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Galleria Alberoni, visite guidate, mostre e concerti

Ingranaggio orologio meccanico torre campanaria 4

Il primo giorno di ogni nuovo anno ricorre la Giornata Mondiale della Pace, istituita dalla Chiesa cattolica, nell’ambito della quale il Pontefice invia un messaggio di pace a tutti gli uomini e ai capi delle nazioni.
La Galleria Alberoni di via Emilia Parmense a Piacenza partecipa con un concerto dedicato alla musica di pace e con la mostra “Costruttori di pace” che sarà visitabile dalle ore 15.30 alle ore 18.

Domenica 1° gennaio
Domenica 1° gennaio 2023, come ormai tradizione del Collegio Alberoni, alle ore 16 visita guidata speciale “Segno soltanto le ore serene”: il tempo al Collegio Alberoni raccontato attraverso gli antichi strumenti di misurazione e i ritratti delle personalità che hanno segnato la storia dell’Istituzione. Ingresso ridotto 6 euro; accesso senza prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili
Alle ore 18, nella Sala degli Arazzi, “Il tempo della pace”. Concerto di musiche di pace dal XVII secolo a oggi a cura dell’Accademia della Musica di Piacenza in collaborazione con il Piccolo Museo della Poesia. Ingresso libero e gratuito.
Inoltre, alla Galleria Alberoni, dalle ore 15.30 alle 18, si può visitare la mostra “Costruttori di pace’: dieci Premi Nobel per la pace e due Pontefici ritratti da Franco Scepi. Ingresso mostra 3 euro.


Domenica 8 gennaio
Domenica 8 gennaio, in chiusura del tempo delle festività, la Galleria Alberoni propone un pomeriggio culturale con una visita guidata al Collegio e alla Galleria a ingresso ridotto (6 euro), che avrà inizio alle ore 16.
Alle ore 18 nella Sala degli Arazzi, nell’ambito della mostra “Costruttori di pace”, l’Accademia della Musica diretta da Elena Gobbi, terrà un secondo concerto, intitolato “Il tempo della pace”, sempre in collaborazione con il Piccolo Museo della Poesia.
Per informazioni: tel. 349.4575709 - www.collegioalberoni.it.

Nella foto, grande ingranaggio per orologio di torre campanaria, Piacenza, Collegio Alberoni.

Pubblicato il 28 dicembre 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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