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Fol In Fest 2025, rassegna della montagna dal 23 al 27 luglio

FotoDELPAPA 26

Conclusi gli eventi di anteprima iniziati nel febbraio scorso con ospite Fausto Biloslavo - e proseguiti attraverso varie tappe, dal Pasolini di Mino Manni alla premiazione delle migliori start up per la montagna all’Università Cattolica, per citarne solo alcuni tra i più seguiti - Fol in Fest è pronto a dare inizio alla nuova edizione.
Lo scenario, dal 23 al 27 luglio, saranno ancora una volta i comuni più “alti” della provincia di Piacenza: Alta Val Tidone, Morfasso, Ferriere e Ottone. Sono loro in prima fila, con le relative amministrazioni, per promuovere una riflessione sui problemi e sulle opportunità del vivere in montagna.
Consolidando la formula degli anni passati, anche nel 2025 il festival unirà momenti di spettacolo ad altri di approfondimento. In particolare, l’edizione ormai alle porte si concentrerà su “L’anima e gli idoli di oggi - Fra tradizione e progresso”. Come sottolinea il direttore artistico Massimo Polledri nella brochure di presentazione, il tema di quest’anno «mette a confronto ciò che ci rende unici e responsabili — l’anima — con ciò che rischia di dominarci: gli idoli moderni. Tecnologia, denaro, ambientalismo radicale e controllo sociale diventano simboli di un potere totalizzante. Il festival offre un percorso di pensiero nel cuore di un cambio d’epoca».

Nel corso di cinque giornate fitte di eventi Fol in Fest vedrà tra gli ospiti i giornalisti Gianluigi Paragone e Francesco Borgonovo, l’attore Alessandro Preziosi nelle Confessioni di Sant’Agostino e il concerto del gruppo evergreen Le Orme, l’economista Ettore Gotti Tedeschi e una serie di focus sulla vita in montagna, come la camminata con lo scrittore Emiliano Cribari e un incontro che analizzerà Ottone come territorio di pregio ambientale segnato da stagionalità e declino demografico, grazie allo studio del Laboratorio di Urbanistica della sede piacentina del Politecnico di Milano.
Promosso direttamente dai quattro Comuni coinvolti e messo a punto con l’Associazione Novecento, Fol in Fest ha il patrocinio del Ministero del Turismo, della Provincia di Piacenza, del Festival Montagna Mia e del Parco Culturale Ecclesiale “Terre di passo” della Diocesi di Piacenza-Bobbio. Numerosi gli sponsor, pubblici e privati: Regione Emilia-Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banca di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia e Allied Gruppo ALS.
Proprio nella sede della Fondazione a Palazzo Rota Pisaroni,   in un incontro con la stampa è stato illustrato nei dettagli il programma, alla presenza del presidente Roberto Reggi e del consigliere d’Amministrazione Robert Gionelli, affiancati dal direttore artistico di Fol In Fest Massimo Polledri, dai sindaci Franco Albertini (Alta Val Tidone) e Carlotta Oppizzi (Ferriere) dalla vicesindaca Lucia Girometta (Ottone) e dalla consigliera Bianca Rapaccioli (Morfasso) e da Camillo Mozzoni, per l’Associazione Novecento. «Il recentissimo Rapporto 2025 redatto da Uncem, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, ci dice che la montagna si sta ripopolando, interrompendo un lungo esodo che durava da decenni - commenta il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. La gente sta riscoprendo questi luoghi straordinari, ma la fragilità dei territori resta. Ogni occasione per discuterne, a maggior ragione in un contesto aggregativo come il Fol in Fest, rappresenta un contributo importante».

FOL IN FEST 2025 L’ANIMA E GLI IDOLI DI OGGI
Tra tradizione e progresso dal 23 al 27 luglio
Alta Val Tidone • Morfasso • Ottone • Ferriere


MERCOLEDÌ 23 LUGLIO
Ore 18:00, Piazza Centrale – Pecorara Inaugurazione quarta edizione Fol in Fest
Videomessaggi di saluto: Tommaso Foti, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e Pnnr; Eugenia Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le pari opportunità; Vincenzo Colla, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.
Incontro con i Sindaci dei Comuni del Fol in Fest insieme a: Mons. Adriano Cevolotto, Vescovo Diocesi Piacenza-Bobbio; Ludovico Albasi, Consigliere regionale Emilia-Romagna; Giancarlo Tagliaferri, Consigliere regionale Emilia-Romagna; Fabrizio Bertola, Imprenditore; Marco Invernizzi, Scrittore e giornalista; Pietro Polieri, Università Aldo Moro di Bari. Modera: Gian Luca Rocco, direttore di Libertà.

Ore 21:30, Piazza Martiri della Libertà – Nibbiano
Le Confessioni di Sant’Agostino Recital di Alessandro Preziosi
L’attore dà corpo e voce a un Agostino immerso nei suoi pensieri più intimi, con un’interpretazione che coniuga rigore e spontaneità. L’adattamento attraversa i momenti salienti delle Confessioni fino alla struggente epifania della conversione, in un flusso ritmico che tiene il pubblico sospeso tra parola e silenzio, tra fede e sentimento.

