Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

«Pagine di Diario»: il teatro di Quarta Parete contro la violenza sulle donne

pagine di diario


 
“Pagine di Diario” che raccontano storie diverse, frammenti più o meno ordinari di vita quotidiana in cui le donne sono protagoniste: è il nuovo spettacolo messo in scena dalla compagnia teatrale Quarta Parete, da anni impegnata in varie iniziative sul territorio per divertire e sensibilizzare su temi attuali e delicati attraverso il filtro del palcoscenico. Questa volta, in occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la compagnia propone una pièce impegnata, che mira a puntare una luce più forte su alcuni abusi sperimentati da varie donne. “È uno spettacolo che si adatta in base alle situazioni, facendosi più o meno drammatico a seconda del taglio che intendiamo dare – spiega Daniele Righi, portavoce di Quarta Parete –, ma sempre mantenendo la sua anima principale, votata alla denuncia sociale. Questa volta abbiamo scelto di dare un tono più serio e drammatico, in linea con l’occasione che ci ha ispirati”.

La “prima” il 19 all’Emporio Solidale
Lo spettacolo andrà in scena sabato 19 novembre alle 16.45 presso l’Emporio Solidale di via Primo maggio a Piacenza, appena dopo l’inaugurazione della panchina rossa che ricorderà le donne vittime di violenza. “Pagine di Diario è composto da due parti principali, due pièce teatrali – spiega Righi –. La prima, scritta da Paola Cordani, racconta un piccolo ma significativo episodio di violenza subìto da una ragazzina del liceo. Il racconto è condotto dalla stessa persona prima a 15 e poi a 50 anni: un’esplosione improvvisa della memoria fa riemergere in lei il ricordo dell’esperienza traumatica che ha vissuto. In scena vedremo quindi una sola persona che prenderà forma in due personaggi, per due età e due sensibilità diverse: raccontando della violenza, la protagonista riuscirà a liberarsi del senso di colpa e di vergogna che la soffocano. La seconda parte, invece, è un libero adattamento di un testo preesistente che ha al centro la solitudine di una donna, rinchiusa in casa dal marito. La vicenda si sviluppa negli anni Sessanta e il tono prevalente è quello grottesco, che culmina in un finale assurdo e tragico. Nonostante l’ironia paradossale rimane fortissima la carica di denuncia contro l’oppressione della donna”. Non solo: lo spettacolo è composto anche da altri pezzi: testi poetici, letture e brevi scene che ruotano sempre attorno al tema della condizione femminile.

In scena anche a Castelvetro e Gossolengo
“Pagine di Diario” non è una pièce interamente inedita: in passato era stato già messo in scena, anche per le scuole, prima della pandemia. “Oggi – conclude Righi – lo proponiamo in una forma totalmente nuova, con varie modifiche significative che lo rendono più capace di adattarsi all’attualità e al tempo in cui viviamo”. Dopo la prima il 19, lo spettacolo andrà in scena anche giovedì 24 novembre alle 20.45 nella Biblioteca di Castelvetro e sabato 26 alle 21 in quella di Gossolengo.

Paolo Prazzoli
 

Pubblicato il 16 novembre 2022

Ascolta l'audio

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente