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Youthopia: «zuppa resistente» un piatto per sentirsi a casa

Festival volontari 4

“Anche a Piacenza, città piccola e nel suo insieme prospera, c'è tanta gente che ha fame, che per problemi economico – sociali o scarsa conoscenza della lingua italiana, fatica ad accedere a sufficienza a risorse primarie come il cibo. La «zuppa resistente» che abbiamo servito gratuitamente a Youthopia è stata prima di tutto un modo per garantire un pasto caldo alle persone più in difficoltà. Ma non solo. Piatto presente in tutte le culture nelle sue diverse forme, la zuppa condivisa ha anche permesso a chi l'ha gustata di sentirsi a casa, nonostante le differenze di origini e vissuti”.
A parlare è Lorenzo De Carli del team Educatori di Strada. Il giovane sintetizza così il valore concreto e inclusivo del Festival dla Süppa, pranzo solidale che lo scorso 8 febbraio ha avuto luogo presso Youthopia: il nuovo hub urbano di Piacenza in via Capra 14/16 dedicato all'integrazione e al contrasto del disagio giovanile, inaugurato a settembre 2024.
Aperta a tutti con l'intento di far conoscere meglio il nuovo spazio piacentino, l'iniziativa solidale oltre che dagli Educatori di Strada è stata promossa da Laboratorio di Strada ODV e Caritas Diocesana Piacenza-Bobbio. 60 le persone coinvolte tra volontari e ospiti, con un target prevalente di partecipanti intercettato tra i ragazzi adolescenti seguiti in strada dagli educatori e tra le famiglie residenti negli appartamenti del palazzo di proprietà della Caritas in cui ha sede anche Youthopia. Un appuntamento rivolto quindi soprattutto ai più fragili, che però non ha escluso chiunque fosse interessato a prenderne parte.

 Consumate 130 dosi di zuppa

“Quest'anno siamo arrivati alla quarta edizione del Festival dla Süppa, versione piacentina e su piccola scala del Festival internazionale della Zuppa di Bologna” - ha spiegato De Carli -. Per la prima volta abbiamo organizzato l'evento a Youthopia, nuova sede aggregativa Caritas di supporto alle attività degli educatori di strada. Anche le edizioni passate sono state organizzate in luoghi informali (da Piazza Cavalli al Pubblico Passeggio) e hanno sempre superato le nostre previsioni. Le porzioni di zuppa consumate sono sempre state molte, spesso superiori al numero dei partecipanti: una tendenza questa che si è rafforzata nel 2025, confermando che anche nella nostra città le persone che hanno bisogno di aiuto alimentare sono più di quelle che si crede”.
130 le dosi di zuppa consumate quest'anno per 60 partecipanti – sottolinea l'educatore -, quasi tutti stranieri e perlopiù nord – africani. Oltre ai ragazzi che seguiamo abitualmente in strada invitati da noi personalmente, sono stati ospiti del nostro pranzomolti maschi adulti: non solo delle famiglie del palazzo di via Capra, ma anche avventori casuali del quartiere, esortati ad entrare dai volontari che servivano il cibo. Oppure persone che hanno saputo dell'iniziativa per passaparola. C'è chi si è fermato a mangiare a Youthopia, chi ha chiesto di farsi confezionare la zuppa per mangiarla a casa o portarne diverse porzioni ad amici e chi, dopo aver mangiato, ha avvisato altri amici di prender parte all'iniziativa”.
Un gran via vai di persone è stato quindi registrato in via Capra dalle 12 alle 15 di sabato 8 febbraio, allo scopo di riuscire ad assicurarsi più zuppa possibile.

Festival zuppa educatori Strada 1 copia

Perchè la zuppa

“Siamo a Piacenza e avremmo potuto fare il Festival dei tipici pisarei e fasò – ha osservato Lorenzo -, ma sarebbe stato un piatto locale; la valenza simbolica della zuppa è invece universale. Questo piatto, che attraversa in qualche forma tutte le culture, riesce a far sentire tutti accolti in un terreno comune, abbattendo le distanze. Molti stranieri non si sarebbero invece riconosciuti in un piatto di pisarei e fasò, lo avrebbero percepito estraneo alle loro tradizioni”.
“Abbiamo chiamato la zuppa « resistente» perché le aziende che ci hanno fornito i loro prodotti, tutti ortaggi e cereali stagionali e locali, fanno parte della rete «Contadini resistenti». Si tratta di un’associazione di realtà aziendali del territorio piacentino, dislocate nelle principali vallate e nelle aree limitrofe. Tutte a conduzione familiare hanno l'obiettivo di presentare i prodotti artigianali del nostro territorio, insieme alla storia, all’etica e ai sogni di cui sono intrisi. Credono in un’agricoltura sostenibile, che riesca a migliorare la biodiversità e a tutelare il paesaggio. Per l'iniziativa ho contattato il progetto «Prossima fermata» della Caritas diocesana, progetto di agricoltura sociale attivo a Cadeo dal 2019. Alcuni prodotti che ci servivano, aglio, cipolle, sedano, li hanno forniti direttamente loro, altri invece sono stati chieste alle aziende Trebbiola e Monastero, con cui “Prossima fermata” collabora. Oltre ai volontari Caritas ci ha aiutato a servire la zuppa anche il gruppo scout “Le Pleiadi” di San Lazzaro, che ha anche contributo alla pulizia, all'accoglienza ed a intercettare persone di passaggio a cui offrire un piatto caldo.

Tante emozioni

Tante le emozioni che anche quest'anno il Festival ha regalato. Dopo il pranzo i ragazzi insieme ad alcuni loro amici si sono fermati a Youthopia per stare in compagnia e giocare insieme. Molti adulti entrati nel centro per la prima volta, hanno invece raccontato la loro storia, da dove venivano, le loro difficoltà, pezzi della loro vita. “Un senzatetto era di passaggio in via Capra e noi l'abbiamo invitato a entrare – ricorda De Carli -. Ci ha raccontato di vivere in una casa abbandonata vicino alla stazione e di avere due figli in età scolare. In quel momento stava andando a Milano a trovare un amico, così gli abbiamo dato qualche porzione di zuppa da portar via per entrambi. Un uomo di origine marocchina ci ha invece fatto sapere di essere in Italia ormai da diversi anni e che sarebbe tornato volentieri altre volte per conoscere meglio noi educatori e le nostre attività. Sono solo alcuni esempi,di abitanti del quartiere (zona via Roma, Lupa, stazione) in condizione di disagio e fragilità, conosciuti grazie a questo pranzo insieme.
“Più che occasione per spiegare nei dettagli le attività del team Educatori di Strada supportate da Caritas, il nostro Festival dla Süppa è stato ancora una volta un momento informale di incontro, di nascita di nuove relazioni, di scoperta dell'altro; grazie alla condivisione un piatto capace di abbracciare e amalgamare le diversità. Tante altre le attività e i momenti di aggregazione che vogliamo organizzare a Youthopia nel corso dell'anno; fino al prossimo Festival nel 2026”.

Micaela Ghisoni

Nelle foto, volontari al lavoro e la zuppa sui fornelli.

Pubblicato il 19 febbraio 2025

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