Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Sabato 9 dicembre il concerto «Rumpus room» in Santa Maria in Cortina

Gianni Mimmo Rumpus room

Per la settima edizione di Natale ad Arte, a cura dell’Ufficio beni culturali della diocesi, Kronos – Museo della Cattedrale e CoolTour, sabato 9 dicembre, ore 19, la piccola chiesa di Santa Maria in Cortina sarà la cornice del concerto dei musicisti Gianni Mimmo e Luca Collivasone, «Rumpus room».
Un evento dal taglio contemporaneo, fortemente legato al mondo dell’arte e innovativo, una fresca novità per la città, un dialogo tra il sassofono soprano di Gianni Mimmo e l’effervescente generatore di paesaggi sonori, il cacophonator inventato, autocostruito e gestito da Luca Collivasone: un sapore cameristico e “micro-polifonico” esalta l’attitudine contemplativa di questa musica, una sorta di emozionanti Tableaux Vivants, stratificando prospettive sorprendenti proprio grazie al rapporto tra i due strumenti.
Ticket esclusivamente online sul sito https://link.dice.fm/u1e02751cf55
Costo: 5,00 € + 1 € di prevendita.
  

Gianni Mimmo

Gianni Mimmo ha costruito una reputazione internazionale grazie ad una voce di sax soprano peculiare e a una ricerca personale irriducibile.
Il suo tratto distintivo è l’accostamento fra distanti declinazioni artistiche, il suo stile si avvale di una conoscenza profonda dello strumento e di una coscienza sonora che è elemento costitutivo del suo linguaggio espressivo.
Interessato da sempre alla contaminazione fra le arti ha partecipato a numerose attività inter-disciplinari, con particolare attenzione al rapporto musica-testo e musica-immagine.
Si dedica alla composizione attraverso la partitura grafica con un pensiero forse neo-formale, dislocando elementi/incroci che scaturiscano una visione multi-prospettica, uno stimolante percorso interpretativo e una più profonda consapevolezza dei pesi drammatici e timbrici in gioco.
Suoi numi tutelari paiono provenire dal jazz più avventuroso, come Steve Lacy e Roscoe Mitchell, della musica contemporanea come John Cage, Robert Ashley, Earle Brown, dell'arte Jackson Pollock, John Mclaughlin, Toti Scialoja, M. Sironi, F. Casorati.
Il suo lavoro è stato ottimamente recensito dai più importanti magazine e le sua collaborazioni includono, fra molti altri nomi quali: Harri Sjöström, Alison Blunt, John Russell, Daniel Levin, Hannah Marshall, Elisabeth Harnik, Clementine Gasser, Gianni Lenoci, Cristiano Calcagnile, Lawrence Casserley, Martin Mayes, Vinny Golia, Garrison Fewell, Benedict Taylor, Gino Robair, Jean-Michel van Schouwburg, Nicholas Isherwood, Ove Volquartz, Nicola Guazzaloca, Xabier Iriondo,  Michele Marelli, Teppo Hauta-hao ,Mario Arcari, Achim Kaufmann, Matthias Bauer, Veli Kujala, Enzo Rocco, Angelo Contini, Stefano Pastor, Stefano Giust, Alessio Pisani, with dancers Marcella Fanzaga, Norontako Bagus Kentus, Sebastian Prantl, la fotografa Elda Papa. Collabora inoltre con danzatori, poeti, video-makers, performance teatrali.
Gran parte della sua attività concertistica si svolge in tutta Europa e Stati Uniti, in rassegne e festival internazionali.
E’ fondatore ed è direttore artistico della label indipendente Amirani Records.

Luca Collivasone

Luca Collivasone inizia il suo percorso artistico come musicista a cavallo degli anni ’80 come fondatore e chitarrista della band Aus Decline attiva dal 1979 al 1984; a nome di questa formazione sono stati pubblicati: un brano nella compilation “First Relation”(1981) per l’etichetta Mask Production, un Compact Disc “Retrospettiva”(2004) autoprodotto dalla band,un Long Playing “Fluxion” (2014) edito dall’etichetta Synthetic Shadow.
Nell’arco di tempo intercorso tra il 1985 e il 1998 Luca Collivasone si dedica allo studio della chitarra classica e allo studio di svariati programmi per la produzione musicale con computer; compone colonne sonore per  brevi documentari e pubblicita’.
Nel 2003 si dedica alla composizione di brani con influenze derivate da sonorita’  dagli anni ’50 e fonda la band Stiletto.
Con gli Stiletto, formazione tipicamente in stile rockabilly ( contrabbasso chitarra batteria, voce), inizia una intensa attivita’ live e nel 2004 pubblica un Compact Disc intitolato “The Wrong Music For The Right People”.
Nel 2005 decide di incorporare strumenti a fiato principalmente usati in ambito classico e bandistico in un nuovo progetto musicale, fonda cosi’ i Masked Marvels.
Con i Masked Marvels porta in giro per tutta l’Italia e anche all’estero ( svizzera, germania, Francia…) uno spettacolo in cui un basso tuba, un trombone, una chitarra ed una batteria stravolgono il  RagTime ed il blues degli anni ’20 per riproporlo in maniera del tutto attualizzata e personale: la base ritmica molto pesante e aggressiva  ricorda l’urgenza del punk piu’ viscerale, la voce al limite di un suono gutturale e caricaturale evoca immagini oscure e da film horror mentre i fiati conferiscono al tutto un sapore retro’ e decadente. Le composizioni sono tutte originali ed e’ in questa occasione che Luca Collivasone si firma con lo pseudonimo di Doc. Looksharp.
Nel 2006 l’etichetta Billie’s Bones pubblica la prima opera su compact disc dei Masked Marvels intitolata “Old Farts And Young Tarts” che riceve   molti consensi di pubblico e critica.
In contemporanea all’attivita’ coi Masked Marvels Doc Looksharp  riesce finalmente a esibirsi dal vivo con tromba e trombone strumenti amati da molto tempo. L’occasione gli viene data quando invitato ad unirsi alla band Maciste.
Da solista inizia un’intensa attivita’ di composizione di brani sia strumentali che cantati utilizzando  una gran varieta’ di strumenti sia classici che elettronici, finalmente ha modo di applicare gran parte dello studio fatto in campo di home recording; e’ infatti di questo periodo, anno 2008, l’uscita a nome di Doc. Looksharp di un compact Disc autoprodotto intitolato “a Song Needs More than One Killing”.
Con l’uscita del cd compare per la prima volta in un brano il “Cacophonator“.
il Cacophonator deriva da una macchina da cucire Singer degli anni ’40 completa del suo mobiletto, Luca Collivasone durante una visita presso un robivecchi della sua citta rimane affascinato dal meccanismo di puleggie e ruote atti a mettere in azione la macchina, la acquista per pochi euro, e decide di provare a modificarla per produrne rumori di svariato tipo.
Il cacophonator rimane nella cantina per diverso tempo e viene portato dal vivo, seppur ancora incompleto e allo stato embrionale se confrontato con la sua versione definitiva, coi Masked Marvels per “arricchire” l’arsenale di suoni del batterista.
nel 2013 vengono sciolti i Masked Marvels.
Con lo scioglimento dei Masked Marvels non si interrompe la collaborazione con gli altri membri della band, senza soluzione di continuita’ le prove e la ricerca di una nuova fisionomia ed estetica musicale continuano, tale ricerca trova il suo esito nella costituzione di una nuova band: Iarballe, la band e’ composta da batteria, basso e da Luca Collivasone che suona una chitarra preparata e un piccolo sintetizzatore.
con lo scioglimento dei Masked Marvels Luca Collivasone decide, in oltre, di dedicarsi completamente allo sviluppo e costruzione del Cacophonator; sempre nella sua cantina arricchisce la macchina di nuovi suoni e rumori, si ispira a molteplici strumenti di origine “tribale” e sfrutta tutto cio’ che puo’ trovare presso robivecchi e discariche per inventare e costruire meccanismi che producano rumori differenti; verso la fine del 2013 il Cacophonator e’ ultimato e viene definito: generatore di musica concreta.
Luca Collivasone compone per questo strumento svariati brani, suonati e registrati tutti senza l’ausilio di altri strumenti, seleziona 6 brani che vengono pubblicati a nome di Doc. Luden Looksharp su vinile dall’etichetta Furry Heart Records, il titolo dell’album e’ “Cacophonorgy” (2015).
Appena prima di entrare in studio di registrazione per ufficializzare il lavoro col progetto Iarballe, il bassista abbandona la band, a seguito di questa defezione Luca Collivasone e il batterista Daniele La Barbera fondano un nuovo gruppo chiamato LVXPSS (lovexpress), con questo progetto si compongono nuovi brani e con l’aggiunta di un nuovo elemento al gruppo, Lorenzo Chiesa al synth, la band entra in sala di incisione ed in un unica sessione durata l’arco di una sola giornata realizzano l’album “Stars” pubblicato da Furry Heart Records e definito dal direttore della rivista Blow Up, Stefano Isidoro Bianchi, miglior album italiano del 2017.

Nella foto, Gianni Mimmo.

Pubblicato l'8 dicembre 2023

Ascolta l'audio

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente