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Notizie Varie

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A Gragnano la festa della torta spisigona

spisigona

Si terrà anche quest'anno a Gragnano  per iniziativa dell'omonimo comitato la festa della torta spisigona giunta quest'anno la sua 26 edizione.
La kermesse che si terrà dal 8 al 10  settembre presso la piazza della pace ex campo maracanà prevede nel suo programma sabato 8 settembre alle ore 19,30 apertura stands gstronomici,  alle ore 21 serata  danzante con l'orchestra Andrea Spillo; si prosegue poi domenica 9 settembre con la vendita di torte spisigone fin dal mattino nelle sede della festa alle ore 19 apertura stands gastronomici  e alle 21 serata danzante con l'orchestra spettacolo "Grande Evento ".
Lunedi 10 settembre serata conclusiva della manifestazione con l'apertura degli stands gastronomici alle ore 19,30 e alle 21 serata danzante con l'orchestra  Valentina Valent.
Per tutta la durata della manifestazione funzioneranno fornitissimi stands gastronomici con le migliori specialità della nostra enogastronomia e con imigliori vini dei nostri colli insieme alla famosa torta spisigona deco dal 2015 , inoltre sarà presente un area gioco per bambini e il banco dei beneficenza presso il centro culturale comunale indetto della parrocchia San Michele  finalizzato all'ultimazione dei lavori di restauro della chiesa parrocchiale.

 Pubblicato il 30 agosto 2018

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A Carpaneto la Festa della Coppa

coppa

Era il 1956 quando a Carpaneto veniva ideata una sagra paesana destinata a durare sino ai giorni nostri e, sicuramente, visto anche il grande successo di pubblico, destinata a durare ancora per tanti anni: la  Festa della Coppa.
Rappresenta per la nostra provincia una delle manifestazioni più attese e apprezzate. In particolare per il modo in cui viene organizzata, nel quale si mescolano cultura, spettacolo, divertimento e ottima cucina, con la coppa regina che si potrà gustare insieme ad un buon bicchiere di vino delle aziende vitivinicole locali.
Numerose saranno le iniziative che animeranno le giornate di festa dedicate agli adulti e ai bambini; le tre piazze del paese, un grande pregio per Carpaneto,  saranno tutte protagoniste delle tante iniziative e ciascuna con una propria destinazione.
Piazza Scotti rimane per tre serate centro del liscio con le orchestre, Katia & Attilio Cianni (venerdì), Franco Bagutti (sabato), Ringo & Samuel (domenica), mentre lunedì ospita la tombola. Piazza Oliveti rimane il polo giovanile con esibizione di gruppi per i più giovani e la Silent Night (  sabato sera). Piazza XX Settembre è il regno della coppa con l’area dedicata all’enogastronomia: un percorso organizzato in cui si potranno effettuare degustazioni, abbinamenti e acquisti direttamente dai salumifici Gagliardi, Giordano e la Rocca. A  corredo, preparatissimi Sommelier dell’AIS suggeriranno degustazione dei vini Doc colli piacentini  da abbinare ai noti salumi.

Pubblicato il 30 agosto 2018

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Lirica sotto le stelle, l'8 settembre Madama Butterfly

farnese

 

L'Associazione Amici della Lirica di Piacenza presenta “Lirica Sotto le Stelle" e fissa l'appuntamento per sabato 8 settembre con il titolo Madama Butterfly di Giacomo Puccini .

L'appuntamento è a Palazzo Farnese alle ore 19,45 e l'inizio dell'opera è alle ore 21,15.

Una scelta importante per gli Amici della Lirica, che hanno selezionato accuratamente il cast e le prime maestranze:

-       Renata Campanella (Cio Cio-san), Antonio Corianò (F. B. Pinkerton), Rossana Rinaldi (Suzuki), Alessio Verna (Sharpless), Im Suntae (Goro), Davide Mura (Lo zio Bonzo), Sangyong Hwan (Il principe Yamadori), Ilaria Freppoli (Kate Pinkerton), Francesco Lo Feudo e Paolo Rau (Figuranti);

-       Maestro Direttore e Concertatore: Jacopo Rivani;

-       Orchestra Filarmonica Italiana OFI;

-       Azione coreografica e regia di Giuseppina Campolonghi e Riccardo Buscarini;

-       Costumista: Artemio Cabassi; costumi realizzati da Artescenica (Reggio Emilia);

-       Coro Lirico Città di Piacenza;

-       Movimenti coreografici: Sara Auderi, Silvia Corradi, Eleonora Lambertini.

Presenta la serata Silvia Casagrande.

