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A Marco Porcari il Premio San Fiorenzo 2017

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Sarà consegnato sabato 14 ottobre dal Sindaco e dal Parroco di Fiorenzuola alla moglie Enza e al presidente del "Verani" il Premio San Fiorenzo 2017, conferito alla memoria di Marco Porcari e alla Casa Protetta Verani Lucca; il primo è stato paziente non autosufficiente nella struttura di assistenza. Una duplice e collegata scelta per sostenere l’attenzione sia alla frequente situazione di familiari con angosciose malattie disabilitanti, sia ai rispettivi istituti di assistenza e di cura.
Il Premio sarà consegnato nell’intervallo del Concerto della Corale Città di Fiorenzuola che avrà inizio alle ore 21 in Collegiata.

Marco Porcari era nato a Fiorenzuola nel 1963. Sposato con Enza Castaldo, ha avuto due figli. Educatore professionale, attivo nel volontariato caritativo e formativo, aveva aderito al cammino del Diaconato Permanente. A 38 anni viene progressivamente afflitto da una grave patologia che lo ha portato verso l’inabilità e l’allettamento. La mitezza e dolcezza del suo temperamento lo hanno caratterizzato anche durante tutto il periodo di infermità, virtù confermate dalla moglie Enza, da amici fedeli e dal personale della Casa negli otto anni trascorsi al Verani.

Il Premio San Fiorenzo vuole anche onorare i cento anni dal sacrificio della morte eroica del giovane Prospero Verani dalla cui fecondità di memoria nacque il Pio Istituto a lui dedicato, ora diventata Fondazione Verani Lucca. Il Pio Istituto ebbe origine grazie alla donazione eseguita dai coniugi Pasquale Verani e Lina Ferrari in memoria dell’unico figlio maschio, Prospero, morto in battaglia durante la Prima Guerra Mondiale.
 Alla dotazione iniziale si aggiunsero le donazioni del cavalier Luigi Verani e della duchessa Clelia Pallavicino Fogliani.
La Fondazione si occupa di fornire servizi a persone anziane o con gravi problemi di disabilità. Attualmente vengono erogati i seguenti servizi: Casa residenza (costituita da posti in convenzione e posti privati) per persone non autosufficienti con gravi patologie, alloggi con servizi, Centro diurno Alzheimer, Inserimenti individuali di persone con gravissima disabilità acquisita, posti di accoglienza temporanea di sollievo, presidio ambulatoriale di medicina fisica e riabilitazione, servizio di continuità assistenziale (Guardia medica).
E’ importante sottolineare come, pur di fronte a una nuova e onerosa situazione economica, non corrisponda alcun tipo di finalità di lucro: le stesse denominazioni prima di IPAB e poi di ONLUS chiariscono le finalità filantropiche dell’attività svolta e rimandano al concetto di porsi a servizio senza ambizioni di profitto.
Una grande realtà, dunque, con oltre cento ospiti e oltre cento dipendenti che prima di azienda ed impresa vuol essere casa e famiglia, comunità di relazione e di cura animata da affetto, stima, accompagnamento e sollievo.

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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