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Dal 29 marzo apre la mostra su Giovanni Fattori, il «genio» dei Macchiaioli

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Dal 29 marzo gli spazi di XNL Piacenza, il centro dedicato alle arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ospitano la mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il “genio” dei Macchiaioli a cura di Fernando Mazzocca, Giorgio Marini ed Elisabetta Matteucci. Una mostra con cui Piacenza celebra il bicentenario della nascita di uno degli artisti più significativi del panorama figurativo europeo dell’Ottocento, che ha saputo dominare tutti i generi pittorici ed è stato uno dei protagonisti indiscussi del movimento dei Macchiaioli.
Dalle prime ricerche sulla macchia agli intensi ritratti, dai paesaggi en plein air ai soggetti di vita rurale, dalle scene che esaltano la Maremma alla straordinaria interpretazione dei soggetti militari, dalle scene di battaglia ai momenti più intimi della vita di guarnigione: ogni soggetto è colto con un’intensità quasi tattile.
Attende i visitatori, un corpus di lavori importante, con 170 opere (di cui 100 dipinti e 70 tra disegni e incisioni), per un percorso espositivo che racconta Giovanni Fattori offrendo una nuova interpretazione della sua figura e della sua opera.
La mostra dedica una peculiare attenzione anche alla produzione grafica dell’artista, esponendo acqueforti di sorprendente bellezza, disegni e incisioni inediti, testimoni della capacità di Fattori di rinnovare il proprio linguaggio e dell’impatto che ha avuto sulla grafica italiana del Novecento; mentre un ponte tra il passato e la contemporaneità, lo offre la sezione conclusiva del percorso espositivo, a cura di Paola Nicolin, con opere del fotografo Elger Esser (Stoccarda,1967), grande interprete della relazione tra pittura e fotografia. Le sue immagini, prossime al linguaggio pittorico e caratterizzate da un affascinante equilibrio tra paesaggio e memoria, dialogano intensamente con il naturalismo ottocentesco di Fattori.
In occasione e in collaborazione con la mostra di XNL Piacenza, infine, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi presenta Da Ghiglia a Morandi. Ripensare Fattori nel Novecento, a cura di Barbara Cinelli. Visitabile con lo stesso biglietto dell’esposizione in XNL, un corpus di oltre 30 opere di grandi artisti del Novecento - da Giorgio Morandi a Carlo Carrà, da Ardengo Soffici a Oscar Ghiglia - che esplorano il dialogo a distanza con Giovanni Fattori.

PROGRAMMA SCUOLE
Come di consueto, XNL Arte dedica una particolare attenzione alle scuole, con un programma speciale di attività didattiche gratuite per avvicinare gli studenti alla poetica del vero cara a Giovanni Fattori, ai temi e alla pluralità di linguaggi di cui fu interprete, dalla pittura alla grafica, fino alla fotografia contemporanea di Elger Esser. Gli atelier, a cura della coordinatrice XNL Educational Enrica Carini, sono gratuiti fino a esaurimento posti, l’ingresso in mostra per gli studenti è agevolato a 3 € (gratuito per le Scuola dell’Infanzia) e per informazioni e prenotazioni gli insegnanti possono scrivere a: .
Le classi che non desiderano prendere parte agli atelier, possono comunque accedere alla mostra con biglietto agevolato e prenotare le visite guidate dedicate ai gruppi attraverso il contact center della mostra.

GIORNI E ORARI DI APERTURA
Dopo un’anteprima riservata alla stampa e alle autorità in programma per venerdì 28, la mostra aprirà ufficialmente le porte al pubblico sabato mattina, 29 marzo, e si potrà visitare fino al 29 giugno prossimo, da martedì a venerdì, dalle ore 10 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20. Per informazioni e prenotazioni è attivo anche un Contact center tutti i giorni dalle ore 10 alle 17, che risponde al numero +39 329 5617174 e all’indirizzo e-mail . Le informazioni sono disponibili anche sul sito xnlpiacenza.it e i biglietti già acquistabili su Vivaticket.

La mostra è promossa da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia e Diocesi di Piacenza-Bobbio.
La mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli è prodotta da Dario Cimorelli Editore e realizzata con il sostegno della Banca di Piacenza, in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, l’Istituto Matteucci, il Comune di Livorno e la Fondazione Livorno.

Nella foto, uno dei quadri in mostra "In vedetta. Il muro bianco”.

Pubblicato il 25 marzo 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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