Pubblicato il 21 agosto 2018

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A Lazzarello una via dedicata a mons. Attilio Balzarini

lazzarello

Lazzarello è un piccolissimo paese sulla cima di un monte, che negli anni si è progressivamente spopolato. Per letteralmente secoli è stato una destinazione non proprio popolare fra i parroci che hanno dovuto fare i conti con l’isolamento, il freddo, la mancanza per molto tempo di una canonica. Gli archivi storici sono pieni di lamentele di parroci del passato inviate ai loro vescovi. C’è però stato un parroco che ha trascorso qui ben 59 anni, restandovi per tutta la vita e prestando qui il proprio servizio sacerdotale. Mons. Attilio Balzarini è stato parroco di Lazzarello dal luglio 1939 al marzo 1998, e nel ventesimo anniversario della sua scomparsa, la comunità riconoscente gli ha dedicato la via della chiesa, apponendo una stele sulla facciata del tempio. Per ricordare questo prete gentile, umile e sempre disponibile, il vescovo Ambrosio si è recato a Lazzarello insieme a mons. Angelo Bazzari della Fondazione don Gnocchi e a mons. Mario Dacrema.
“Tutti noi abbiamo dei ricordi di don Attilio: ha accompagnato molteplici generazioni di questo paese attraverso i sacramenti e ha accompagnato tante persone nell’ultimo viaggio. Di lui ricordiamo il suo sorriso, che non ha mai abbandonato, nonostante il morbo di Parkinson che ne ha tormentato gli ultimi anni”, ha ricordato mons. Bazzari. “Ci ricordiamo dei saggi consigli che dava in riservatezza e del silenzio umile e sempre pronto ad aiutare, tipici della sua vita quasi monacale”. Il vescovo ha invitato tutti a riflettere sulle difficoltà del servizio in un paesino così isolato, durante anche gli anni dolorosi del conflitto mondiale. “Tante privazioni, tanta anche solitudine. E possiamo immaginare anche la delusione nel vedere i giovani che aveva istruito e seguito, abbandonare il paese in cerca di fortuna in città. Ha visto il paese passare da quelle magari 150 persone di un tempo alle pochissime famiglie che ancora rimangono. La sua fede è però stata costante nonostante le difficoltà”.
Viene spontaneo chiedersi come si trovi la forza per servire senza mai lamentarsi, senza mai cedere. Il vescovo ha usato il vangelo del giorno, con la manna piovuta dal cielo, per spiegare: “Chi ha fame e sete di Dio, non sente altri bisogni. E la sete di dio si estingue pregando ma anche incontrando i fratelli, perché ogni incontro è un segno prezioso. Mons. Attilio si è fatto parte della vita del paese, e in Cristo ha trovato l’acqua e il pane per andare avanti”.
La stele che lo ricorda è stata rivelata dalla nipote, alla presenza del gruppo alpini locale. Il vescovo ha benedetto la lapide, e don Villa ha voluto sottolineare ancora una volta l’esempio di umanità lasciato da mons Balzarini. Le tante persone tornate per l’occasione al paese, gremendo la chiesa e il sagrato, hanno confermato che il ricordo del vecchio parroco rimane vivo e vivido. “Io forse sono diventato parroco proprio grazie al suo esempio. Lo vedevo qui ogni giorno e alla fine mi sono accorto di ammirare la sua opera”, ha spiegato mons. Bazzari “Attraverso di lui, ricordiamo idealmente anche tutti i parroci che hanno vissuto in questo difficile ritiro”.
Anche il sindaco del neonato comune Alta Val Tidone, Franco Albertini, è intervenuto per sottolineare che “con questa targa teniamo viva la memoria di una persona che abbiamo tutti a cuore e che ci ricorda che, prima di essere qualsiasi altra cosa, siamo uomini e fratelli”.

Pubblicato il 29 agosto 2018

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Le Cattedrali della Pace in mostra a Bobbio fino al 16 settembre

cupola

Al Museo Mazzolini di Bobbio, in Piazza Santa Fara, fino al 16 settembre, saranno in esposizione le Cattedrali della pace di Riccardo Benvenuti. Sono dodici dipinti da visitare negli orari di apertura del Museo: giugno e settembre, sabato dalle 16.30 alle 18.30; domenica e festivi: 10.30-12.30 e 16.30-18.30; luglio e agosto dal mercoledì al sabato dalle 16.30 alle 18.30; domenica e festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30.
“Le Cattedrali della pace di Riccardo Benvenuti, con il grandioso ciclo di dipinti in cui le cattedrali emergono dall’acqua - ha detto il vescovo mons. Gianni Ambrosio nella presentazione inserita nella cartelletta-catologo della mostra - costringono lo stesso spettatore a immergersi non solo nella natura, nella storia e nella geografia ma anche nella profondità dello spirito umano e nella sua inesausta ricerca di una più autentica umanità e di Dio".

Pubblicato il 20 agosto 2018

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