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«Uno Chef all'Opera». Alla Passerini si presenta il libro di Innocente Galluzzi

Galluzzi

Venerdì 10 ottobre alle ore 17 nel salone monumentale della Biblioteca Passerini-Landi si presenta il libro “Uno chef all'Opera” di Innocente Galluzzi. L'iniziativa rientra negli eventi collaterali alla mostra “Verdi e i Media” visitabile fino al 25 ottobre.

La passione per il cibo e per la cucina come fatto culturale, ha introdotto l'autore alla conoscenza di aspetti sconosciuti che legano contesti all’apparenza distanti o contrastanti tra loro. L’enogastronomia è sempre più territorio, ambiente, paesaggio, tradizioni, storia, religioni, contaminazione culturale, spettacolo, moda, pittura, scultura, musica, e, dunque, Arte nell’accezione più ampia. L’approfondimento dei temi operistici e delle biografie dei grandissimi compositori, ha stimolato nell'autore la voglia di scrivere, nel tentativo di dimostrare quanto l’enogastronomia e l’Opera possano essere interconnesse, quanto cioè il cibo sia protagonista nella biografia dei grandi compositori e nelle opere da questi create.
Altrettanto cruciale per il lavoro editoriale è l’ideazione, la progettazione e la relativa realizzazione di un progetto del quale Galluzzi è stato il curatore, dedicato a Gioachino Rossini ed alla sua passione per la cucina. Nasce così un lavoro originale, incentrato sulla vita dei grandi compositori e sul loro rapporto con la buona tavola, senza tralasciare, anche in chiave d’immaginazione, un fil rouge capace di interpretare in chiave gastronomica, il tema stesso di alcune tra le opere liriche italiane più famose. Dalla metà del 1700 ai primi del Novecento, il volume attraversa la storia dell’opera lirica con un omaggio in chiave gastronomica ai maggiori compositori italiani, dall’opera seria a quella buffa ad attraversare l’intero Ottocento romantico fino all’opera verista dei primi del Novecento. Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini; a ciascuno dei cinque Miti dell’opera lirica è dedicato un intero menu, con ricette originali, pensate nel solco della loro vita e del significato delle opere. Cenni biografici, aneddoti, curiosità e vizi di gola raccontati a corredo dell’esposizione puntuale e collaudata di ciascuna ricetta, puntualmente corredata di fotografia.

Innocente Galluzzi nasce a Polignano a mare, dove vive ed è titolare della cattedra di enogastronomia presso l’I.P. “Domenico Modugno”.
Sin da giovane, è impegnato nella valorizzazione della gastronomia al fine di elevarne i contenuti storico-culturali, attraverso attività associative, di formazione e divulgazione. Formatosi presso l’alberghiero A. Perotti di Bari, giovanissimo diviene docente presso la medesima scuola. Consegue due lauree, una in Turismo, l’altra in Scienze Economiche, occupandosi allo stesso tempo di consulenze professionali per aziende, enti, Istituzioni e testate giornalistiche. 
“Uno chef all’Opera” è la sua prima pubblicazione, frutto di una originale concordanza tra due delle passioni della sua vita: la gastronomia e l’Opera lirica.

Pubblicato il 6 ottobre 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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