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LocandinaCaritaPapa2016

Domenica 26 giugno si celebra anche nelle parrocchie della nostra diocesi la giornata per la Carità del Papa. Tutte le offerte raccolte andranno al cosiddetto “Obolo di San Pietro”, che permetterà al Santo Padre di far fronte alle necessità di molti poveri che si rivolgono a lui.

L’Obolo di San Pietro ha le sue radici nella Chiesa dei primi secoli: da sempre le comunità si sono fatte carico di sostenere gli annunciatori del Vangelo perché si possano prendere cura dei bisognosi.
Alla fine del secolo VIII, gli anglosassoni, dopo la loro conversione, si sentirono tanto legati al Vescovo di Roma che decisero di inviargli in maniera stabile un contributo annuale. Così nacque il “Denarius Sancti Petri” (Elemosina a San Pietro), che ben presto si diffuse nei Paesi europei. Questa, come altre pratiche analoghe, passò attraverso molte e diverse vicissitudini nel corso dei secoli, fino a quando fu benedetta da Pio IX, con l’Enciclica “Saepe venerabilis” del 5 agosto 1871.
Attualmente, questa colletta ha luogo in tutto il mondo cattolico, per lo più a fine giugno in vicinanza alla solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo che quest’anno ricorre mercoledì 29 giugno.

Il Papa, Pastore di tutta la Chiesa, si preoccupa anche delle necessità materiali di diocesi povere, istituti religiosi e fedeli in gravi difficoltà (poveri, bambini, anziani, emarginati, vittime di guerre e disastri naturali, profughi e migranti).
“La Giornata - sottolinea il segretario generale della Cei mons. Nunzio Galantino - ci offre l’opportunità di prendere la mano del Santo Padre e di rendere più estesa la sua presenza al fianco dell’umanità bisognosa, nei tanti interventi dei quali abbiamo avuto notizia e nei molti di più che restano lontani dai riflettori. Non lasciamo - è il suo invito ai parroci - che questo appuntamento passi nell’indifferenza, rendiamone partecipe la nostra comunità”.

L’Annuario della diocesi
nel segno del Giubileo

È disponibile in redazione e alla Libreria Berti. Tutti i dati e le informazioni sulla Chiesa piacentina-bobbiese

COPannuario2016


“Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.” Così aveva scritto Albert Einstein sulla porta del suo ufficio universitario. E c’è da credergli: la realtà sfugge alla categorizzazione, ma va concesso che spesso i numeri sono utili per fotografare una situazione. È la funzione che assolve l’Annuario diocesano, uno strumento semplice, ma estremamente utile per conoscere meglio la diocesi nelle sue diverse realtà, dalle parrocchie ai sacerdoti, dalle associazioni alle strutture.

Ma l’Annuario 2016 non è solo uno strumento, è anche un’occasione di riflessione.
Ad aprirlo, infatti, un articolo di Lucia Romiti sull’argomento caldo di queste settimane, ovvero l’apertura dell’anno giubilare dedicato alla Misericordia.
“Per vivere e ottenere l’indulgenza - si legge nell’annuario - i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa [...]. A Piacenza la Porta della Misericordia è lì da centinaia di anni, sempre pronta per essere oltrepassata. È l’ingresso principale della meravigliosa cattedrale in stile romanico, la cui costruzione è iniziata nel 1122 e sul cui arco superiore campeggia, fra i segni zodiacali, la mano del Cristo pantocratore. Una mano creatrice, una mano accogliente che aspetta di ricevere i piacentini fino al 20 novembre prossimo, giorno in cui si chiuderà solennemente l’anno giubilare”.

Secondo la consuetudine, l’Annuario si apre con alcune informazioni sulla Chiesa universale, per poi restringere il campo a quella italiana, regionale e, infine, alla nostra diocesi, guidata dal 2008 dal vescovo Gianni Ambrosio.

Vengono poi dati in dettaglio funzioni e contatti degli organi amministrativi della curia e vengono presentati i seminari diocesani e le scuole cattoliche. Interessante poi seguire la suddivisione del territorio diocesano su cui si contano 420 parrocchie, delle quali sono forniti gli utili recapiti.

L’annuario continua con le notizie riguardanti i sacerdoti diocesani, quelli non diocesani e i diaconi con le relative date di ordinazione.
Per quanto riguarda il nostro clero si può osservare come l’età media dei nostri preti sia piuttosto alta, si aggira infatti sui 70 anni, anche se, ad abbassare la media hanno contribuito nel 2014 ben 4 nuove ordinazioni, che ci hanno regalato 4 giovani sacerdoti, tutti intorno ai 30 anni.

In chiusura vengono resi noti i dati sulle comunità religiose femminili e sugli ordini maschili, l’elenco delle aggregazioni laicali e dei santi e beati della diocesi che vengono celebrati nel calendario liturgico.

Continuando la tradizione degli ultimi anni, la parte conclusiva dell’annuario è dedicata ai documenti provenienti dagli archivi della curia.
Quest’anno sono state scelte le pagine del Bollettino Ufficiale della Curia sulla Grande Guerra, per aiutarci a capire - come scrive il prof. Ersilio Fausto Fiorentini - “il rapporto tra la società piacentina e l’immane tragedia bellica”.

Per chi ne desiderasse una copia, è disponibile al costo di 7 euro presso la sede de “Il Nuovo Giornale” (Piacenza, via Vescovado 5) o alla Libreria Berti (Piacenza, via Legnano 1). Per informazioni: il Nuovo Giornale, tel. 0523.325995.