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La chiesa dei SS.Nazzaro e Celso: eventi per il millennio

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Compie mille anni la chiesa dei Santi Nazzaro e Celso in via Taverna a Piacenza, oggi sede della galleria Rosso Tiziano. La chiesa millenaria e la città medioevale, i più preziosi gioielli manoscritti e coniati che attestano la grandezza dell’antica Piacenza saranno oggetto di due eventi di rilevanza culturale. Il convegno storico del 16 aprile  si apre con una serie di risultati inediti di ricerche condotte da alcuni dei maggiori studiosi, che spazierà dalla fondazione  della chiesa  fino alle trasformazioni barocche e alle meraviglie dei palazzi nobiliari circostanti. Il Convegno del 17 aprile riguarderà la presentazione delle maggiori testimonianze medioevali piacentine da parte di illustri specialisti.
Questi nei dettagli sono i due eventi che apriranno le celebrazioni del millenario della fondazione della chiesa.

Il programma del 16 aprile
Il 16 aprile  alle ore 15 si terrà l'apertura del Convegno con il titolo IL SECOLO XI, LA FONDAZIONE E I MUTAMENTI DELLA CHIESA DEI SS. NAZZARO E CELSO con i seguenti interventi:
STEFANO PRONTI, Nel millennio della chiesa dei SS. Nazzaro e Celso: dalla fondazione agli interventi del priore Giulio Alberoni, dai restauri recenti all’attività della Galleria d’arte (1989-2025) ANDREA TOMASINI, Prope ecclesia sanctae Brigidae. L'area di S. Brigida tra IX e X secolo attraverso le lenti delle fonti documentarie
ANNA RIVA, Nuovi documenti per Giorgio da Muzano
DANIELA MORSIA, Le parrocchie nella Piacenza dei sec. XI e XII e i Benedettini di S. Sepolcro SUSANNA PIGHI, La chiesa dei SS. Nazzaro e Celso: storia e arte attraverso documenti e visite pastorali
ANNA CÒCCIOLI MASTROVITI, I palazzi di Stra’ Levata: fabbriche rinascimentali e barocche. Architetture, decorazioni, memorie, arredi della dimora nobiliare fra Piacenza, Milano, Roma VALERIA POLI, Per una ricostruzione della storia urbana: dal borgo di S. Brigida alla porta di Strada Levata. Saranno pubblicati gli Atti del Convegno.

Il programma del 17 aprile
Giovedì 17 aprile alle ore 15 saranno presentati, come supergioielli, le PRINCIPALI TESTIMONIANZE MEDIOEVALI PIACENTINE:
Il Registrum Magnum di Piacenza, il libro del potere comunale fra i più antichi d'Italia, a cura di Gian Paolo Bulla
La cultura nel Libro del Maestro, esposizione e commento del Codice 65 della Cattedrale a cura di Tiziano Fermi
La zecca di Piacenza in età longobarda e comunale con Monete d’oro di Ariperto e le monete del Comune di Piacenza circolanti tra le città padane, a cura di Giorgio Fusconi
La Commedia di Dante, il manoscritto di data certa più antico, nel Codice Landiano 190 della Biblioteca Comunale Passerini-Landi di Piacenza a cura di Massimo Baucia.

Pubblicato il 14 aprile 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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