GIOVEDÌ 24 LUGLIO

Ore 18.00, Piazza Combattenti – Nibbiano
Incontro sul tema Nietzsche e le profezie sul crollo degli idoli della civiltà occidentale
Lo scrittore ed economista Ettore Gotti Tedeschi (in videocollegamento) dialoga con il prof. Pietro Polieri, docente di Antropologia culturale all’Università Aldo Moro di Bari, su uno dei nodi cruciali del pensiero contemporaneo: il declino dei valori fondanti dell’Occidente e l’attualità delle intuizioni nietzschiane.

Ore 21:30, Piazza della Chiesa – Nibbiano

Spettacolo teatrale Moriremo domani regia di César Brie
Compagnia teatrale “L’isola del Tesoro”
“Moriremo domani” è un canto fragile e intenso alla giovinezza perduta, un mosaico di ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza degli attori-autori. Attraverso storie personali e oggetti simbolici, lo spettacolo rievoca sogni, amori e disillusioni, tracciando un commiato sincero e poetico a chi eravamo e a chi credevamo di diventare.

VENERDÌ 25 LUGLIO

Ore 8:15 – 13:30 In cammino con Emiliano Cribari
Ore 8:15 ritrovo dei partecipanti presso Agriturismo Del Conte, Rocchetta di Morfasso
Un percorso ad anello di circa 9 km con partenza dall’Agriturismo del Conte (Rocchetta di Morfasso), guidato dallo scrittore, fotografo ed escursionista Emiliano Cribari. Si attraversano boschi silenziosi e paesaggi panoramici dell’Appennino Piacentino, in un’esperienza che intreccia natura, memoria e spiritualità. Tappa centrale è l’oratorio di Santa Franca, luogo carico di suggestione e silenzio, dedicato a una delle sante più amate delle valli piacentine. Lungo il percorso, pause panoramiche e cenni storici, per un cammino che invita alla riflessione e alla connessione con il territorio.
Difficoltà media: circa 9 km, ascesa totale 350 metri. È richiesta buona abitudine alle camminate in salita. Scarponcini da trekking obbligatori, consigliati i bastoncini. Per motivi organizzativi è utile prenotare (tel. 338.6576961).
Ore 13:30 Agriturismo del Conte, Rocchetta di Morfasso
A pranzo con Emiliano Cribari
Un pranzo di racconti, aneddoti e domande con lo scrittore, fotografo ed escursionista Emiliano Cribari che parlerà della sua esperienza di fondatore di Cammino 23, realtà con cui ha dato vita al progetto delle camminate letterarie. Info e prenotazioni: Agriturismo del Conte (tel. 0523.1411898)

SABATO 26 LUGLIO

Ore 11:30, Giardini G. Caproni - Ottone
Rigenerazione e riattivazione territoriale nei contesti collinari e montani: Ottone
Con Prof. Marco Maneggi e Giovanni Lanza – Dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano
Presentazione dei progetti del Laboratorio di Urbanistica del Politecnico di Milano (sede di Piacenza), con focus su Ottone: territorio di pregio ambientale, ma segnato da stagionalità e declino demografico.

Ore 18:00, Giardini G. Caproni - Ottone

Moderno sarà lei Presentazione del libro di Gianluigi Paragone.
Sarà presente l’autore. Un libro schierato: difende identità, tradizione, rispetto per la Terra e il saper fare italiano. Denuncia i rischi di una modernità snaturata, tra cibi sintetici, umanoidi e intelligenze artificiali. Un confronto diretto tra mondo autentico e mondo moderno. Se questa è la modernità… Moderno sarà lei.

Ore 21:30, Giardini G. Caproni - Ottone

Surrogato d’amore Spettacolo di e con Paola Giacometti
Esplora con ironia e leggerezza la dipendenza affettiva e il bisogno di sentirsi amati. Un monologo brillante su passioni travolgenti e relazioni che, a volte, sono solo un surrogato dell’amore vero.

  
DOMENICA 27 LUGLIO

Ore 18:00, Piazza ex Municipio - Ferriere

Aretè. La decadenza e il coraggio

Incontro con Francesco Borgonovo
Vicedirettore de La Verità e firma di Panorama, Borgonovo riflette in questo saggio sulla perdita del coraggio nella civiltà occidentale, riscoprendo l’aretè come forza interiore e dono di sé. Un atto di resistenza alla decadenza, come sottolinea Richard Millet nella prefazione.

Ore 21:30, Piazza delle Miniere - Ferriere

Le Orme - Live Tra le band italiane più longeve e simbolo del prog rock, Le Orme celebrano nel 2025

i 60 anni di attività con una nuova tournée che ripercorre, tra citazioni e rivisitazioni, il loro ricco repertorio segnato da complesse e molteplici sperimentazioni.musicali.

 
Dal 7 al 20 luglio – Ferriere in occasione di Fol in Fest

Corso Internazionale di Musica
La 39ª edizione del corso, a cura del Maestro Uri Chameidis e in collaborazione con l’Accademia Elikon di Milano, coinvolge una trentina di giovani (6-18 anni), italiani e stranieri, in un percorso creativo tra musica, teatro e arti figurative, con lezioni, attività, prove ed esibizioni.
sabato 19 luglio, Piazza del Municipio Concerto finale

Nella foto di Del Papa la presentazione di Fol in Festa 2025.

Pubblicato il 14 luglio 2025

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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