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Emozioni al concerto di Natale nella chiesa di Casaliggio

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Sabato 17 dicembre si è tenuto presso la chiesa di San Giovanni Battista in Casaliggio, dopo ben tre anni di attesa, il concerto con il quale i Cantori di Casaliggio, diretti da Rossella Pecoli, hanno festeggiato con la comunità il Santo Natale nella parrocchia guidata da don Artemio Bonzanini. Le offerte della serata sono state destinate all’associazione “Edoardo Lusardi – il ritmo del cuore”, nata allo scopo di finanziare borse di studio e altre attività per favorire la diffusione dello studio della musica tra i giovani, in memoria dell’amico scomparso qualche anno fa. In questa particolare occasione, Casaliggio ha avuto l’onore di avere la graditissima collaborazione del Maestro Loris Stefanuto, docente del Conservatorio Nicolini, che ha accompagnato il coro alle percussioni.
Il concerto è stato inoltre arricchito dalla presenza degli amici del coro Unitre di Fidenza, diretto da Maria Laura di Gennaro, che ha contribuito al piacevole clima della serata, portando canti di tenerezza, come “Mari Betlemme”, e canti più ritmati come “Siyahamba”.
Il paese di Casaliggio, piccola frazione del comune di Gragnano, è davvero speciale perché può contare su ben tre cori: il coro “Clap and jump” dei bambini, il coro “Free spirit” dei ragazzi più grandi, e il coro polifonico degli adulti composto da circa 25 elementi.

Dopo l’introduzione dei bambini che hanno cantato “Il presepe” mentre la piccola Sara collocava le statuine della Sacra Famiglia nel piccolo presepe allestito al centro della chiesa, si è esibito il coro degli adulti San Giovanni Battista, che tra l’altro ha presentato il “Pueri concinite”, con la voce solista di Angela Sfolcini, due brani dalla Missa Brevis di J. De Haan, eseguita recentemente nel Duomo di Piacenza assieme ad altri cori in una apprezzatissima serata organizzata dal coro Vallongina di Fiorenzuola, per arrivare ai classici brani della tradizione, come Bianco Natal insieme al coro dei bambini, e Happy day con la splendida interpretazione di Claudia Lotilli come solista.
Il concerto si è poi articolato in una successione di brani di canto e musica inseriti nella particolare atmosfera creata dalla proiezione di diapositive in tema, registrando ampio apprezzamento proprio per la varietà e la freschezza dei vari momenti.
Particolarmente gradito è stato “Dulcis Christe” con il quartetto vocale formato dalle giovani ragazze Angela Sfolcini, Claudia Lotilli, Irene Nobile e Chiara Anselmi.

Il coro dei ragazzi “Free spirit” si è fatto apprezzare per le qualità vocali, nell’interpretazione, fra l’altro, di “Ring christmas bell” e “Some nights” con la voce solista di Lorenzo Papamarenghi.
Ampio spazio è stato riservato anche alla gioiosa esibizione del coro dei bambini “Clap and jump”, vero fiore all’occhiello per il piccolo paese di Casaliggio, composto da ragazzi di elementari e medie, diretti da Gigi Sfolcini con il prezioso supporto di Andrea Papamarenghi, che hanno recitato e cantato “Un giorno speciale”, fra gli applausi del pubblico.

E’ stata una gioia poter tornare a cantare insieme in occasione del Natale, in un coinvolgente clima di festa e di sorrisi. In chiusura, un ottimo rinfresco, con il sostegno dell'Anspi locale, sotto la guida di Laura Brusamonti, ha deliziato coristi e pubblico presente.

L’appuntamento è a giugno al tradizionale concerto per il patrono San Giovanni.

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Nelle foto di Morganti, i cori durante l'esibizione del concerto di Natale a Casaliggio.

Pubblicato il 25 dicembre 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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