Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

«Scrivi una storia che parli di te»: il premio Giulia Leone per condividere la forza della vita

premio giulia leoni

Tutto comincia dall’incontro con Giulia Leone alla Fiera del Libro di Torino nel 2023. Poco più che ventenne, appassionata di lettura e di ogni tipo di arte, intelligente, dotata di una straordinaria ironia e di un altrettanto spiazzante realismo. “Non c’è cura, dovrò morire”. Giulia era affetta da neurofibromatosi di tipo 1, una malattia genetica rara. Lo sapeva e non si piangeva addosso. “Scrivi la tua storia”. Maria Chiara Ferri si commuove ancora ricordando la genesi de “La forza della vita”, uscito a novembre 2024 - Giulia era morta il 16 ottobre - per i tipi di “Segui le tue parole”, casa editrice di Pontedera, ma con anima piacentina (la titolare è Francesca Arcelloni).

L’incontro con Giulia
Ferri, una lunga esperienza da insegnante e una carriera da imprenditrice, è uscita con la stessa casa editrice con il suo “L’ultimo agricoltore”. Da tempo la muove un desiderio, quasi un’ossessione: sollecitare le persone a riprendere in mano i libri cartacei e a scrivere di sé. Perché è solo condividendo la vita - ne è certa - che si cresce, che si fa cultura.
Maria Chiara ha convinto anche Giulia a scrivere. E si è fatta in quattro perché potesse tenere tra le mani la sua opera prima di morire. Nella primavera dello scorso anno una ricaduta l’aveva costretta a ripetuti ricoveri, fino al trasferimento all’hospice di Mede. Qui Giulia redige l’epilogo del libro e, con grande difficoltà, riesce a vergare la sua firma, quella che è stata apposta, stampata, su ogni copia de “La forza della vita”, una sorta di autografo postumo. Il libro è stato tradotto anche in inglese e sta girando per le fiere, l’ultima il Book Pride a Milano.

Un’eredità da cogliere
Ma non c’è solo la storia di Giulia a continuare a vivere. “Giulia è un’ispirazione, dà forza anche ad altri”. È questa l’eredità che - su idea di Maria Chiara Ferri - prende la forma del primo premio letterario intitolato a Giulia Leone.
Un premio particolare, che non ha in palio denaro ma la possibilità, per i 40 lavori selezionati, di venire pubblicati in una antologia di racconti. E che non pone limiti di età - c’è la sezione per ragazzi fino ai 15 anni e quella per gli adulti - o di linguaggio, spaziando dal racconto al fumetto. Ci sono solo due requisiti richiesti: rispettare gli spazi indicati nel bando e raccontare o rappresentare un episodio realmente vissuto da chi presenta l’elaborato.
“Lo scopo del premio - illustra Ferri - non è solo quello di tener viva la memoria di una brava scrittrice, com’era Giulia Leone, ma anche di spingere a riflettere: chi sei tu? Scrivere e disegnare è l’unico modo con cui una persona può veramente esprimere la sua identità, anche quando deve affrontare qualche difficoltà, come è stato il caso di Giulia”.

C’è tempo fino al 22 aprile
La quota di partecipazione andrà a sostenere la ricerca delle cure contro la neurofibromatosi. A coloro che parteciperanno, ma non saranno selezionati per la pubblicazione, verrà donato un buono da 10 euro da spendere nelle librerie affiliate alla casa editrice “Segui le tue parole”.
Racconti e fumetti devono essere inviati entro il 22 aprile 2025. La premiazione avverrà il 22 dicembre 2025 a Gambolò (Pavia), paese natale di Giulia Leone. Il bando può essere scaricato dal sito www.seguiletueparole.it (sezione Eventi). O si può scrivere per informazioni all’indirizzo e-mail: .

Pubblicato il 14 aprile 2025

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. «Viviamo un cambiamento d’epoca: la fede in Dio era il collante dell’Europa, oggi è solo un’opzione fra le tante»
  2. Convegni Maria Cristina. Mons. Dosi: la Quaresima sia un segmento di impegno verso la Pasqua
  3. Dai dazi alle guerre: il prof. Timpano guarda al futuro
  4. «La Bruna» di Leili Kalamian il 12 a Rivergaro
  5. Al via la terza edizione di Rinascimusica Festival
  6. Banca di Piacenza, il 14 concerto di Pasqua in San Savino
  7. «Suggestioni», spettacolo a favore di «Scacco Matto»
  8. Il castello, strumento di promozione sociale
  9. I «ribelli» di Gioia e Romagnosi, una mostra per raccontare i partigiani negli anni della scuola
  10. «Musica in Sant'Antonino»: la Via Crucis di Liszt con il Coro del Conservatorio Nicolini
  11. Valeria Poli lunedì al PalabancaEventi con il libro sui castelli del Piacentino
  12. Paura, sfiducia, pigrizia: come risvegliare negli italiani la voglia di investire i risparmi
  13. Ingresso agevolato e Arte atelier gratuiti a cura di XNL per le Scuole in visita alla mostra su Giovanni Fattori
  14. «Giornalismo piacentino in buona salute ma nell’informazione non si investe abbastanza»
  15. Guida ai risparmiatori indecisi: incontro al PalabancaEventi
  16. Oltre mille visitatori nel weekend d’inaugurazione della mostra che celebra il bicentenario di Giovanni Fattori
  17. Isrec Piacenza: le iniziative per le celebrazioni dell'ottantesimo della Liberazione
  18. Conservatorio: borse di studio a studenti italiani ed europei
  19. Open Day, l’Università Cattolica si presenta: «Un campus a misura di studente»
  20. Giovanni Fattori, il «genio» dei Macchiaioli: dal 29 marzo la mostra a XNL Piacenza

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente