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Le mostre di XNL aperte al pubblico nei giorni di festa

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Le porte di XNL saranno aperte al pubblico anche a Natale, Capodanno e per l’Epifania, per consentire le visite alle due mostre d’arte contemporanea che compongono il programma visivo: la personale di Francesco Simeti Come un limone lunare e Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay con le opere di Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg.

Nel fine settimana di Natale - venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 dicembre - il Centro sarà aperto nel consueto orario continuato, dalle 10.30 alle 19.30, il venerdì, sabato e domenica. Lunedì 26 dicembre regolare chiusura.

Si segnalano alcune variazioni di orario nel fine settimana di fine anno. L’apertura sarà regolare venerdì 30 (ore 10.30-19.30), mentre sabato 31 dicembre le visite saranno possibili solo al mattino (ore 10.30-13.30) e domenica 1° gennaio soltanto al pomeriggio, dalle 14.30 alle 19.30.

Nessuna eccezione per il fine settimana dell’Epifania - il 4, 5 e 6 gennaio – che vedrà il Centro aperto al pubblico negli orari consueti, dalle 10.30 alle 19.30. 

«Con queste aperture vogliamo dare la possibilità a chi resta in città di vivere le feste all’insegna della bellezza – commenta l’iniziativa il presidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -, e ai turisti che trascorreranno qualche giorno a Piacenza un’opportunità in più di godere delle proposte culturali del nostro territorio».

Pubblicato il 20 dicembre 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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