Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Gli elaborati degli studenti del «Cassinari» in mostra al museo Kronos

 locandinaCassinaridef

Nell’ambito della manifestazione “900 anni della Cattedrale di Piacenza (1122-2022)”, sarà inaugurata venerdì 18 novembre alle ore 15 la mostra degli elaborati pittorici, plastici, grafici e multimediali del Liceo Artistico Bruno Cassinari di Piacenza, mostra che occuperà alcuni degli spazi espositivi del museo Kronos e alcuni ambienti della ormai conosciuta salita alla Cupola.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra la diocesi di Piacenza-Bobbio – Ufficio Beni Culturali e
il Liceo Cassinari, grazie al coordinamento del professor Michele Parisi: un’azione concreta di valorizzazione e di coinvolgimento delle nuove generazioni nell’essere sia fruitrici che costruttrici di bellezza, perché si possano calare nel significato profondo della Cattedrale e della Storia artistica, culturale e di spiritualità della città, prendendo parte ad essa. La mostra è quindi il risultato di una co-progettazione tra due istituzioni locali che guardano nella medesima direzione di formazione e stimolo per gli studenti, in una visione di investimento sul futuro del territorio e di coloro che lo abitano.
L’esposizione delle opere rientra nel fittissimo calendario di eventi culturali programmati per il novecentenario, ed è l’esito finale di una specifica attività didattica di potenziamento delle competenze trasversali per l’orientamento (PCTO).
Per la progettazione e la realizzazione delle opere è stato scelto di dare diversi volti e seguire molteplici visioni:

Classe 5a audiovisivo e multimediale: una serie di fotografie, di video, un dipinto ci parlano del luogo geografico della Cattedrale, del suo orientamento nello spazio, di come la luce la investe. Con il moto terrestre, nei mesi, si generano geometrie, spazi di luce e ombra, all’interno della Cattedrale, sulle sue superfici esterne. Nella piazza scorre, da un angolo all’altro, la sua presenza.

Classe 5a arti figurative: la facciata della cattedrale è una superficie che porta tracce di storia naturale e culturale: ammoniti su blocchi di marmo di Verona, arenaria levigata dagli agenti atmosferici, bassorilievi e sculture a tutto tondo. Porzioni della facciata hanno costituito lo scheletro compositivo per le indagine pittoriche su pannelli ai quali sono stati aggiunti riferimenti ad artisti del secondo Novecento.

Classe 4a grafica sez. A: il punto di partenza è stata l’osservazione dei particolari iconografici più rilevanti dell’interno e dell’esterno della Cattedrale. Particolari che sono stati successivamente tradotti graficamente in immagini decorative utilizzate per la realizzazione di due gadget, un segnalibro e una shopper, che intendono celebrare i 900 anni della Cattedrale.

Classe 4a grafica sez. B: da un’attenta osservazione dell’impianto calligrafico degli antichi manoscritti custoditi presso l’Archivio Capitolare della Cattedrale si è proceduto verso la vettorializzazione digitale delle loro forme fino a creare originali lettering/ images utilizzati come design decorativi da applicare ad un oggetto di merchandising.

Classe 4a arti figurative: sono state proposte diverse installazioni nate da una riflessione circa il percorso che seguivano i pellegrini attraverso la via Francigena che collegava Canterbury a Roma. Piacenza era e resta un luogo nevralgico di sosta e la Cattedrale era una meta importante: per questo motivo le opere proposte vogliono indagare sul contrasto tra fedele e religione, tra esterno e interno, tra peccato ed espiazione.

 La mostra visitabile fino all'8 gennaio

La mostra vede la curatela dei docenti Roberto Dapoto, Cristina Martini, Manuela Piroli, Alessandra Repetti, Antonio Romano, Nicola Traversoni e Michele Parisi, tutor del progetto, con la supervisione preziosa dell'Architetto Manuel Ferrari direttore dell’ufficio per i beniculturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Diocesi di Piacenza e Bobbio, insieme a tutti gli alunni e le alunne della classi coinvolte.
Il giorno 18 novembre l’inaugurazione sarà riservata a insegnanti, studenti e loro accompagnatori, ed avverrà in presenza di  mons. Adriano Cevolotto.
La mostra sarà aperta dal 19 novembre 2022 fino all8 gennaio 2023 dalle 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00) e sarà visibile a tutti coloro che decideranno di visitare il museo della Cattedrale di Piacenza.
Per poter ammirare anche le opere collocate lungo il percorso di salita alla cupola sarà necessario - dal martedì al venerdì - prenotare scrivendo all'indirizzo mail 
, per attivare il servizio di salita su turno unico alle ore 15.30. Sabato e domenica la prenotazione è consigliata, i turni di salita sono previsti alle ore 15.00, 16.00 e 17.00.
Giorno di chiusura: Lunedì.
Per aperture straordinarie nel periodo natalizio consultare il programma della rassegna "Natale ad Arte".

Pubblicato il 16 novembre 2022

Ascolta l'audio

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente