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Un concorso fotografico per raccontare le opportunità del futuro


Come sono cambiate le competenze di singoli cittadini o gruppi attraverso un'immagine, anzi due: prima e dopo le attività specifiche, formative e non solo, realizzate e finanziate con risorse dei fondi europei. Fotografie che debbono rappresentare come formazione e competenze siano elementi decisivi per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verde e digitale, per migliorare la vita delle persone, per creare lavoro di qualità, contrastare le diseguaglianze e accompagnare imprese, comunità e territori verso un modello di sviluppo sostenibile. È l’obiettivo del concorso fotografico “Clic-Cattura l’immagine, individua il cambiamento”, lanciato dalla Regione Emilia-Romagna e rivolto a cittadini, scuole, enti di formazione, università, organizzazioni del Terzo settore, enti pubblici e imprese, affinché siano loro i protagonisti e i testimonial del messaggio.

Clic concorso foto

Il concorso Clic-Cattura l’immagine, individua il cambiamento – realizzato dalla Regione in collaborazione con le associazioni del Terzo settore, gli enti di formazione e il partenariato - punta a sensibilizzare le persone, far conoscere loro le opportunità disponibili e promuoverle. Tutti obiettivi lanciati dall’Ue per l’Anno europeo delle competenze, che si concluderà a maggio 2024, per rilanciare l'importanza della formazione quale elemento decisivo per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verde e digitale nonché dalla ripresa economica. “Non si realizza un manufatto senza le intelligenze e non si fa transizione sostenibile né digitale senza le competenze - ha detto l’assessore allo Sviluppo economico, Lavoro e Formazione, Vincenzo Colla -. Proprio per questo la Regione sta investendo 200 milioni di euro l’anno sull’intera filiera dell’istruzione e formazione e ha approvato, prima in Italia, una legge per attrarre e trattenere talenti. Sappiamo di avere di fronte grandi sfide, che si vincono solo sul terreno dei saperi. Con questo concorso vogliamo dunque far conoscere il nostro impegno in ambito formativo per creare nuove opportunità di crescita, sviluppo e buona occupazione. Un’opportunità per tutte e tutti: per riflettere, per immaginare un futuro diverso in cui essere protagonisti, per testimoniare e condividere che cambiare è possibile”. Il concorso avviato il 1 dicembre resterà aperto fino all’8 aprile 2024.
È possibile candidarsi in forma singola o associata e proporre più di un elaborato: tutti i partecipanti avranno la possibilità di seguire un seminario formativo e i vincitori - 11 selezionati da una commissione regionale e 1 attraverso il voto del pubblico - riceveranno in premio pacchetti personalizzati per un’esperienza culturale-ricreativa alla scoperta dell’Emilia-Romagna. Non ci sono vincoli di età né di residenza o domicilio, tutti possono partecipare e diventare testimonial dell’Anno europeo delle competenze in Emilia-Romagna.

Pubblicato l'8 dicembre 2023

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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