Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Operai della Grazia, da 25 anni in diocesi

4operai

Il 2015 ha visto gli Operai della Grazia celebrare due importanti anniversari, quello dei 25 anni della presenza ad Albareto e i 20 anni dall’inaugurazione del centro di vita “La vite e i tralci”. Domenica 7 febbraio l’associazione ricorderà questi traguardi con una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Gianni Ambrosio, nella chiesa di Albareto, alle ore 17. “Sarà un’occasione per rinnovare le nostre promesse di consacrazione e ringraziare il Signore per il dono della vocazione dei tanti operai della grazia che in questi anni hanno operato nella grande famiglia della diocesi di Piacenza-Bobbio”, annuncia la presidente, Anna Maria Bucciotti. Alla messa seguirà un’agape fraterna presso il centro di vita. Le celebrazioni cominceranno comunque già sabato 6 alle 15.30, con la meditazione “per me vivere è Cristo” (Fil 1,21), guidata da don Giorgio Brodoloni, seguita alle 18 dall’adorazione e, alle 18.30, dalla messa.

La storia dell’Associazione. Le radici degli Operai della Grazia affondano negli orrori della seconda guerra mondiale. Fu durante i terribili bombardamenti che un giovane sacerdote di Terni, mons. Antonio Conti, riaffermò la speranza nella fratellanza e in un domani migliore, poichè “Dio è nostro padre, noi siamo i suoi figli amati e fratelli tra noi nel Figlio suo Gesù Cristo”. Rimasto in città con i confratelli, sfida i bombardamenti per seppellire i morti e consolare i sopravvissuti, portando loro la speranza del domani. Don Antonio fa dunque sua una missione di testimonianza di vita e di fede, e coinvolge altri sacerdoti e laici. L’11 febbraio 1944, mons. Felice Bonomini, vescovo di Terni, accolse la prima offerta di consacrazione dei primi giovani missionari: nacque così la “Gioventù missionaria”, che nel suo Statuto di fondazione dichiara di voler portare ogni persona a vivere a pieno la vita.

Leggi articolo alla pagina 33 dell’edizione di venerdì 5 febbraio 2016

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies