Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Il Concerto di San Silvestro per celebrare l’arrivo del nuovo anno al Municipale

Concerto San SIlvestro foto Gianni Cravedi 2048x854

Per festeggiare in musica l’arrivo del nuovo anno, al Teatro Municipale di Piacenza si rinnova la tradizione del Concerto di San Silvestro, in programma mercoledì 31 dicembre alle ore 18. Sul podio Matteo Beltrami dirigerà l’Orchestra Farnesiana e il Coro del Teatro Municipale, preparato da Corrado Casati, in un programma ricco di energia, emozione e brillantezza, che proporrà un percorso attraverso il grande melodramma italiano, l’eleganza della musica francese e il fascino trascinante della tradizione viennese. Ad aprire il concerto sarà Giuseppe Verdi con la celebre Sinfonia da Nabucco, seguita da due pagine per coro tra le più note e rappresentative del repertorio operistico: Gli arredi festivi e l’immortale Va, pensiero, sull’ali dorate, simbolo universale di libertà e nostalgia. Di Verdi verranno eseguiti anche i vivaci brani corali da La Traviata: Noi siamo zingarelle e Di Madride noi siam mattadori, esempi di brillante teatralità e leggerezza. Il clima si farà più rarefatto con la Pavane op. 50 in fa diesis minore di Gabriel Fauré, raffinata pagina per coro e orchestra, intrisa di malinconica eleganza e delicata poesia sonora.

La seconda parte del concerto si accenderà di ritmo e splendore con le celebri danze della tradizione mitteleuropea: il celebre valzer Gold und Silber op. 79 di Franz Lehár e la scoppiettante Tritsch-Tratsch-Polka op. 214 di Johann Strauss, autentico concentrato di brio e spirito festivo. A suggellare la serata, si torna al repertorio dell’opera italiana con due capolavori: la travolgente Sinfonia da Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, esempio perfetto di vivacità e genialità orchestrale, e il monumentale Finale da Guglielmo Tell, pagina di grande impatto emotivo e simbolo di slancio eroico, ideale per salutare l’anno che si conclude e accogliere quello nuovo.
Il Concerto di San Silvestro si conferma così un’occasione speciale per celebrare la musica come linguaggio di festa, condivisione e speranza, regalando al pubblico un augurio in note per l’anno che verrà.
Matteo Beltrami, considerato tra le migliori bacchette della sua generazione, è regolarmente sul podio di importanti teatri internazionali; al Teatro Municipale di Piacenza ha recentemente diretto con grande successo Il trovatore nel 2023 e I due Foscari verdiani nel 2024
L’Orchestra Farnesiana nasce da una idea dei fratelli Gabriele e Marcello Schiavi, che uniti da esperienze tra le più prestigiose Orchestre, si pongono l’obiettivo di sviluppare e proporre il repertorio sinfonico e operistico anche sul territorio piacentino. Dal 2021 l’Orchestra si esibisce al Teatro Municipale in occasione del Concerto di San Silvestro. L’Orchestra annovera al suo interno musicisti provenienti dalle orchestre del Teatro alla Scala, Conzertgebouw Amsterdam, La Monnaie Bruxelles.

Per informazioni:

Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, Tel. 0523 385720 – 385721.

Nella foto, il Teatro Municipale di Piacenza. (foto Gianni Cravedi)

Pubblicato il 29 dicembre 2025

Ascolta l'audio

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente