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A Salsominore è stato onorato il patrono Sant'Agostino

Salsominore fedeli con il Vescovo Ambrosio



A Salsominore, antico bordo turistico della val d'Aveto, si conferma la forte devozione al proprio patrono Agostino, al quale da tempo immemore la popolazione locale ha dedicato l'oratorio ubicato nel centro antico.
Domenica 25 agosto, a rendere solenne ancor più l'evento la presenza del vescovo emerito di Piacenza-Bobbio, mons. Gianni Ambrosio, il quale ha presieduto la celebrazione eucaristica, alla presenza di molti fedeli, molti provenienti anche da altre parrocchie.
A coronare la giornata di festa ha contribuito la bella e calda domenica di fine agosto, che ha consentito la esecuzione della rituale processione con la statua del Santo, portata a spalla da quattro giovani del borgo turistico della val d'Aveto.
Durante la celebrazione, accompagnata dalla locale Corale dedicata proprio a Sant'Agostino, oltre a tracciare la figura del santo Vescovo, dottore della Chiesa, mons. Ambrosio ha ricordato un altro grande Santo, Colombano, ed il pellegrinaggio diocesano del 2014 a Roma, (che aveva registrato anche la presenza di molti fedeli di Salsominore) in occasione del XVII Columban’s Day per l’apertura dell’Anno Giubilare dei 14 secoli dalla morte del santo monaco Irlandese. Mons. Ambrosio, durante l'omelia, ha sottolineato l'importanza del co-patrono della diocesi di Piacenza-Bobbio, e di quanto ben due Papi, Benedetto XVI e Francesco, gli abbiano raccomandato di far risaltare l'importanza della figura del Santo missionario.
La devozione di Salsominore ad Agostino dottore della Chiesa ha quindi origini lontane, come testimoniato dalla presenza dell'oratorio a lui dedicato (Divo Augustino Dicatum, c.i.t.).
Salsominore La Celebrazione Eucaristica
L'origine dell'edificio sacro potrebbe risalire al XV secolo, anche se nei secoli successivi venne rimaneggiato più volte. A questo proposito alcuni anni fa, il compianto Mario Agogliati, memoria storica della Valdaveto, aveva ricordato al cronista che gli antenati riportavano che la struttura più antica era collocata più a monte, dove fu ritrovato un sarcografo in tufo, probabile tomba del decurio Caio Sulpicio Rufus, comandante militare di un reparto di cavalleria, probabile avamposto dell'Impero Romano in questa Valle, durante le guerre contro i Liguri. 
Infatti, l'edificio consacrato, si trova nel borgo antico risalente al periodo dell'Impero Romano, come testimoniato proprio dalla lapide tombale del III sec. D.C., scoperta sulla facciata del fabbricato nel 1926, durante il periodo dei grandi lavori della realizzazione dell'invaso di Boschi e della centrale idroelettrica di Ruffinati.
Nel pomeriggio, come da tradizione, la festa è proseguita con giochi per grandi e piccini, organizzati nei pressi dell'impianto sportivo comunale di Salsominore.
Paolo Carini
Nelle foto, la festa a Salsominore alla presenza del vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio.
Pubblicato il 28 agosto 2024

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