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Al Teatro Organico Perduca di Travo si parla di comunità di montagna e futuro

Serate Letterarie 2025 07 31 Locandina

La rassegna letteraria Giana Anguissola giovedì 31 luglio ore 21.15 si sposta nei suggestivi spazi di Teatro Organico, in località Termine Grosso di Travo, per parlare di “Le comunità di montagna come comunità del futuro”. Protagonisti dell’incontro saranno l’artista visivo Fabio Roncato, il sociologo Andrea Membretti e il filosofo Davide Dal Sasso con la moderazione di Sofia Baldi Pighi, curatrice indipendente. Il dialogo sarà incentrato sul senso delle residenze artistiche, sulla produzione “on source” e sul ruolo dell’arte nei piccoli borghi. Una riflessione su come le comunità montane possano diventare luoghi del futuro, dove pratiche culturali e ambientali si incontrano.

L’evento, in collaborazione con l’Associazione Teatro Organico Perduca e il Museo della Montagna di Torino si inserisce in un più ampio progetto di residenza d’artista che ruota attorno alla cultura materiale del territorio, al legame tra paesaggio e agricoltura e i saperi della terra. L’artista e regista lituana, Emilija Škarnulytė, impossibilitata a raggiungere l’Italia per la serata, sarà ospite dell’associazione Organico Perduca il prossimo autunno e, al termine della residenza, produrrà una performance/video sulla base della sua esperienza con la comunità e il territorio. Le Serate letterarie sono promosse dal Comune di Travo in collaborazione con la cooperativa Educarte e l’associazione Travolibri, patrocinate dal Ministero dei Beni culturali, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla provincia di Piacenza e sostenute dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e da Gruppo Libertà.

INGRESSO GRATUITO- INIZIO INCONTRO ORE 21.15 Teatro Organico Perduca - Località Termine Grosso - Travo (PC)

I protagonisti dell'evento

Fabio Roncato esplora i temi dell'acqua, dell'energia e del paesaggio, trasformando spazi museali e pubblici in indagini poetiche sui processi naturali. Ha presentato personali e collettive in sedi prestigiose in Italia e all'estero, dal Padiglione Italia alla 14ª Biennale di Gwangju (2023) a "Fulgura et Fossilia" al Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia (2022), "Momentum (Adda)" a Lodi (2022) e mostre a Venezia, Bergamo, Treviso, Trento e Milano.

Andrea Membretti dottore di ricerca in Sociologia, è tra i fondatori di Riabitare l’Italia e insegna Sociologia del Territorio all’Università di Pavia. La sua attività di ricerca e di progettazione è focalizzata sulla mobilità umana in contesti metromontani.

Davide Dal Sasso è professore assistente (RTD-A) di Estetica. Ha conseguito due lauree magistrali, in Filosofia e Storia dell'Arte, e il dottorato di ricerca in Filosofia presso l'Università di Torino. È membro del Labont-Center for Ontology, della SIE (Società Italiana d'Estetica) e della NSAE (Nordic Society for Aesthetics). La sua ricerca si concentra su tre temi principali: il rapporto tra filosofia, estetica e arti contemporanee; l'essenza delle pratiche artistiche; la natura del catalogo e il suo rapporto con l'archivio.

Sofia Baldi Pighi curatrice indipendente, Direttrice Artistica della prima Biennale d’arte di Malta da marzo a maggio 2024. Dal 2017 si occupa dell’incontro tra arte, patrimonio storico e paesaggistico attraverso mostre d’arte contemporanea, programmi pubblici e laboratori di arte-terapia ad hoc per istituzioni pubbliche e private.

Pubblicato il 28 luglio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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