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Daveri, un uomo che non deve essere dimenticato

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All'auditorium di Rivergaro e in concomitanza con la mostra “Trattenere il paesaggio” in collaborazione con la Galleria Ricci Oddi, si è tenuta la presentazione del libro “L’avvocato di Dio” scritto dalla professoressa Leili Maria Kalamian.
L’incontro, organizzato dal Centro di lettura e dal Comune di Rivergaro, si è focalizzato sulla figura dell’avvocato piacentino Francesco Daveri, figura di spicco della Resistenza in quanto membro importante del CLNAI (Comitato di liberazione dell’alta Italia) e prefetto della liberazione nel territorio piacentino. Il libro, primo romanzo dedicato ai combattenti della guerra di Liberazione di Piacenza, è stato presentato dall’autrice che, grazie a lettere e materiali reperiti tra le carte del nonno, l’avvocato Giuseppe Gardi amico di Daveri, tra quelle della famiglia Daveri e in Archivio di Stato di Piacenza le hanno permesso di approfondire la vita di un uomo che purtroppo non è noto ai tanti e che invece merita di essere conosciuto e la cui vicenda umana e politica dovrebbe essere fatta conoscere, in particolar modo ai giovani.

Daveri, un ritratto di umanità

Come ha spiegato l’autrice, la scelta di raccontare la vita di Daveri sotto forma di romanzo è stata fatta per permettere al lettore di immergersi in quella che era la realtà della Piacenza degli anni ’40, in quello che era il clima politico che animava le varie anime dei combattenti. Ed ecco che accanto alle vicende di Daveri emergono e si definiscono gli ideali di uomini come Paolo Belizzi, falegname comunista, Emilio Canzi anarchico e combattente antifascista durante la guerra di Spagna, don Giovanni Bruschi parroco di Peli, i comandanti Fausto Cossu, Alberto Araldi, Giuseppe Prati e tanti altri. Daveri nel suo incarico di prefetto per la liberazione, svolge un ruolo fondamentale di raccordo con le divisioni partigiane, ma l’autrice ne vuole sottolineare soprattutto quelle che sono state le straordinarie doti umane e intellettuali. Ne esce così un ritratto sorprendente di umanità e moralità; intorno a lui si riuniscono persone diverse sia per provenienza sociale che per fede politica, eppure in nome della libertà e dell’amor di patria si delinea un gruppo che lotterà perché il nostro Paese possa vivere pienamente l’idea di democrazia e di giustizia sociale che la dittatura aveva brutalmente cancellato.

La vicenda di Daveri adattabile a piéce teatrale

Il romanzo è narrato nella prima parte in terza persona per poi proseguire nella seconda parte in prima persona, quando è Daveri a parlare attraverso le lettere e le riflessioni che l’autrice immagina possano essere state sue, ricavandole dagli scritti che la famiglia le ha messo a disposizione. È forse a questo punto che emerge la grandezza di quest’uomo che lotta per il futuro del proprio Paese perché i suoi figli e tutti i figli d’Italia possano vivere in un Paese migliore, dove la politica non sia mero opportunismo ma lo strumento principe che porti avanti e garantisca un futuro di pace, uguaglianza e libertà. La sua cattura e il breve periodo di prigionia nel campo di Gusen mostrano la profondità degli ideali civili e cristiani di un uomo che si affida al Padre, nella certezza che ciò in cui ha creduto e per cui ha lottato diventerà a breve eredità morale, culturale e religiosa nel senso più profondo. Oggi gli studiosi conoscono tanto di Francesco Daveri anche grazie alle ricerche che negli anni successivi alla fine della guerra Giorgio, il primogenito, ha compiuto per andare a cercare quel padre che non ha potuto conoscere a fondo.
L’autrice ha ricomposto i tanti pezzi di puzzle e con maestria ma anche con tanta passione ci ha fatto conoscere un uomo che non deve essere dimenticato. Proprio per questo sarebbe intenzione della professoressa adattare a piéce teatrale la vicenda narrata per essere proposta alle scuole e, insieme a questo, anche la stesura di un progetto didattico perché i ragazzi possano riscoprire quella che è la bellezza e l’importanza della politica, vissuta come spirito di servizio e non come strumento di affermazione personale.

Valter Castignoli

Nella foto, la presentazione del libro “L'avvocato di Dio“ all'auditorium di Rivergaro.



Pubblicato il 1° agosto 2022

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