«Il futuro è ancora promessa di bene?» Riflessioni al convegno di Bobbio

Momenti di riflessione sul nostro tempo con il vescovo Adriano Cevolotto, Pier Luigi Bersani e Gian Giacomo Schiavi
L’incontro “Il futuro è ancora promessa di bene?” si è svolto, con manifesta soddisfazione dei numerosi intervenuti, il 30 novembre a Bobbio all'Auditorium comunale. E’ stato organizzato dalla giovane Associazione Culturale “Pensieri e Parole”, nata l’anno scorso proprio in questi giorni. E attraverso pensieri molto ben focalizzati e parole molto ben espresse si è manifestata l’utilità di codesti … strumenti. Protagonisti il vescovo Adriano Cevolotto, il parlamentare piacentino Pier Luigi Bersani, il moderatore Gian Giacomo Schiavi, giornalista e scrittore, Mauro Martini, ideatore dell’Associazione.
L’importante messaggio veicolato è l’invito a pensare. Anche se qui e ora risulta molto difficile. Qui per le difficoltà che si riscontrano nelle aree interne degli Appennini, ora per la consapevolezza di essere entrati in una zona molto grigia della storia dell’umanità con le guerre vicine, la corsa alle armi, i femminicidi, un’economia rapace (da far ripensare a quella monastica senza profitto), l’amplificazione delle disuguaglianze, la concentrazione mai verificata neppure ai tempi dei faraoni di una ricchezza inaudita nelle mani di pochissimi, la politica malata di astensionismo, i profondi cambiamenti nella comunicazione, la mancanza di lavoro e prospettive per i giovani, lo strapotere della tecnologia, la perdita di un qualsiasi modello per affrontare con un pò di preparazione il salto generazionale.
La forza della tecnologia
La tecnologia è la forza motrice causa dell’attuale situazione. Chi l’ha in mano può cambiare i rapporti di potere e le gerarchie sociali. E c’è da chiedersi se il progresso tecnologico coincida col progresso umano, se sia possibile fronteggiare ciò che può travolgere culture liberali e sensibilità religiose. Da sempre ogni conquista tecnologica ha comportato drastici cambiamenti cui l’umanità ha dovuto adattarsi. Non tutto è male, né tutto è bene. Dall’uno può nascere l’altro e viceversa. Non siamo alla fine del mondo. Si va avanti.

Generosità, fiducia speranza
Sono state evocate categorie profondamente umane, come la generosità, la speranza, la fragilità, la fiducia, cui riferirsi in tempi in cui il senso di urgenza incalza. E’ stata sottolineata l’importanza del volontariato che sta mostrando capelli sempre più bianchi se confrontati con quelli neri delle nuove generazioni. La fiducia è quasi parola magica. Non può sparire. Permette di cogliere il valore che c’è nell’altro, che mai è da eliminare, anche se la pensa diversamente. Ogni esclusione è sempre un impoverimento. Volendolo, si può andare avanti senza violenza. Ne è esempio la nostra costituzione, creazione eccellente, nata dalla rispettosa compartecipazione di tutte le forze politiche animate da comune obiettivo.
C’è da chiedersi se il futuro sia ricerca di bene, che comporta anche rinuncia o sacrificio personale, o solo di benessere.
Non si spengono nella mente alcune affermazioni: “La prima preoccupazione della politica è domare la bestia, ovvero l’aggressività nel cuore umano”. Espressione che fa da contraltare al peccato originale, quel segno che ci portiamo dentro, che rende tutti fragili. Non dobbiamo dimenticare che ogni mala azione porta sempre conseguenze e che “C’è sempre un legno cui ci si può appendere in un mare in burrasca: la croce”.
Appuntamento il 27 dicembre con Alberto Bellocchio
Il prossimo incontro di “Pensieri e parole” si svolgerà il 27 dicembre con la presentazione dell’ultimo libro di Alberto Bellocchio. L’attività proseguirà a fine gennaio sul tema barzellette popolari e continuerà, a ritmo mensile, solo nel periodo invernale, a Bobbio e nell’alta Val Trebbia.
Luisa Follini
Nelle foto: dall'alto, i relatori all'incontro del 30 novembre a Bobbio e il pubblico presente nell'Auditorium comunale.
Pubblicato il 5 dicembre 2025
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