Un volto in un mosaico
Seicento chilometri in bicicletta nell’entroterra del Cilento. Sacco a pelo, una piccola tenda e pochi soldi per spingersi là dove i turisti non arrivano, tra paesini i cui unici custodi sono pochi anziani, attaccati alle loro case di sasso come gli alberi di castagno ai Monti Alburni. Carla Passarelli è una giovane artista campana, laureata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli e in mosaico all’Accademia di Ravenna, che la vita - complice il lavoro del marito - ha portato a Castel San Giovanni. Quel viaggio affrontato nella sua terra natale nell’estate 2014 diventa oggi una mostra, “Attraverso La Via Silente - carnet de voyage”, che si inaugura sabato 5 marzo alle ore 17 alla sede dell’associazione culturale “QuiArte” in via Garibaldi 82/a a Piacenza.
Sarà un’esperienza multimediale per permettere ai visitatori di rivivere la sorpresa dell’incontro con gli abitanti del Cilento, immergendosi in una atmosfera sospesa, d’altri tempi. Ci saranno video. Le registrazioni dei canti di sdegno e rivolta delle anziane che in gioventù sono salite al Nord per fare le mondine. Ma soprattutto i ritratti di Carla Passarelli: a penna, a matita e - particolarità assoluta - a mosaico. “Ritrarre un volto vuol dire accogliere la sfida di raccontare anche la storia che c’è dietro ogni singola ruga, dietro l’espressione degli occhi, l’angolatura delle labbra”, spiega Carla, la cui ricerca artistica è una ricerca della propria identità più profonda che passa attraverso la riscoperta delle radici, “di uomini e donne e luoghi che mi appartengono”.
“Attraverso la Via Silente - carnet de voyage”, dal 5 marzo al 1° aprile (orari: da lunedì a sabato 16-19, il martedì, giovedì e venerdì anche la mattina 10-12).
Leggi l’articolo a pagina 4 dell’edizione di venerdì 4 marzo 2016.