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Al via «I Giovedì della Bioetica». Il primo appuntamento il 13

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Sono stati presentati  in Fondazione, nel Salone d’Onore di Palazzo Rota Pisaroni “I Giovedì della Bioetica 2025”.
Otto conferenze di otto grandi studiosi italiani di profilo nazionale ed internazionale - da giovedì 13 marzo a giovedì 13 novembre - sui grandi temi della bioetica e delle sfide etiche: dalla trasmissione della vita, alle cellule staminali, agli organoidi cerebrali; dall’etica per il medico giusto, all’intelligenza artificiale; dalla fioritura dei neuroni alla lotta contro il cancro; dai robot bio-ispirati, al sonno e ai ritmi circadiani, alla “Rivoluzione Crono”.
L’iniziativa è promossa, dall’Istituto Italiano di Bioetica - Sezione Emilia-Romagna e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che sostiene il progetto da alcuni anni.

Si parte il prossimo giovedì 13 marzo, alle 17,30, nel Salone d’Onore di Palazzo Rota Pisaroni della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant’Eufemia 13, con il professor Carlo Bulletti della Yale University - Connecticut (Usa) che svilupperà il tema “Trasmissione della vita ieri, oggi e domani: dalla gravidanza per altri alle nuove tecnologie”.
Il curatore scientifico dei Giovedì, Giorgio Macellari, presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica Sezione Emilia Romagna, ha portato i saluti del suo vicepresidente Gaetano Rizzuto e del vice presidente vicario della Fondazione Piacenza e Vigevano Mario Magnelli che conferma, anche a nome del presidente Roberto Reggi “l’impegno della Fondazione Piacenza e Vigevano a sostenere l’iniziativa di grande valore scientifico perché sollecita un dibattito culturale intorno a temi di rilevanza scientifica, filosofica e morale e offre molti spunti di riflessione ed ha importanti ricadute pratiche nella nostra vita quotidiana”. Insieme a Fabio Fornari, membro del consiglio dell’Istituto Bioetica e componente del CdA della Fondazione, Macellari illustra l’edizione 2025 dei Giovedì della Bioetica e il valore di questo progetto culturale che tanto successo sta riscuotendo a Piacenza dal 2018.

Il sapere scientifico e la riflessione filosofica

«I “Giovedì della Bioetica” - ha sottolineato il presidente Giorgio Macellari - sono l’esito di un progetto culturale destinato a un pubblico eterogeneo di studenti, studiosi e intellettuali, ma anche di semplici cittadini, di curiosi, coraggiosi e trasgressivi, per sensibilizzare la gente sull’importanza del sapere scientifico e della riflessione filosofica. Gli autori e i temi delle conferenze - ha aggiunto - hanno come sfondo comune l’interrogazione sulle implicazioni etiche delle innovazioni scientifiche e biotecnologiche, all’insegna del motto “Tutto è consentito all’uso della Scienza per l’Uomo.  Nulla è consentito all’uso dell’Uomo per la Scienza“.
Lo spirito della Sezione Emilia-Romagna Piacenza dell’Istituto Italiano di Bioetica – ha proseguito Macellari - è squisitamente multidisciplinare e concepisce l’integrazione fra saperi diversi come strumento di innovazione, progresso, libertà e democrazia. La Sezione considera la diversità una ricchezza e la difende come cammino verso la tolleranza e la convivenza pacifica.  La Sezione promuove il Sapere, con un particolare riferimento a quello scientifico, ma ampiamente integrato con quello umanistico, in quanto opportunità per la crescita individuale e sociale, fisica e psicologica, intellettuale e spirituale».


Gli appuntamenti, quattro in primavera e altrettanti in autunno


13 marzo ore 17.30
Conferenza di CARLO BULLETTI, docente presso il Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Scienze della Riproduzione della Yale University - Connecticut (Usa) sul tema “Trasmissione della vita ieri, oggi e domani: dalla gravidanza per altri alle nuove tecnologie”.

27 marzo ore 17.30
Conferenza di MAURA GALIMBERTI dell’Università di Milano, Dipartimento di Bioscienze.  Opera nel Laboratorio di Biologia delle cellule staminali e di Farmacologia delle malattie neurodegenerative diretto da Elena Cattaneo. Parlerà sul tema “Dalle cellule staminali agli organoidi cerebrali. Il cammino della scienza e dell’etica”.

8 maggio ore 17.30
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI GIORGIO MACELLARI
“ETICA PER IL MEDICO GIUSTO”: con AUGUSTO PAGANI, Presidente Ordine Medici di Piacenza e FABIO FORNARI, Gastroenterologo,

15 maggio ore 17.30
Conferenza di AMEDEO SANTOSUOSSO, della Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia, esperto di Diritto, scienza, nuove tecnologie.  Parlerà sul tema “Formule magiche ed esorcismi nelle decisioni con l’intelligenza artificiale”.

9 ottobre ore 17.30
Conferenza di MICHELA MATTEOLI dell’Humanitas University, direttore di Neuro Centre Humanitas di Rozzano (MI) e direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR (Pisa). Parlerà sul tema: “La fioritura dei neuroni. come il cervello si adatta al mondo”.

16 ottobre ore 17.30
Conferenza di SABRINA ARENA dell’Università di Torino. È Group leader all'IRCCS Istituto Candiolo Centro Oncologico d'Eccellenza. Parlerà sul tema: “La generazione di organoidi come avatar dei pazienti per la lotta contro il cancro”.

6 novembre ore 17.30
Conferenza di BARBARA MAZZOLAI, direttrice del Laboratorio di robotica bioispirata soft dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova e docente del corso Robot Soffici al Politecnico di Milano. Parlerà sul tema: “Robot bio-ispirati e sostenibilità ambientale: la tecnologia al servizio della natura?”

13 novembre ore 17.30
Conferenza di VALTER TUCCI direttore del laboratorio di Genetica ed Epigenetica neurocomportamentale del dipartimento di Neuroscienze e Neurotecnologie dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova. Parlerà sul tema: “Sonno e ritmi circadiani: la rivoluzione crono!”

Nella foto, la presentazione de “I Giovedì delal Bioetica” in Fondazione.

Pubblicato il 6 marzo 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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