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Il Jazz invade le piazze di Piacenza

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Per il secondo anno consecutivo su iniziativa del Dipartimento di jazz del Conservatorio G.Nicolini di Piacenza, in collaborazione con il Piacenza Jazz Club, mercoledì 30 aprile, in occasione dell’International Jazz Day prenderà vita, per le piazze di Piacenza, la manifestazione “Jazz off-campus 2025”.
Quattro gruppi jazz formati dagli studenti del Dipartimento di Jazz del Conservatorio “G.Nicolini” di Piacenza (35 musicisti), coordinati dal docente di chitarra jazz Lucio Ferrara, dalla docente di canto jazz Serena Ferrara e dal docente di Basso Jazz e coordinatore del dipartimento di jazz Massimiliano Rolff, si esibiranno in altrettante piazze nel cuore del centro storico di Piacenza a partire dalle 16.30. I repertori mostreranno quattro stili diversi di musica jazz, ed i concerti saranno fruibili gratuitamente dalla popolazione. Ecco il programma: ore 16.30 in Piazzetta San Francesco “Invenzione a due voci”, ore 17.30 in Piazzetta Grida “Quartiere Latino”, ore 18.30 in Piazza Duomo “Omaggio a Gershwin, Porter e Ellington” e alle ore 19.30 al Dubliners Irish Pub (Via S.Siro)  “American Songbook”.

“L’evento, inserito nel portale del Herbie Hancock Institute of Jazz, proietta la città di Piacenza nel contesto globale della scena jazz internazionale, offrendo, nel contesto delle molteplici attività organizzate dal Conservatorio, un’eccezionale opportunità didattica agli studenti dei corsi di jazz della nostra università, che contestualmente avvicinerà la cittadinanza a questa musica meravigliosa” dichiara il presidente del Conservatorio Massimo Trespidi.
“Il Piacenza Jazz Club è felicissimo di far coincidere per il secondo anno consecutivo la chiusura del Piacenza Jazz Fest con questa importante ricorrenza mondiale – commenta il direttore artistico del Piacenza Jazz Club Angelo Bardini -. Dopo settimane di musica intensa e partecipata, è motivo di orgoglio poter chiudere il festival in bellezza insieme agli studenti e con un evento gratuito pensato per tutta la città, che potrà così godere di ottima musica in un clima di condivisione e festa”.
Roberto Solci, direttore del Conservatorio sottolinea come “Il Dipartimento di Jazz del Nicolini, con questa ulteriore e preziosa manifestazione, si conferma ancora una volta per offerta formativa, qualità della sede e produzione artistica uno dei dipartimenti di jazz più attivi e virtuosi d’Italia, grazie alla qualità espressa dagli insegnamenti e alla preziosa collaborazione avviata già da due anni con il Piacenza Jazz Club”.

Al Conservatorio Nicolini è infatti possibile studiare e diplomarsi in chitarra jazz, canto jazz, basso elettrico, contrabbasso jazz, sassofono e clarinetto jazz, batteria jazz e pianoforte jazz, con alcun dei più noti e rinomati jazzisti italiani, oltre che con molti interpreti di caratura internazionale attraverso le numerose masterclass ed i programmi Erasmus, avviati proficuamente con i Dipartimenti di jazz di Groningen in Olanda, di Lisbona in Portogallo, di Barcellona in Spagna e di Aarhus in Danimarca.

Pubblicato il 28 aprile 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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