli amministratori pubblici per servizio, solo per servizio e che siano migliori di quelli che li votano e non peggiori e che qui ci vivano”.

Pubblicato il 12 aprile 2018

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Podenzano, iniziative a favore della Casa di riposo parrocchiale

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“Buona la prima!”: sabato 14 aprile alle ore 21 al cineteatro “Don Bosco” di Podenzano (via Marconi, a fianco della chiesa) l’improvvisazione teatrale va a sostegno della casa di riposo parrocchiale.
Prendendo spunto dal celebre format portato sul piccolo schermo da Ale e Franz, un gruppo di giovani attori - Marco Salamoni, Marco Vino, Matteo Bongiorni, Lorenzo Caprioli, il seminarista Simone Tosetti e Giulia Gioviri - si cimenterà in una serata di risate e divertimento.
La regia di Raffaella Cotroneo, Giorgio Maini, Riccardo Sarpedonti e Dino Puglielli fornirà i suggerimenti in cuffia agli attori; ognuno sarà all’oscuro delle indicazioni ricevute dall’altro. Il risultato è un mix di prontezza scenica e battute nel classico stile della commedia degli equivoci.
Ci saranno anche due ospiti speciali a sorpresa che parteciperanno allo spettacolo e la cui identità sarà svelata agli spettatori solo all’ultimo.

Le offerte raccolte durante la serata andranno a finanziare alcuni lavori alla casa di riposo “Fratelli Copelli”.

Altra iniziativa a sostegno della casa di riposo è la 17ª Maratona Val Nure e Val Trebbia in programma, in contemporanea alla Marcia di Podenzano, domenica 15 aprile con ritrovo al Centro Sportivo comunale di Podenzano alle ore 6.30; per la maratona (42 chilometri) la partenza è dalle ore 7 alle 8, per le marce (5,5, 12,5 e 21 chilometri) dalle 7.30 alle 10.

Pubblicato il 12 aprile 2018

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Napoleone Wargame, alla scoperta di Gaspare Landi

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Sono ancora aperte le iscrizioni alla visita guidata gratuita alla scoperta delle opere di Gaspare Landi a Piacenza, in programma sabato 14 aprile nell’ambito della rassegna “Napoleone Wargame” e organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Banca di Piacenza, la Fondazione Istituto Gazzola e la Diocesi di Piacenza-Bobbio.
La visita si articolerà tra le sale dei Musei Civici che espongono i dipinti di Gaspare Landi e la Cattedrale. Il ritrovo è previsto davanti a Palazzo Farnese.
A condurre il percorso saranno le guide turistiche professionali della Società Atlante.

Obbligatoria la prenotazione all’Ufficio di accoglienza turistica del Comune: tel. 0523.492001, e-mail iat [AT] comune [DOT] piacenza [DOT] it .

Pubblicato il 12 aprile 2018

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